Si fa presto a dire "porcospino"
Un piccolo animaletto goffo e rotondo con il dorso ricoperto di aculei che gironzola nei prati e nel sottobosco alla ricerca di cibo: questo più o meno corrisponde all'immaginario comune del porcospino, andandolo a identificare genericamente come un animale provvisto di aculei. Tuttavia, a livello scientifico la questione si complica. Questo soprendente strumento di difesa naturale, infatti, accomuna tre diversi animali che per il resto hanno ben poco in comune: l'istrice (Hystrix cristata), il riccio comune (Erinaceus europaeus) e il porcospino americano (Erethizon dorsatum).
In linea di massima, il termine "porcospino" è più corretto se utilizzato per indicare la maestosa istrice, il grosso animale sempre più raro con il dorso interamente ricoperto da lunghi aculei bianchi e neri. Meno corretto è invece il suo utilizzo per indicare il riccio, il piccolo animale diffuso in tutta Europa interamente ricoperto di aculei, tranne che intorno agli occhi, nelle orecchie, sulle zampe e sul naso. Esiste poi un "vero" porcospino pressochè sconosciuto a noi europei: è il porcospino americano o porcospino comune, un grosso animale ricoperto di pelliccia tra la quale si nascondono i temibili aculei (nella foto un esemplare mentre annusa un fiore).
Come se non bastasse, a complicare ulteriormente le cose si aggiunge una notizia dell'ultima ora: in Brasile è stata identificata una nuova specie di porcospino, il "Coendou speratus", appena scoperto e già a serio rischio di estinzione.
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Fonte: focus.it
[Modificato da Regulus83 17/04/2013 00:43]