“Ci sono”: avvistati gli Ufo sul crinale tra la riviera e il Carpegna

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Hiverside
00mercoledì 23 aprile 2014 22:11
E questo eros angelini chi è e che prove ha, spuntano come funghi.


RIMINI - Uno dei massimi esperti di ufologia racconta che esistono e mostra le prove della loro presenza attraverso la “proiezione di straordinari filmati”. “Avvistamenti nella zona che va dalla valle del Marecchia e San Marino verso l’interno e sull’Adriatico tra Rimini e Gabicce”.

Le rivelazioni dell’esperto in una lunga intervista su La Voce di Romagna di oggi nell’edizione di Rimini e acquistabile on line. 

www.romagnanoi.it/news/home/1203211/-Ci-sono---avvistati.html
Trigomo
00mercoledì 23 aprile 2014 23:41
" ACQUISTABILE ONLINE"
Letto questo ho letto tutto.
Un personaggio legato a Giorgio Bongiovanni, Pier Giorgio Caria ed altri.

Praticamente un'altro da perculare come si deve [SM=g2806960]
Felisianos
00giovedì 24 aprile 2014 08:12
Si organizza conferenze per loro.... [SM=g8245]
_INSIDER_
00giovedì 24 aprile 2014 11:58

Uno dei massimi esperti di ufologia

Mai sentito prima. Apprendo solo ora che ha organizzato alcune conferenze di Pier Giorgio Caria:

www.associazioneomsairam.it/omsai1/Conferenza%20CARIA%20-%20RIMINI%20...
Delta.Force
00giovedì 24 aprile 2014 13:12
Re:
Hiverside, 23/04/2014 22:11:




“Avvistamenti nella zona che va dalla valle del Marecchia e San Marino verso l’interno e sull’Adriatico tra Rimini e Gabicce”.




Forse si vuole sfruttare il fatto che proprio intorno a Gabicce sono stati avvistati più volte fenomeni luminosi anomali, le cosiddette earth lights o sfere di luce.


Takenspace
00giovedì 24 aprile 2014 13:15
Re: Re:
Delta.Force, 24/04/2014 13:12:



Forse si vuole sfruttare il fatto che proprio intorno a Gabicce sono stati avvistati più volte fenomeni luminosi anomali, le cosiddette earth lights o sfere di luce.





Se cerchi ufo a Gabicce si sono molti riferimenti in effetti, poi bisogna vedere quanto siano verificabili. Si parte dal 700

Metto questo documento di Carmelo Scuderi /http://ufocun.tripod.com/00043n.htm


Boati nel cielo fin dal '700

RIMINI - Rombi, meteoriti, ufo, uso, miraggi, lampi elettromagnetici. I cieli di Rimini sono stati sempre attraversati da fenomeni, o almeno da queste parti c'è una lunga storia di osservazioni, di difficile interpretazione. Stando agli esperti del (Cun) Centro ufologico nazionale il primo avvistamento riferibile a un Ufo, di cui si ha notizia nella storia, avvenne a Rimini nel gennaio 1589. Se ne è parlato anche in un convegno di parapsicologia a Bellaria: l'episodio citato in un opuscolo ecclesiastico del 1589 in francese farebbe riferimento a singolari nubi nere zigzaganti che lasciavano cadere una strana sostanza scura che la gente interpretò come pioggia di sangue. Ma proprio al Cun si deve l'elenco completo di tutti gli avvistamenti considerati dagli "studiosi" del genere attendibili e comunque rimasti senza spiegazioni. Il primo "ufficiale" risale alla notte del 31 dicembre del 1961: verso le 23.40 lungo la strada tra Riccione e Rimini un rappresentante di commercio fotografa un ordigno metallico di 12 metri che oscilla e fa evoluzioni a bassa quota per poi sparire nel nulla in direzione del mare. Si passa quindi a una calda sera della primavera 1982 quando sui cieli di Rimini viene identificata dai radar una traccia sconosciuta. Da una base Nato partono due caccia F 104 che rilevano qualcosa sulla strumentazione di bordo ma non trovano niente. Una situano analoga si ripete appena tre anni dopo (estate 1985, 15.30 ): il radar rileva un oggetto sconosciuto a 30000 piedi, proveniente dalla Francia e sul Nord-Italia. Il 5 novembre 1986, alle 5, un bagliore e un globo arancio causano un black out in una casa a san Giovanni in Marignano. L'8 dicembre 1986, alle 19, a Bellaria qualcuno crede di vedere un disco azzurro con cupola che si solleva dal mare. Qualcosa di analogo, sempre a Bellaria, era stato segnalato già nel dicembre 1978. Per questa particolare categoria di Ufo è stato coniato il nuovo termine di Uso ovvero Unidentified Submerged Objects (Oggetti sottomarini non identificati). Il 22 febbraio 1987, tardo pomeriggio, a Riccione treglobi luminosi si immergono nel mare. Il 23 maggio 1987 un presunto Ufo viene visto a Miramare il 16 giugno dello stesso anno a Riccione si osserva un oggetto luminoso in cielo. Non finisce qui: 8 ottobre 1993, ore 18.30, a Rimini: un oggetto con tre luci centrali che si accendono e si spengono e altre luci verticali e orizzontali. 6 settembre 1997 alle 00.27: avvistamento di un "bolide" sopra la Romagna. Estate 1998, sera, a Rimini: filmata una strana luce arancio. Infine il 22 settembre 2002, bagliori in movimento nel cielo.Fenomeni recenti, ma anche le cronache del passato sono ricche di segnalazioni inesplicabili. In particolare quelle ottocentesche redatte da Nicola Giangi e dal figlio Filippo da cui si apprende che l'1 marzo 1815 dopo che scomparve alla vista un bagliore si udì in tutta la zona "un grandissimo scoppio". Il 21 marzo 1827, a Conignano, c'è chi credette di aver visto per qualche minuto brillare tre soli in cielo. La notte del 19 febbraio 1837, invece, apparve in cielo "una lunghissima striscia" color sangue che "dalla chiesa parrocchiale di Sant'Ermete, attraversando Spadarolo, colpì il borgo San Giuliano", per perdersi nel mare. "Vi fu qualcuno" racconta Filippo Giangi "che per reale timore restò in piedi tutta la notte".Le Gazzette dell'epoca tra il 1750 e il 1850 parlarono in più occasioni di piogge di pietre, sangue e meteoriti con iscrizioni non decifrabili. Frammenti di meteoriti sarebbero piovute nelle campagne riminesi anche di recente stando alla testimonianze di alcuni anni fa di un gruppo di ragazzi, mentre c'è una tesi che attribuisce a un fenomeno celeste e non al terremoto la grande paura visuta dai riminesi la notte di Natale del 1786. Un evento di origine non tellurica, preceduto da bagliori e seguito da un forte boato. A sostegno dell'ipotesi c'è il fatto che il sisma, definito di sconvolgente violenza, fece crollare solo tre case e provocò appena 12 vittime. Mentre qualcuno raccontò di aver visto qualcosa di strano abbattersi in mare. Quanto a visioni non mancano quelle dell'ultim'ora con segnalazioni riguardo al boato dell'altra sera: corpi luminosi sarebbero stati notati cadere al largo di Gabicce. Tra buontemponi e versioni ufficiali un fatto è certo: scoppi, boati e crepiti sono risuonati a Rimini anche prima dell'esistenza degli aerei supersonici.

Delta.Force
00giovedì 24 aprile 2014 13:36
Re: Re: Re:
Takenspace, 24/04/2014 13:15:



Se cerchi ufo a Gabicce si sono molti riferimenti in effetti, poi bisogna vedere quanto siano verificabili. Si parte dal 700

Metto questo documento di Carmelo Scuderi /http://ufocun.tripod.com/00043n.htm





Molto interessante,mi sembra che nel '78 venne pubblicata su una rivista una foto scattata di notte sulla spiaggia di quell'area che ritraeva proprio tali bagliori luminosi a largo della costa romagnolo-marchigiana.

Trisavalon
00giovedì 24 aprile 2014 14:27
Re:
Trigomo, 23/04/2014 23:41:

" ACQUISTABILE ONLINE"
Letto questo ho letto tutto.




Oggi hanno pubblicato gratis.

"Gli Ufo ci sono e lo dimostreremo"

www.romagnanoi.it/news/home/1203235/-Gli-Ufo-ci-sono-e.html

24/Aprile/2014 - H. 13.50RIMINI - Storicamente le parrocchie sono due: quelli che credono (pochi) e quelli che invece sorridono e girano il capo dall’altra parte (i più). Ogni volta che si parla di Ufo, di extraterrestri, di alieni però l’adrenalina sale anche fra gli scettici. L’occasione che Rimini offre in questi giorni è ghiotta. Sabato prossimo, 26 aprile, all’hotel Ascot di Miramare uno dei massimi esperti della materia verrà a raccontarci che non solo esistono, ma mostrerà le prove della loro presenza attraverso una “proiezione di straordinari filmati, foto e cerchi nel grano” che è il clou del convegno intitolato “Ufo, l’aviazione extraterrestre opera sulla terra” e che avrà inizio alle ore 16. Non è la prima di un kolossal fantascientifico. Ci sono umani ben presenti, in pariticolare Pier Giorgio Caria, ricercatore e documentarista che dalle ore 16 alle ore 20 relazionerà ai suoi affezionati ufologi ma proverà anche a convincere tutti coloro che lo ritengono, insieme ai suoi simili, e per usare una parola comune senza offesa, “un visionario”. Il tutto organizzato dall’Accademia dei Misteri di Rimini.

“Dopo un periodo di silenzio e di impegni lavorativi, perché noi studiamo questo argomento nel tempo libero - spiega Eros Angelini che dell’Accademia è il riferimento - proveremo a spiegare se esseri di altri pianeti hanno già visitato la nostra Terra e hanno già posto delle basi. Noi ne siano convinti. Questo analizzando le comunicazioni che si possono avere decifrando ed interpretando il linguaggio dei cerchi nel grano e capire il motivo dei tanti avvistamenti di Ufo in tutto il mondo ma anche nella zona che va dalla Vallata del Marecchia e San Marino verso l’interno e sull’Adriatico tra Rimini e Gabicce fino a Pescara”.

Come funzionano questi avvistamenti?
“Ci chiamano. Ci telefona gente che dice di aver visto. Noi come Accademia ci limitiamo a prenderne atto, registrando e mettendo gli atti chi segnala e dove vive mentre sul posto vanno gli esperti del Centro Ufologico Riminese di Massimo Angelucci che raccolgono le testimonianze, le tracce e le indicazioni. Spesso, specie di notte, gli avvistamenti vengono scambiati con i passaggi dei caccia militari che in cielo si esercitano, ma abbiamo anche prove reali della presenza esterna”.

Scusi, Angelini, da dove deriva tutta questa sicurezza?
“Noi sappiamo con certezza che nel cosmo non siamo soli. Margherita Hack (l’astrofisica scomparsa lo scorso giugno, ndr) ha detto pubblicamente che ci sono centinaia di migliaia di possibilità che esista una vita superiore alla nostra. Sappiamo anche che loro ci hanno visitato, vogliono vedere quello che facciamo e hanno piacere che non scoppino guerre atomiche”.

Se è per quello anche noi, mica solo loro...
“Sì, ma non è un caso che determinati avvistamenti in presenza di centrali nucleari abbiano oscurato o spento l’attività delle stesse”.

Torniamo a noi. Qui in Romagna?
“Negli ultimi mesi tutto il crinale Rimini-Carpegna ha fatto registrare avvistamenti. Anche di questo parleremo sabato, non mi faccia dire tutto prima...”

Cosa risponde lei a tutti coloro che vi prendono per i fondelli e che vi scambiani per ciarlatani?
“Che bisogna essere più aperti e vedere quello che a volte è poco più in là del proprio naso. A livello statistico, lo ripeto, è impossibile che i terrestri siano i soli nel cosmo. Magari quello che diciamo noi oggi saranno banalità tra 20 anni, come parlare di telefonini cellulari 50 anni fa. Se solo li avessimo ipotizzati chissà cosa avrebbero detto... Il problema è che o siamo tutti matti o c’è qualcosa. Poi ognuno crede o non crede secondo la sua cultura. Noi non siamo una setta, non vogliamo forzare nessuno. Ogni tanto cerchiamo di spiegare e di dimostrare ciò di cui siamo convinti. Non è un reato. Anche se qualche volta nella nostra sede di via Costantinopoli sono venuti i poliziotti credendo che si facesse esoterismo o qualche magia. Siamo un gruppo di amici, insieme dal 2004 come associazione di fatto e senza scopo di lucro che nei ritagli di tempo fuori dal lavoro proviamo a confrontare le nostre competenze. Tutto qua”.

Ascolti, gliela dico chiara e tonda. Ci sembrano autentiche fesserie rispetto alle quale saremmo pronti a fare pubblica ammenda se esistesserp le prove di queste presenze. O ci limitiamo solo alle ipotesi? E ancora: il contatto con l’extraterrestre voi lo avete appurato o lo immaginate soltanto?
Abbiamo centinaia di files disponibili nei quali si spiegano incontri ed avvistamenti. Venga sabato al convegno e ne vedrà anche lei qualcuno”.

Questa dovrebbe essere una nota del giornalista che lo sfotte dopo l'intervista.
Ci fermiamo qui con il numero uno dell’Accademia dei Misteri di Rimini, Eros Angelini. Detto, infine, che la mano ad un alieno non l’ha ancora allungata nessuno dell’Accademia dei Misteri e nemmeno del Centro Ufologico riminese, detto anche che non si sono scambiati né magliette né gadgets, resta tutto così com’era cominciata. Loro sono convinti ci siano, la stragrande maggioranza di noi terrestri no. E’ come se ci dicessero che gli asini volano o che gli umani camminano abitualmente appoggiandosi sui mignoli della dita. Siamo lontani, davvero troppo lontani. Però curiosi. Perché, e torniamo all’inizio di questo articolo, ogni volta che si parla di Ufo c’è sempre qualcosa che spinge ad essere incuriositi. Forse l’impossibilità di sapere, forse il desiderio di capire dove è possibile arrivare. Chissà. E noi, che siamo nostalgici del comandante Straker e del colonnello Foster, piazziamo il dvd nel videoregistratore per uno dei 26 episodi della serie Ufo di fantascienza che negli anni 70 emozionò noi ragazzini di allora. Quasi fosse tutto vero...

Vittorio Pietracci
Ulisse-77
00giovedì 24 aprile 2014 16:03

1589. Se ne è parlato anche in un convegno di parapsicologia a Bellaria: l'episodio citato in un opuscolo ecclesiastico del 1589 in francese farebbe riferimento a singolari nubi nere zigzaganti che lasciavano cadere una strana sostanza scura che la gente interpretò come pioggia di sangue. Ma proprio al Cun si deve l'elenco completo di tutti gli avvistamenti considerati dagli "studiosi" del genere attendibili e comunque rimasti senza spiegazioni.



Sono troppo lontani questi avvenimenti nel tempo [SM=g2806964] tante cose non erano state studiate per niente, penso ai fulmini globulari o ai blue jet nella stratosfera. Anche la sostenza scura che cade poteva essere la pioggia rossa intrisa di sabbia finissima dalla zona subsahariana che il vento trasporta da noi. Questi fatti lasciano il tempo che trovano, invece gli eventi in tempi recenti se ne può parlare. Eros Angelini non sapevo neanche chi fosse [SM=g8884]
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