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[Rubrica] Teoria del Paleocontattone

Ultimo Aggiornamento: 26/12/2014 11:17
24/03/2012 10:44

What They Saw Was What They Drew
Ecco due righe che posto qui', per finire una discussione cominciata presso un altro forum di egittofili, da cui sono stato bannato perche' il mio nickname era offensivo :-)

Un modo archeologico epiciclico per garantire agli egittofili la possibilita' di sottrarsi alle discussioni ed al confronto che avevo aperto sul loro forum ed a cui gli egittofili epiciclici non sapevano dare risposte per eveidenti carenze di argomenti.


[SM=g8884] WTSWWTD=What They Saw Was What They Drew
E' il postulato che si usa quando si approccia all'iconografia ed ai reperti di una cultura. Esattamente la stessa chiave di lettura che gli storici usano sulle caverne dell'arte rupestre del neolitico quando sono dipinti animali. Da questo principio di lettura scaturisce che le culture narrano e disegnano e scolpiscono cose che hanno visto.

Di conseguenza gli egizi ci parlano di piene del Nilo, di storie di Faraoni e nello ZepTepi ci narrano la storia di Dei i quali sono alieni perche' all'interno della cultura egizia c'e' un gradiente alieno positivo.

All'interno di questo metodo di lettura iconografico c'e' una sua interpretazione ancora piu' letterale che e'

[SM=g8245] WTSWWTED=What They Saw Was What They Exactly Drew
principio identico al precedente che differisce per il fatto che si interpreta l'iconografia od i reperti in scala 1:1 oppure in scala qualcosa : qualcosaltro (sempre che la scala sia indicata, se no si interpreta in scala 1:1). E' il principio che massimizza le informazioni sui reperti ma non e' detto che sia sempre veritiero. Differisce dal precedente quasi sempre per avere diversi valori in relazione all'altezza e/o dimensioni degli oggetti.

Esempio pratico:
Le lampade di Dendera sono tubi di Crookes

-Nel 4100ac cosi' come nel 3500ac oppure nel 1500ac non esisteva il concetto di "tubo catodico" quindi anche qualora agli egizi fosse stato mostrato un tubo catodico neutro (ossia prodotto dagli alieni usando materiali terrestri ma conoscenze aliene), e' ovvio che gli egizi non avrebbero mai potuto riconoscerlo ne tantomeno chiamarlo "CRT made in Egypt". Come avrebbero potutto chiamarlo?
Lo avrebbero chiamato con il nome che gli dei (alieni) gli avrebbero detto di chiamarlo oppure lo avrebbero chiamato usando una serie di shape (noti agli antichi egizi) naturali e provenienti dal mondo circostante, che piu' rassomigliavano e/o meglio coglievano un dato aspetto di un potenziale manufatto alieno.
Noi che non siamo "homus bischerus del 4100ac" ma siano "homus reticolatus del 2000dc" e' ovvio che abbiamo una maggiore conoscenza scientifica dei bambinoni egizi e quindi osservando le lampade di Dendera siamo capaci di riconoscere delle tracce indirette di tecnologia!.
Infatti:

[ x ] l'odore del bulbo di loto e' oblungo = come un tubo di Crookes
[ x ] il serpente si estende fuori nell'odore = cosi' come il raggio si estende dentro al bulbo di vetro
[ x ] il serpente e' sinuoso = come il raggio
[ x ] la somiglianza e' identica sia di giorno che di notte
[ x ] la forma del bulbo e del gambo = uguali al tubo di Crookes
[ x ] il tubo di Crookes e' connesso allo Djed


Th:
Tutte le caratteristiche iconografiche combaciano, e' evidente che le lampade di Dendera sono tubi di Crookes per il principio del "What They Saw Was What They Drew".

Invece per il principio "What They Saw Was What They Exactly Drew" si puo' anche aggiungere informazioni sulla dimensione delle lampade e degli alieni, e le lampade erano grandi circa 4mt e gli alieni erano alti circa 2mt.



Se si dubitasse di tale correlazione e della bonta' della sua interpretazione usando l'assioma What They Saw Was What They Drew" produrrebbe come output l'associazione

Lampade di Dendera = Tubi di Crookes

associazione che sarebbe rileggibile anche come un'interpretazione in linea con i "culti del cargo" (scambiare una tecnologia sufficientemente evoluta come una possibile fonte di religione), non sarebbe una decontestualizzazione astratta (alla Sitchin o Von Daniken) in quanto anche supportata dalla misurazione del gradiente alieno.

E' facile dimostrare che le lampade di Dendera sono tubi di Crookes, anche per altre vie:

Per assurdo

le lampade di Dendera sono tubi di Crookes e sono stati usati sia come apparati per illuminare i lavori nelle tombe della valle dei re (con la pila djed) inoltre c'e' probabilmente anche qualche dispostivo o ventola (al momento non ritratto a Dendera, e di cui non c'e' apaprente traccia) usato per il ricambio d'aria (forse in origine scolpito in qualche pannello a dendera, ma e' stato sottratto con i pannelli rubati).
Con le lampade di Dendera, gli egizi hanno illuminato ed alimentato (con lo djed) apparati (neutri, quanto prodotti con materiali terrestri, ma costruiti con know how alieno) che furono dedicati ai lavori ma forse facevano parte di un dispositivo hardware per un messaggio audio e video.
Traccia indiretta ne e' che gli egizi hanno costruito nella valle dei re molte tombe grandi e profonde dalla XII dinastia attorno al 1700ac sino alla XX AFAIR (circa 3 dinastie o 4, non ricordo bene) attorno al 50ac o giu' di li'.

Alcune tombe (le piu' grandi) non si possono spiegare come tecnica costruttiva del tempo, in quanto le lampade e le torce avrebbero creato monossido di carbonio it.wikipedia.org/wiki/Monossido_di_carbonio mentre gli operai avrebbero espulso Co2 it.wikipedia.org/wiki/Anidride_carbonica (creando problemi sia in fase di scavo che di abbellimento),i soffitti bassi, le porte di entrata piccole e basse e senza cunicoli di aereazione, le tombe si sarebbero trasformate in trappole mortali per i loro costruttori (senza dubbio umani). Per cui l'unico modo per spiegare le belle e grandi e profonde tombe e le meravigliose intonacature (senza l'uso di torcie e di candele che avrebbero scurito e sporcato gli intonaci freschi gia' stesi) e' l'uso delle lampade di Dendera!!.
Illuminazione artificiale donata dagli dei (un apparato neutro con un messaggio) ma conservato dai sacerdoti i quali nell'epoca dal 1700ac hanno offerto tali apaprati per costruire le tombe modello garage. Nelle tombe modello garage, i cunicoli rappresentavano il Duat (post elaborazione sacerdotale del concetto antico delle stelle alle tombe) mentre i monti sublimavano il concetto di piramide.
L'utile ed ingegnosa tecnica della rifrazione solare degli scudi di rame purtroppo non va che oltre pochi metri e non spiega le tecniche di costruzione e di addobbo delle tombe piu' grandi e profonde scavate nella roccia viva!, (per le quali, gli archeologi epiciclici appongono il sigillo "MISTERO DELLE PIRAMIDI" chiedendo un atto di fede ai lettori per spiegare irrazionalmente come gli antichi egizi costruirono tali manufatti).

Le lampade di Dendera assieme a qualche apparato elettrico per la temporanea aereazione dei locali, ha permesso la costruzione delle piu' grandi e profonde ed articolate tombe, scavate nella valle dei re.

Non ci sono contraddizioni in tutto cio!

Proviamo a togliere l'assurdo iniziale e ripetere il ragionamento.

Ossia cosa succederebbe se le lampade di Dendera non fossero lampade?!


Gli egizi, che conoscevano la divisione del lavoro (sia per mansioni che per uso di manodopera) avrebbero riempito le tombe (che hanno soffitti bassi, senza canali di areazione) di cavatori (e poi di pittori). Questi lavoratori ci sarebbero andati senza fare obiezioni, in quanto tanto piu' fossero stati a lavorare nella tomba, tantomeno ciascuno avrebbe faticato, potendo suddividere il lavoro su piu' persone. Tuttavia presto o tardi sarebbero successi incidenti per avvelenamento da monossido di carbonio e Co2, il quale e' un gas velenoso, incolore, inodore e gli egizi non potevano sapere della sua esistenza!. Le torce avrebbero creato monossido di carbonio

it.wikipedia.org/wiki/Monossido_di_carbonio

mentre gli operai avrebbero espulso Co2

it.wikipedia.org/wiki/Anidride_carbonica

una miscela letale!

Immaginando un ipotetico incidente, sarebbe accaduto che tutti gli operai della tomba sarebbero stramazzati a terra e pure gli eventuali soccorritori, entrando nella tomba sarebbero stramazzati a terra, avvelenati da Co2 e CO. Qualora i soccorsi fossero arrivati in una fase successiva (ad esempio alla fine del turno o sulla sera), la tomba avrebbe avuto modo di riossigenarsi (nonostante la piccola porta di entrata) e quindi i soccorsi avrebbero trovato tutti gli operai morti, senza un'apparente motivo.

In ogni caso gli incidenti si sarebbero ripetuti senza un'apparente causa ed in breve tempo si sarebbe moltiplicata la paura certa e reale di una misteriosa maledizione contro cui niente e nessuno avrebbe potuto combattere, per cui gli egiziani avrebbero smesso di costruire tombe modello garage e sarebbero tornati immediatamente alle tombe modello piramidi (pietre accatastate).
Ma tutto questo non e' accaduto!, infatti gli egizi hanno costruito tombe modello garage (alcune molto grandi) per lungo tempo e quindi questa si' che e' una contraddizione logica!!! a cui il blaterare degli egittologi non risolve il problema del monossido di carbonio e dello scavo e dell'abbellimento dei loro vani.

Th:
E' evidente quindi che le lampade di Dendera sono veramente stati degli apparati usati nelle costruzioni egizie, ed usati (assieme ad almeno un altro apparato) nella valle dei Re.



-Infatti nelle pieghe della storia egizia vi si rintracciano altri elementi storici che sono perfettamente in liena con il fatto che le Lampade di Dendera erano apparati hardware annessi ai tubi di Crookes.
paleocontatto.blogs.it/2012/03/16/akenathon-e-le-lampade-di-dendera-1...

[SM=g8909] Detto questo sorge una domanda!

Ma le lampade di Dendera erano veramente grandi 3mt ?!
Gli alieni Tot, Seth, Anubi, Rah, Hershef, Orus ed Osidire erano alti 3mt?

[SM=g2806961] Non e' detto che l'interpretazione ancora piu' rigorosa e letterale e formale delle iconografie egizie, (ossia What They Saw Was What They Exactly Drew) sia il principio corretto da usarsi per capire quanto fossero grandi le lampade di Dendera e/o alti fisicamente gli dei.

[SM=g8284] Se ad esempio vediamo le statue che sono state costruite per Ramsete II si vede che oltre a statue di dimensioni (probabilmente naturali ed in scala 1:1) vi sono statue in calcare di oltre 20 metri. E' ovvio che Ramsete non poteva essere alto 20metri, cosi' come e' alquanto ovvio che Ramsete si e' fatto costruire delle proprie statue non in scala 1:1 .

Quindi in relazione agli alieni Seth, Tot, Anubi, Rah, Hershef, Orus ed Osiride, il loro standing nelle iconografie egizie e' rappresentato con dimensioni piu' grandi e per estrarre il massimo delle informazioni possibili dalle iconografie e' stato scelto il criterio piu' rigido e formale (che riduce al minimo l'interpretazione dell'occhio di un miderno) assumendo che le dimensioni dipinte fossero esatte.

Questa informazione sull'altezza degli alieni e/o sulla grandezza della lampade di Dendera, non esclude che gli alieni potessero essere alti quanti gli eigizi (oppure ancora piu' bassi) e/o che le lampade di Dendera fossero meno grandi di 3mt. Era pratica comune egizia, rappresentare lo standing di una persona in funzione della sua conoscenza e della sua importanza e del suo rango (come si e' visto nel caso ad esempio delle statue di Ramsete).

[SM=g10034] E' quindi possibile che gli Dei = alieni siano anche stati dipinti non in scala 1:1 (od in una loro scala ridotta) e che quindi non sia possibile estrarre dalle iconografie egizie informazioni attendibili sull'altezza degli alieni e dei manufatti ritratti.
[Modificato da cazz@ro6502 24/03/2012 10:49]
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