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Robot "pensante" risolve problemi in autonomia

Ultimo Aggiornamento: 13/10/2011 21:11
11/10/2011 22:59

Il "santo Graal" dell'intelligenza artificiale sembrerebbe essere un robot dotato della capacità di apprendere autonomamente dall'esperienza, e di risolvere problemi per i quali la macchina non ha dovuto ricevere una programmazione specifica.

L'impresa non è delle più facili, ma Osamu Hasegawa, professore del Tokyo Institute of Technology, ha recentemente reso pubblico un sistema che consente ai robot di osservare l'ambiente circostante e trovare la soluzione ad un particolare problema mai affrontato in precedenza.

Il sistema è in grado di utilizzare oggetti mai visti prima, non memorizzati nel database interno del sistema e quindi inizialmente non riconoscibili. E' come chiedere un bicchiere d'acqua ad un barista che ignora il significato delle parole "bicchiere" e "acqua".

Il caso di necessità, un robot connesso al sistema di Hasegawa può anche connettersi ad Internet e apprendere nuove informazioni sulla natura di un oggetto mai visto o adoperato prima, in modo da ottenere tutte le competenze necessarie ad eseguire l'operazione richiesta.

"La maggior parte dei robot esistenti sono bravi ad elaborare e ad eseguire operazioni per i quali sono stati pre-programmati, ma sanno ben poco del mondo reale in cui vivono gli esseri umani" spiega Hasegawa. "Per cui il nostro progetto è un tentativo di costruire un ponte tra i robot ed il mondo reale".

Hasegawa ha creato SOINN (Self-Organizing Incremental Neural Network), un algoritmo che consente ai robot di usare ciò che già conoscono per adattarsi ad una situazione e, se necessario, apprendere in autonomia il modo migliore di eseguire una serie di azioni.

Ad esempio, sarebbe possibile chiedere a SOINN di aprire il frigorifero e servire dell'acqua, senza che il robot predisposto per l'operazione debba essere pre-programmato per portare a termine la richiesta.

Nel caso l'algoritmo si trovasse di fronte ad un'operazione mai eseguita in precedenza, si documenta su Internet cercando il significato dei termini che non conosce, tenta di contestualizzarli e quindi di eseguire il comando impartitogli. "Crediamo che sarà in grado di chiedere ad un computer posto in Inghilterra come fare del tè, ed eseguire la procedura in Giappone".

Il problema di un algoritmo del genere non è tanto nel cercare informazioni ed immagazzinarle per un eventuale utilizzo futuro, ma nel filtrare le informazioni inutili da quelle rilevanti.

Immaginate di trovarvi sul vagone di un treno durante l'ora di punta in compagnia di un amico: mentre conversate con il vostro compagno di viaggio, ignorate il flusso costante e massiccio di informazioni che l'ambiente in cui vi trovate genera ogni secondo. Voci umane, rumore del treno, molteplici stimoli sensoriali, sono tutte informazioni in ingresso che il nostro cervello decide inconsciamente di ignorare per non "sovraccaricarsi" durante l'attività che sta svolgendo.

"Il cervello umano è molto bravo a fare questo, e non realizziamo nemmeno di farlo" afferma Hasegawa. "C'è una quantità enorme di informazioni presenti su Internet, ma al momento solo gli esseri umani sono in grado di utilizzarle. Questo robot può connettere il suo cervello direttamente ad Internet".

Le possibilità di impiego di SOINN sono virtualmente infinite, e tutte molto interessanti. Un sistema dotato della capacità di apprendere nuove operazioni attingendo a sorgenti dati enormi come Internet potrebbe rivoluzionare il mondo della robotica, sia industriale che il crescente settore domestico.

Non confondiamo, tuttavia, capacità di apprendere con comprensione profonda delle richieste impartite. SOINN è semplicemente in grado di eseguire ordini mai ricevuti in precedenza, ma non si pone alcuna questione sulla correttezza o l'aspetto morale dell'operazione che sta per eseguire.

"Un coltello da cucina è un oggetto utile. Ma può anche diventare un'arma. Speriamo che molte persone si mettano a discutere su questa tecnologia, quando utilizzarla e quando farne a meno. Voglio che si sappia che abbiamo già questo tipo di tecnologia. Voglio che persone con competenze in differenti campi discutano su come possa essere utilizzata questa tecnologia mentre rimane nella sua fase embrionale".



Fonte: www.ditadifulmine.com
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12/10/2011 11:25

Interessantissimo.
Un altro passo avanti notevole nel mondo della robotica.
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Utente Master
12/10/2011 21:46

wow l'idea è geniale

speriamo che i giapponesi mitici riescano a sviluppare bene questo prodotto
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Utente Master
12/10/2011 21:55

....la capacita' di gestire situazioni non programmate nel database del robot sarebbe un passo gigantesco in avanti ma sotto certi profili potrebbe arrivare ad essere pericoloso per l'uomo.
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Utente Master
13/10/2011 21:11

Re:
(richard), 12/10/2011 21.55:

....un passo gigantesco in avanti ma sotto certi profili potrebbe arrivare ad essere pericoloso per l'uomo......



secondo me
un aspetto è l'autonomia energetica: ad oggi, se togliamo la spina, il robot è fottuto

invece, dal giorno in cui il robot ha una sua autonomia energetica, allora sarà più difficile disattivarlo in caso di bisogno
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