NOE' nacque albino o figlio dei Guardiani (angeli)?

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(richard)
00giovedì 22 novembre 2007 18:02
Enoch patriarca vissuto prima del diluvio, il settimo a partire da Adamo, fu padre di Matusalemme che genero' un figlio chiamato Lamech la cui moglie appunto partori'NOE'il cui aspetto per il padre fu uno shock perche' il bambino non era di pelle scura come gli altri nativi del Medio Oriente ma aveva la carnagione bianca e rosata come quella di certuni nati in paesi settentrionali.Bianchi erano i suoi capelli e i suoi occhi cosi' belli che sembravano emanare luce.
Dio aveva forse scelto Noe come progenitore di una nuova razza umana in vista del diluvio che avrebbe scatenato di li a poco contro il genere umano i giganti e i figli di Dio (angeli) che si erano accoppiati con le figliole degli uomini.
[SM=x708812]
Legion1
00lunedì 26 novembre 2007 16:22
o forse la moglie di Lamech non era stata tanto fedele !?!
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(richard)
00lunedì 26 novembre 2007 21:36
Re:
Il vecchio bisnonno Enoch interrogato dal figlio Matusalemme sulla straordinarieta' della nascita del proprio nipote Noe'confermo' che
il neonato era proprio il figlio di Lamech e che lui stesso (Enoch)aveva previsto in un sogno che il mondo sarebbe stato distrutto da un diluvio ma che Noe' ed i suoi figli Sem Cam Jafet sarebbero stati salvati dalla corruzione e sarebbero divenuti progenitori di una nuova razza umana
panzergt6
00domenica 13 gennaio 2008 14:24
Per poter veramente illuminare tutto l'argomento occorrerebbe parlare prima di un certo "Libro di Enoch". Ma non credo sarà facile reperirne una copia...
anil@
00venerdì 25 luglio 2008 15:30
il libro di enoch
lo possiedo da molto. libro discusso, molto citato.fonte importante per l'ebraismo, ma anche per il cristaianesimo. recentemente mi sembra molto citato da vari autori. per esempio Zaccharia sitchin.
ditemi che volete di quel testo? anil@
(richard)
00venerdì 25 luglio 2008 19:06
Personalmente se potessi fornirmi l'autore e la casa editrice vorrei provare a reperirlo per acquistarlo.
Ti ringrazio,a buon rendere.
+maranatha+
00venerdì 25 luglio 2008 19:28
Il Libro di Enoc


Premessa: quest'articolo parte dal presupposto che il libro di Enoc sia quantomeno attendibile.



Enoc, patriarca antidiluviano padre di Matusalemme, è una figura importante della Genesi biblica, basti pensare che assieme ad Elia è l'unico personaggio biblico di cui si dice che non è mai morto perché fu rapito dagli “angeli”.


Nella Bibbia si parla poco e stranamente di Enoc. Infatti nella Genesi si afferma praticamente “solo” che Enoc camminò con Dio e non fu più perché Dio l’aveva preso, cioè che Enoc visse in stretto contatto con Dio o con i suoi rappresentanti celesti, e successivamente fu rapito e portato definitamene da loro. Ciò significa che la vita di Enoc fu qualcosa di misterioso e di eccezionale, che è appunto raccontata nel libro di Enoc, il quale non è incluso ufficialmente nella Bibbia perché, come dice S. Agostino, il libro di Enoc era troppo antico per essere ammesso nel Canone, anche se non è più antico della maggior parte dei racconti che formano la Genesi della Bibbia ufficiale, tenendo presente anche il fatto che il libro di Enoc fu usato ufficialmente dalla dottrina cristiana fino al terzo secolo.



In particolare esistono due versioni del libro di Enoc, una slava e una etiopica. Quella etiopica è la più attendibile perché  è la sola ad esserci giunta nella sua interezza fino a noi e, tra l’altro, la sua forma attuale è una rielaborazione cristiana del VII secolo.


Bisogna inoltre tenere conto che la stesura dei libri di Enoc è vecchia almeno più del 200-150 a.c. dato che essi sono commentati anche in Libro dei Giubilei 4, 17 ss.  Il Libro di Enoc è in realtà formato da cinque libri: il Libro degli Angeli e il Libro dell’Astronomia, che parlano della storia degli “angeli” e di cosa vide Enoc nel viaggio che fece insieme ad alcuni di loro. Il terzo libro è il Libro della Storia o dei Sogni, che descrive il diluvio e la storia del mondo, mentre il quarto libro si parla di punizioni e premi. Il quinto libro è il Libro del Messia, in cui vi è una sorte di descrizione dell’aldilà e della fine dei tempi.



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Il vostro +maranatha+ sta scovato le versioni pdf è gradito la segnalazione di eventuali testi non trattati.[SM=g27811]




La prima sezione, indicata come Libro dei Vigilanti (cc. 1-36), è datata a inizio-metà del II secolo a.C., in concomitanza alla rivolta in Giudea dei fratelli Maccabei contro l'occupazione ellenista. La sottosezione costituita dai cc. 6-11, nella quale non è citato Enoch, rappresenta un nucleo precedente al resto della sezione che ne ha catalizzato lo sviluppo. Va probabilmente datata al III secolo a.C., anche se G. W. Nickelsburg propone il IV secolo a.C, e J. Milik la ipotizza addirittura precedente alla formazione della Genesi (V-VI secolo a.C.).

La seconda sezione, il Libro delle Parabole (cc. 37-71), secondo la maggior parte degli studiosi è stata composta nel I secolo a.C. (James Charlesworth si spinge fino al I secolo d.C.). Tuttavia lo studioso cattolico polacco Józef Milik nel 1976 ha ipotizzato che il Libro dei Giganti, testo apocrifo rinvenuto tra i manoscritti di Qumran (1Q23–4; 2Q26; 4Q203; 530–33; 6Q8), facesse in un primo tempo parte del Libro di Enoch appunto come seconda sezione. In seguito l'attuale Libro delle Parabole, che Milik ipotizza composto nel II-III secolo d.C.,[2] avrebbe rimpiazzato il Libro dei Giganti. Il movente principale dell'ipotesi è nei riferimenti al Figlio dell'uomo presenti nel Libro delle Parabole, titolo di origine giudaica (v. in particolare il Libro di Daniele c.7) ma che a partire dal Nuovo Testamento è stato dalla tradizione cristiana attribuito a Gesù. Questo spiegherebbe inoltre l'anomala assenza del Libro delle Parabole tra i manoscritti di Qumran. L'ipotesi però non ha trovato largo consenso tra gli altri studiosi.[3]

La terza sezione è il Libro dell'Astronomia o Libro dei Luminari Celesti (cc. 72-82), probabilmente di inizio II secolo a.C. Leonhard Rost posticipa la data della sezione a fine II secolo a.C., mentre J. Milik l'anticipa a fine III-inizio II secolo a.C.

La quarta sezione, il Libro dei Sogni (cc. 83-90), è probabilmente coevo alla rivolta maccabaica (metà II secolo a.C.). La sottosezione chiamata Apocalisse degli Animali (cc. 85-90) è da Leonhard Rost datata a fine II-inizio I secolo a.C., mentre James C. VanderKam ipotizza per essa l'inizio del II secolo a.C.

La quinta sezione, la Lettera di Enoch (cc. 91-104), risale probabilmente alla prima metà del I secolo a.C. La sottosezione chiamata Apocalisse delle Settimane, testimoniata come integra a Qumran (4Q212) ma spezzata nella redazione definitiva in 93,1-10; 91,11-17, è datata a inizio II secolo a.C.

La sezione conclusiva (cc. 105-108) viene talvolta indicata come Apocalisse di Noè. Compare nelle versioni copte ma non greche. Ne è stato ritrovato un frammento aramaico a Qumran (4Q204).


Libro dei segreti di Enoch<---



Book of Enoch (in Inglese tradotto dall'Etiopico)<---



The Book of Enoch<--(inglese i 5 libri divisi per capitoli)

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L’opera


L’intera opera non è altro che un resoconto particolareggiato dei viaggi che Enoc intraprese con esseri non di questo mondo che vengono identificati con gli angeli e con gli Arcangeli. Tuttavia se dopo ogni viaggio Enoc ritornava sulla Terra, nell’ultimo viaggio egli rimase a vivere fra gli “angeli”. Inoltre Enoc chiama Vigilanti sia gli angeli che hanno disubbidito, sia quelli al servizio di Dio, quindi per praticità chiamerò Vigilanti gli angeli ribelli e Arcangeli quelli che li combattono, dato che i capi di ultimi sono chiamati col nome degli Arcangeli.



Nel Libro degli Angeli si inizia parlando di un gruppo di “angeli” (200?) detti Vigilanti, che scesero sulla Terra per generare dei figli con le donne umane. Dato che Enoc ci dice che dall’unione nacque una specie umanoide gigante, è lecito ritenere che gli “angeli” abbiano fecondato artificialmente le donne terrestri, incrociando il DNA alieno con quello umano, generando così gli umanoidi giganti di cui parla Enoc. Infatti non è logicamente possibile che dall’unione fisica normale tra gli “angeli” e i terrestri possa nascere qualcuno, né è possibile che esseri superiori alieni diversi dagli umani siano attratti dalle donne umane (se erano simili a noi non sarebbero stati generati umanoidi giganti).



Enoc prosegue dicendo che questi angeli diedero agli uomini diverse cognizioni scientifiche, ma posero anche i severi giganti creati al comando della specie umana. Di conseguenza gli uomini non erano contenti e non erano contenti nemmeno gli “Arcangeli” che erano a tutela del genere umano che, consultatesi con una specie di loro superiore, decisero di porre fine alle ingiustizie causate dai Vigilanti e dagli ibridi da loro creati.


È da far notare che gli Arcangeli (i Vigilanti al servizio di Dio) sono visti da Enoc come degli esseri non di questo mondo posti alla tutela dello sviluppo della civiltà umana basato sul non intervento diretto, infatti essi sono molto adirati contro i Vigilanti per via degli insegnamenti scientifici di questi ultimi agli uomini. Come dice stesso il nome, i Vigilanti risultano anch’essi essere degli esseri non di questo mondo posti alla tutela dello sviluppo umano, solo che la pensano in maniera diversa dei colleghi non-interventisti (gli Arcangeli), e quindi decidono di attuare una politica di intervento diretto e di miglioramento della razza umana tramite ibridi appositamente studiati. È ovvio il fatto gli Arcangeli risultino essere degli alieni posti a tutela di un progetto di sviluppo di una razza intelligente sulla Terra, ed è anche ovvio il fatto che i Vigilanti siano una specie aliena distinta dalle altre, quindi senza un obbligo di ubbidienza diretto, dato che essi potettero agire indisturbati per molto tempo in contrasto per gli altri e i provvedimenti presi contro di loro sono quelli di un annientamento totale di una specie aliena.



Infatti Enoc prosegue elencando le decisioni degli Arcangeli contro i Vigilanti per eliminare gli umanoidi giganti, cioè far in modo che i giganti si decimassero combattendo fra di loro e poi finirli con un diluvio. Contro i Vigilanti si decide invece di renderli inoffensivi e poi di imprigionarli.


A questo punto Enoc scrive gli Arcangeli incaricarono Enoc di comunicare la condanna ai Vigilanti del cielo ribelli in un’apposita riunione con loro. È da notare che Enoc specifica il fatto che i Vigilanti provengano dal cielo, e quindi dallo spazio. Così come è da notare che Enoc incontrò i Vigilanti riuniti fisicamente, e quindi li si potrebbe chiaramente chiamare alieni, perché sono fisici e perché non sono di questo pianeta.



 


Il lungo viaggio


Enoc poi prosegue dicendoci che entrò in un veicolo volante dall’aspetto di nuvola (cioè una classica antica descrizione di astronave aliena) che lo portò in un luogo nello spazio, poiché Enoc dice che quando entrò nella nuvola iniziò a volare e vide passare davanti a sé velocemente l’atmosfera e le stelle finché giunse ad una specie di base aliena. A questo punto Enoc vede una struttura artificiale aliena composta di materiali a lui sconosciuti, ed ovviamente egli vede anche elementi tecnologici alieni che non sa descrivere e che gli incutono timore.



Enoc descrive la struttura aliena come fatta di un materiale sconosciuto che lui chiama “cristallo”, ma che dovrebbe corrispondere ad una lega lucente di metallo con elementi di vetro. La descrizione di strutture aliene fatte di cristallo è uguale a come sono state descritte le particolari strutture riprese nelle missioni Apollo sia nello spazio che sulla superficie lunare.


Poi Enoc descrive “lingue di fuoco”  delle luci artificiali poste fuori e dentro la struttura . Sia il pavimento che le pareti erano di “cristallo”, mentre per soffitto Enoc vede qualcosa che descrive come stelle e folgori con cherubini infuocati in mezzo, probabilmente era una specie di corridoio con una luce a forma di linea continua che attraversava il soffitto, oppure era una specie di hangar con le astronavi luminose che passavano sopra la testa di Enoc. Infatti Enoc precisa che il sistema di illuminazione era particolare, infatti le pareti e le porte ardevano in fiamme, cioè emanavano una specie di luce che autoilluminava il tutto. Questa particolare forma di illuminazione è stata descritta anche da diverse persone che affermano di essere state rapite dagli alieni.



Una volta entrato nella “casa di cristallo”, ad Enoc fu portato da una seconda “casa” tutta luminosa, che però viene descritta come una specie di enorme astronave aliena luminosa, di cui Enoc vede anche l’interno e descrive a sue parole quello che sembra il meccanismo di propulsione, con una specie di grande turbina o reattore dall’estremità superiore luminosa con una sfera luminosa intorno. È ragionevole pensare che sia una pare del meccanismo di propulsione, perché Enoc dice che praticamente quando è luminoso nessun angelo vi si poteva avvicinare, forse per via di particolari radiazioni emesse. È inutile aggiungere che la luminosità degli UFO è una delle loro caratteristiche principali.



Successivamente Enoc viene portato in un luogo lontano passando tra oggetti enormi che descrive come frecce di fuoco con la loro faretra, arco di fuoco, spada di fuoco, folgori, cioè astronavi aliene luminose dalle forme più varie, ma per lo più a sigaro. Poi viaggia a grandi altezze sulla Terra o su un altro pianeta simile, poiché vede  sorvolare prima catene montuose, poi oceani e poi vede la Terra dallo spazio e le stelle che sono visibili nell’abisso, cioè lo spazio.


Il viaggio prosegue ed Enoc raggiunge una struttura luminosa enorme dove Enoc vede un luogo al di là della grande terra dove i cieli finiscono, cioè lo spazio profondo una volta allontanati dalla Terra.



Ad un certo punto Enoc viene portato in un abisso con numerose colonne di fuoco cadute, cioè in una parte dello spazio dove era stata relegata la flotta spaziale dei Vigilanti ribelli, formata quindi dalle luminose astronavi madre a forma di sigaro, poiché tali astronavi sono sempre state descritte in passato come colonne di fuoco, visto che ne sono molto simili.


Enoc descrive questo luogo come una parte remota dello spazio, visto che non si intravedevano stelle, non vi era terra ed acqua sotto di esso, e non vi erano forme di vita animale. Ad Enoc fu detto che questo era una prigione per le stelle e per l’esercito del cielo, cioè una prigione militare in cui sono relegati tutti i tipi di “angeli” ed anche le loro astronavi.


Successivamente ad Enoc viene mostrata un'altra prigione dove vi erano ancora delle astronavi luminose che egli chiama “stelle che trasgredirono”, sempre nello spazio profondo, dato che Enoc descrive il luogo come un posto dove non vi era nulla, con nessun cielo sopra e neppure terra sotto, un luogo orrido e deserto.



Una terza prigione degli “angeli” invece si presenta ad Enoc come un enorme deposito di grandi colonne di fuoco cadute, cioè astronavi madre luminose a forma di sigaro.


È interessante notare come alcuni studiosi pensino che queste prigioni possano trovarsi vicino Orione.


Successivamente egli viene portato in determinati luoghi, forse sulla Terra, dove Enoc vede delle enormi basi degli “angeli”, e poi viene condotto nel sottosuolo in una misteriosa base sotterranea.



Incomincia ora un altro viaggio di Enoc, dove egli ammira le cose della Terra viste dall’alto, fino a giungere in orbita, dove un arcangelo gli fa una lezione di astronomia. Finita questa, il viaggio riprende, ed Enoc vede delle “porte del cielo” attraverso le quali passano le “stelle del cielo”, forse dei portali attraverso cui arrivano nel nostro mondo astronavi aliene luminose che sembrano stelle, cosa possibile visto che Enoc descrive spesso oggetti luminosi in movimento come “stelle”.


 


Il secondo viaggio


Si susseguono poi tutta una serie di “visioni” e di “parabole” che vengono mostrate ad Enoc dopo che è stato rapito da una “nuvola” e portato in cielo.  Enoc vede dimore celesti di vario tipo e per vari tipi di entità, ma la cosa più enigmatica che Enoc vede sono alcune “stelle” che salgono, diventano folgori e non possono più abbandonare la loro nuova forma, cioè un processo che sembra la descrizione di un decollo di un UFO di tipo luminoso.



Dopo una serie di oscure visioni Apocalittiche, ad Enoc vengono mostrati i segreti di luminari e folgori lampeggianti, descrizione spesso usata nel corso della storia per descrivere gli UFO luminosi di tipo lampeggiante.


 


L’ultimo viaggio


Successivamente Enoc fu rapito e salì in cielo. Lì vide i “figli dei santi angeli” comminare su “fiamme di fuoco” con un vestito bianco lucido, cioè vide esseri alieni che viaggiavano su astronavi luminose, vestiti con la tuta bianca lucida che spesso viene descritta dalle persone rapite dagli alieni. Inoltre Enoc, arrivato in orbita, vide un luogo da cui uscivano stelle e luminari, cioè un hangar di astronavi aliene luminose.



Dopo ciò, Enoc fu portato molto lontano dove vivevano gli “angeli”, quindi forse su un altro pianeta, dove vide anche un edificio di pietre di cristallo con lingue di fuoco vivente intorno, cioè nient’altro che l’ennesimo edificio alieno, e vi si stabilì per sempre.


 


I giganti ed il diluvio



Quello che viene  più volte ripetuto nel libro, è il fatto che si sia deciso di distruggere la civiltà dei giganti ibridi facendo in modo che le diverse civiltà di giganti sulla Terra combattessero tra di loro e poi scomparissero in seguito ad un diluvio provocato forse dalle stesse armi dei giganti. Infatti nel libro di Enoc è ripetutamente specificato che essi erano una creazione prediletta di esseri non di questo pianeta (i Vigilanti) ed avevano conoscenze scientifiche avanzate che avevano appreso dai loro creatori, nonché dei mezzi tecnologicamente avanzati, se si considera il fatto che in pochissimo tempo i giganti dominarono gli esseri umani.


Proprio l’uso di un’arma aliena deve aver portato al cataclisma globale che fece sprofondare le loro città, probabilmente provocato dall’uso continuo delle loro armi o di una sola terribile arma che portarono all’inclinazione dell’asse terrestre, e quindi ai relativi grandi sconvolgimenti. Infatti Enoc quando parla del Diluvio e di Noè, afferma che quando venne il diluvio e gli altri cataclismi “la Terra si era inclinata” e che dopo il diluvio la Terra era mutata rispetto a prima. La cosa va a coincidere anche con gli scritti di Platone (filosofo greco) il quale afferma che si inclinò l’asse terrestre e ciò portò a vari sconvolgimenti, tra cui il diluvio biblico. Quindi la fine della civiltà dei giganti sul libro di Enoc sembra ricalcare alla perfezione le leggende della fine delle antiche civiltà di Atlantide, Mu e Lemuria, nonché della razza superiore che li abitava, una fine che, secondo alcuni ricercatori, sembra sia avvenuta 12.500 anni fa.



 


Collegamenti storici


Il libro di Enoch non è altro che la versione biblica di un testo sumerico nel quale il protagonista viene chiamato col soprannome Enmeduranki, che significa "Maestro nell’unione fra cielo e terra". Ciò non è strano, dato che molti studiosi ritengono che la Genesi della Bibbia sia la copia della antichissima storia fenicia di Sanchoniathon, nonché che la stessa Genesi biblica sia un adattamento successivo di quella Sumerica. Inoltre storie simili sono presenti in molte tradizioni e religioni antichissime, come  nei Veda, i testi sacri dell’antica cultura indiana.



Quindi il libro di Enoc è una delle testimonianze importanti del contatto di un uomo con specie non di questo mondo, questa volta però la veridicità della storia è supportata dalle varie citazioni di riferimento della Bibbia, che vanno dalla Genesi all’Apocalisse di San Giovanni, nonché le citazioni di vari Santi che rendono tale testo meno Apocrifo e più ufficiale che mai.


 



di Pasquariello Domenico


Fonte: alieniemisteri.altervista.org






(richard)
00venerdì 25 luglio 2008 19:53
Grazie infinite Davide sei impagabile!
Solo una precisazione :questo di Pasquariello naturalmente è un estratto del libro di Enoch se ho ben capito.Ciao e grazie ancora!!
sindaco_74
00sabato 10 ottobre 2009 12:08
Noè albino... può essere un figlio dei Nephilim, ma era anche alto come i Nephilim?? [SM=x708811]
(richard)
00sabato 10 ottobre 2009 12:52
Che Noe fosse una persona speciale è fuori dubbio che sia vissuto tantissimo anche,dicono 950 anni, che fosse un figlio dei Niphilim ci sono buone probabilita'. [SM=x708804]
sindaco_74
00sabato 10 ottobre 2009 20:12
Si viveva più a lungo perchè prima del Diluvio Universale c'era più concentrazione di ossigeno nell'atmosfera hanno fatto vari esperimenti per dimostralo l'ho visto sulla TBNE. [SM=g27817]
rimoarh
00domenica 25 ottobre 2009 00:18
se noè fosse stato figlio dei nephilin non pensate che allora Dio magari lo avrebbe distrutto insieme al resto del genere umano? io penso che sia più probabile che fosse albinoe suo padre lamec come per tutte le tribù ebraice (ma anche per molte culture e tribù del mondo)ebbe paura di quel figlio dalla pelle bianca
Mistero-74
00domenica 25 ottobre 2009 00:37
Io rimango perplesso ogni volta che si vuole accostare Dio agli alieni,gli alieni avrebbero manipolato geneticamente l'uomo per migliorarlo?E perchè non si sono migliorati da soli,visto che a quanto pare sono dei mostri?La realtà è una come è scritto nella Bibbia,Dio ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza.Credo che gli alieni,se esistono (pare di si)siano esattamente come noi almeno quelli evoluti,o quantomeno molto simili,da quando mi interesso al fenomeno ho provato ad immaginare una creatura migliore dell'uomo (a livello fisico)ebbene non ci sono riuscito,pensate alla manualità delle nostre mani impossibile che esista una manualità superiore,pensate alle proporzioni perfette del corpo umano,ebbene secondo me l'essere umano è la creatura perfetta,quindi gli alieni se ci sono sono come noi o molto simili,per costruire bisogna avere una manualità perfetta,ve lo immaginate un grigio,o un rettile con un cacciavite in mano?
(richard)
00domenica 25 ottobre 2009 10:16
Ma infatti qui si tenta sempre di accostare religione e scienza.Le due cose non possono andare d'accordo.
Per la religione DIO ha creato l'uomo,per una ristretta branca della scienza è l'Alieno che ha creato o quanto meno modificato l'homo.
Per gli atei l'uomo è dio nel senso che l'umanita'tutta nella sua interezza lo rappresnta è ognuno di noi ne è una piccola parte.
Al fin del discorso ognuno si sceglie la propria teoria perche' delle tre in alcuna c'è certezza. [SM=x708804]
Rakiji86
00lunedì 26 ottobre 2009 16:36
ricordo che il libro di enoch oltre ad essere un libro di importanza più "esoterica" NON è considerato testo sacro o quantomeno attendibile nè dall'ebraismo nè dal cristianesimo, figuriamoci. Sono d'accordo con Richard quando dico che la religione e gli ufo "non c'azzeccano niente". I Nephilim stessi sono descritti dalla bibbia esaustivamente come un incrocio da demoni (non alieni) ed esseri umani
ashe82
00lunedì 26 ottobre 2009 18:34
SIAMO SICURI?
prima di tutto.. siamo sicuri che sia mai nato? sia mai esistito? e per me, questa storia sta allo stesso piano del bue e dell'asinello.. della stella cometa, di adamo ed eva, della mela e il serpente, dello spirito santo, della creazione del tutto in 7 giorni, e non ultima l'arca di noè.. mmmmmh.. inganno mentale millenario, compromesso di costantino con il sempre piu crescente movimento cristiano 1400 anni fa.. occhi aperti.....
Lordshadows
00martedì 27 ottobre 2009 15:05
Caro Maranatha' ti faccio i mie complimenti per questo testo.
Mi mancava...quanto sono ignorante... [SM=g27811]
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