Il caso Giraud - 7 marzo 1977

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AlessandroCacciatore
00giovedì 29 marzo 2012 13:15
Il 7 marzo 1977, alle 20:34, il Maggiore René Giraud e il tecnico Jean Paul Abraham, in volo con un bombardiere supersonico Mirage IV, stavano tornando da una esercitazione notturna a Luxeuil Air Base. Si trovavano a quota di 9.750 metri, e procedevano ad una velocità Mach 0.9 (circa 1.000 km/h) in ottime condizioni di visibilità, presso la regione Chaumont.

Notarono poco dopo una luce intensa, simile ad un faro di riconoscimento di un Mirage III proveniente direttamente contro di loro, alla stessa identica rotta del loro Mirage. I due preoccupati contattano immediatamente la Torre di Controllo Contrexéville, pensando che l’oggetto in questione fosse un caccia militare. Il Controllore risponde ai due che nessun altro velivolo, tranne il loro, è presente sul radar. L’operatore comunicò ai due di controllare il loro ossigeno, pensando che magari la scarsa quantità di ossigeno poteva averli giocato brutti scherzi.

Fatto sta che tutto sembrava quella strana luce, tranne un’allucinazione per mancanza di ossigeno. L’UFO sembrava diventare sempre più grosso agli occhi dei due piloti, e in poco tempo il misterioso velivolo gli volò verso destra, posizionandosi dietro all’aereo, manifestando una velocità doppia alla loro. In quel momento il Mirage viaggiava ad una velocità di Mach 0.98, e i piloti decisero di virare l’aereo, per controllare bene cosa fosse quella strana luce bianca. Mentre l’aereo venne virato, entrambi i piloti furono in grado di distinguere meglio la natura del velivolo: la luce proveniva da una massa scura e “massiccia” di consistenza senza dubbio solida. Nonostante la loro manovra evasiva, l’oggetto cambiò nuovamente rotta, volando verso nord-ovest ad una velocità stimata di Mach 2, avvicinandosi alla sinistra del Mirage, ma allungando la loro distanza dal velivolo, come se volesse evitarli, per poi scomparire dalla vista. Giraud affermò che anche se l’oggetto era appena scomparso dalla loro vista, si senti stranamente "osservato" e disse al suo collega che sarebbe tornato.

Circa 45 secondi dopo infatti, un UFO esattamente uguale o molto più probabilmente lo stesso, riapparve dietro al loro Mirage, e Giraud decise nuovamente di provare una manovra evasiva, girando ancor più strettamente a destra, per poi aumentare di quota e virare a sinistra. I piloti tentarono in vado di seguire il velivolo, che tuttavia si comportò nello stesso identico modo della volta precedente, schizzando via ad una velocità supersonica senza emettere il minimo rumore.

I controllori da terra non segnalarono nulla sui radar, e il Mirage successivamente fece ritorno sano e salvo alla base aerea a Luxeuil. Giraud affermò in seguito che ebbe l’impressione che l’oggetto fosse molto più grande del loro velivolo, e sia lui che Abraham rimasero molto turbati da quell'incontro, dichiarando che fu l’esperienza più terrificante di tutta la loro vita.

In seguito all’evento, la rivista francese VSD, si occupò di pubblicare il curioso caso dei due piloti, con tanto di intervista al pilota Giraud.

Fu constatato tramite indagine dell’Air Force francese, che quella sera non erano presenti altri voli, e fu strano che i radar non segnalarono nulla sui loro schermi radar. Il fatto in sé era molto curioso, dato che i due piloti confermarono il comportamento intelligente e la velocità supersonica del velivolo, che non poteva essere riprodotto da nessun tipo di fenomeni atmosferico o astronomico conosciuto. Se si fosse trattato di un velivolo terrestre, non si spiega la sua incredibile tecnologia assolutamente non convenzionale, dato che nessun velivolo potrebbe superare la barriera del suono senza emettere bang sonico, né tanto meno, nel 1977 erano presenti velivoli in grado di rendersi invisibili ai radar. I piloti confermarono e ufficializzarono l’avvenimento tramite rapporto scritto, in piu era presente anche la comunicazione registrata tra i piloti e la Torre di Controllo.

Giraud venne congedato dall’aeronautica con il grado di colonnello, e successivamente raccontò più volte il suo particolare avvistamento, compreso in televisione, tuttavia non speculò mai sulla natura effettiva dell’UFO. Affermò tuttavia, la natura intelligente del velivolo, comportandosi di conseguenza ogni volta che cercò di inseguirlo; l’UFO deviò ogni volta le intenzioni del pilota, sparendo poco dopo a velocità supersonica.

Il caso venne riportato nella celebre lista Weinstein di Dominique Weinstein (un catalogo dove sono presenti 300 casi avvistamenti UFO in volo, i più significati e non identificati), sulla mancata collisione tra un aereo e un UFO. Il caso è anche archiviato nella sezione UFO e piloti del famoso rapporto di studio francese COMETA, del 1999, considerandolo come uno dei più significativi casi studiati dalla commissione.

N.B. Il Mirage IV è stato un velivolo altamente sofisticato rimasto in utilizzo fino al 2005. Fu il primo velivolo ad essere armato con ordigni termonucleari, con una capacità massima di 2.340km/h

benzemas.zeblog.com/411900-la-rencontre-du-colonel-rene-gira...
cazz@ro6502
00giovedì 29 marzo 2012 18:55
shape indefinito [SM=g8909] [SM=g1950677]
AlessandroCacciatore
00giovedì 29 marzo 2012 19:00
Sì, sono quei casi che gli ufologi americani lo catalogano come "lights" (corrisponde ha un enormità di segnalazioni) vale a dire "luci". Comunque caso questo di enorme interesse e di una certa rilevanza, basta dire che è tra i migliori del rapporto Cometa ;)

Cosa poteva mai essere così tecnologicamente avanzato da far sembrare il Mirage uno scherzo?
cazz@ro6502
00giovedì 29 marzo 2012 19:11
anche un blackbird sr71
AlessandroCacciatore
00giovedì 29 marzo 2012 19:13
Sì, anche quello. Mancanza di bang sonico, qualunque altro tipo di suono, luci di postazione, scie luminose e qualcunque altra caratteristia conosciuta o quantomeno convenzionale. Un caso di una certa importanza. Non possiamo essere certi della dichiarazione di Giraud, quando lui afferma che poteva essere più grande del Mirage, è un'impressione, magari l'occhio fu ingannato dalla forte luce che emanava l'UFO, però, confermarono che all'interno della luce, c'era un chiaro oggetto solido di indefinita forma.
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