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Brasile - Invasione continua

Ultimo Aggiornamento: 29/12/2009 13:39
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29/12/2009 08:53

Notiziario UFO n° 15 – Novembre Dicembre 1997



Brasile – Invasione continua



di Claudio Trionfera

Il cielo del Brasile nasconde segreti, misteri e soprattutto evidenze. Oltre quarant’anni di avvistamenti, contatti, incontri ravvicinati, catture, rapimenti, incidenti UFO in un repertorio praticamente completo – quasi da manuale – e di sterminata casistica. In una tessitura di informazioni fitta ed estensiva che ad ogni passo acquisisce profondità e credibilità ulteriori: grazie anche all’instancabile e precisa attività di nuclei ufologici iperorganizzati e soprattutto iperascoltati, posti in un condizione quasi privilegiata (almeno rispetto a quella di molti loro colleghi occidentali) e considerati dall’opinione pubblica e dalle stesse autorità come espressioni di livello scientifico e di grande autorevolezza. Ne deriva l’immagine di un luogo-simbolo, ormai, legato ad una presenza diffusa, incontenibile: che naturalmente non coinvolge solo i testimoni, in quella che ormai è diventata un’autentica folla di individualità direttamente trascinate negli eventi, ma anche quelle autorità militari che da sempre, si può dire, diventano fulminee nell’assumere il controllo dei casi quanto, poi, lentissime, riservate o addirittura reticenti quando si tratta di trarne concreta e pubblica conclusione.
In questo clima di sospetti e di veli, assume oggi i contorni di un giallo inquietante il suicidio – che sarebbe avvenuto il 2 ottobre scorso – di un colonnello dell’Aeronautica militare, noto in Brasile e negli ambienti ufologici internazionali: si tratta di Uyrange Bolivar Soares Nogueira de Hollanda Lima, 56 anni, che nei mesi scorsi aveva suscitato grande scalpore con un’intervista televisiva assai rivelatoria sugli avvistamenti UFO in Brasile.
La sua storia incominciò nell’agosto del 1977, quando, allora capitano alla guida del Servizio Informazioni del 1° Comando Aereo Regionale di Belém do Parà, ricevette un compito insolito e inatteso: quello di investigare sulla possibilità, meglio, sul rischio che oggetti non identificati potessero attaccare la popolazione abitante lungo il bacino di Marajò, Parà. Sono passati vent’anni nel silenzio del capitano. Il quale, soltanto dopo il suo congedo col grado di colonnello, ha deciso di parlare, confermando pubblicamente che in quella missione ultrasegreta, denominata “Operazione Plato” (Piatto), si realizzò il primo grande archivio delle Forze Armate brasiliane sulla fenomenologia UFO. “Io e la mia equipe – ha raccontato – abbiamo fatto relazioni dettagliate, visionato e registrato centinaia di fotografie, quattro filmati e disegni di decine di UFO apparsi nei cieli della regione”. Questo materiale, secondo il colonnello, frutto di un lavoro durato quattro mesi, fu inviato a suo tempo allo Stato Maggiore dell’Aeronautica: da allora non se n’è mai saputo nulla. Come se il dossier non fosse mai esistito.
Eppure le indagini, da quanto emerso dalle loro stesse evidenze, proseguirono per oltre un anno, producendo una documentazione molto significativa: convinto dell’esistenza di entità extraterrestri, Uyrange Hollanda sosteneva adesso che il silenzio delle Forze Armate è dovuto all’incapacità – impossibilità di rispondere a tre quesiti fondamentali:
1) Chi sono?
2) Da dove vengono?
3) Che cosa vogliono?
Da parte sua, il Ministero dell’Aeronautica brasiliana si è impegnato a dare una risposta in tempi brevi su due fascicoli scomparsi nel mare della burocrazia militare su apparizioni di oggetti volanti non identificati. In uno di questi fascicoli il dipartimento di Studi Ufologici dell’Università di Brasilia sollecitava un parere ufficiale sull’avvistamento di un oggetto volante nell’area di sicurezza del presidio di Papula, avvenuto nella notte dell’11 aprile 1991. L’oggetto fu avvistato da sessanta soldati della polizia militare. Nell’altro fascicolo il Consiglio comunale della città di Assis (San Paolo) chiedeva chiarimenti su un avvistamento avvenuto a San José dos Campos, sempre nella provincia di San Paolo, il 19 maggio 1986.
Il momento è importante: se il Ministero risponderà sui fascicoli, sarà questo il suo primo intervento ufficiale. L’argomento è sempre stato trattato con molta circospezione anche se, nonostante le diffuse reticenze ad ammettere che fosse stato analizzato dalle Forze Armate, diversi militari, negli ultimi 43 anni, si sono espressi pubblicamente, ricostruendo una vera e propria UFO-story. Il primo a farlo è stato l’allora Capo del Servizio Informazioni dello Stato maggiore dell’Aeronautica, il colonnello pilota Joao Adil Oliveira, ufficiale molto noto e stimato per aver presieduto la Commissione d’inchiesta sull’attentato al deputato Carlos Lacerda. Oliveira, il 2 febbraio 1954 riunì a Rio, presso la Scuola di formazione Tecnica dell’Esercito, i più alti gradi delle Forze Armate e insieme a loro raccolse le testimonianze degli ufficiali dell’Aeronautica che nove giorni prima avevano assistito, per due ore, alle evoluzioni di due UFO sulla base di Gravataì, a Rio Grande do Sul.
Seguendo il filo delle testimonianze, quattro anni più tardi, il 16 gennaio 1958, la nave “Almirante Saldanha” si preparava alla partenza dell’isola di Trindade nello stato di Spirito Santo, quando l’equipaggio avvistò un UFO. Il fotografo Almiro Barauna riprese il fenomeno e il rullino, sviluppato sulla stessa nave, fu consegnato immediatamente agli ufficiali presenti.
Qualche tempo dopo, lo stesso Presidente della Repubblica, Joscelino Kubitschek, consegnò quelle foto al giornale “Correio da Manha”.
Il 7 febbraio 1969, intorno alle sette del mattino, un UFO avrebbe sorvolato la città di Pirassununga nello stato di San Paolo e sarebbe atterrato nelle vicinanze, provocando un black-out e disturbi sulle linee telefoniche. Il mese seguente l’allora tenente di Brigata José Vaz da Silva, responsabile della IV Zona Aerea, decise di creare il “Sistema di Investigazione di Oggetti Aerei non Identificati” (Sioani).
Di certo l’Aeronautica considerava gli UFO una questione di sicurezza nazionale. In sette mesi furono creati più di 40 nuclei di in vestizione in tutto il Paese e uno addirittura all’estero, a Parigi. Dopo essere stati accuratamente interrogati dai militari, i testimoni venivano schedati con la sigla “Xoanis”. L’argomento diventava poi di competenza dello Stato Maggiore dell’Aeronautica e gli archivi dello Xoanis venivano tenuti rigorosamente segreti.
Un’altra esperienza significativa riguarda il comandante dell’Aviazione Civile Gerson Maciel de brito, il quale il 2 febbraio 1982 affermò di essere stato seguito per un’ora e venti da un UFO, durante il volo 169 della compagnia “Vasp” sulla rotta Fortaleza – San Paolo. L’oggetto luminoso fu anche notato da alcuni passeggeri. Contemporaneamente un altro aereo, volo 177 della compagnia Transbrasil, che percorreva la rotta Manaus – Brasilia – San Paolo, Conferò al Centro Integrato di Difesa e Controllo del Traffico Aereo (Cindacta) la presenza nel cielo dell’oggetto luminoso. Due settimane dopo, Gerson ricevette uno strano invito a presentarsi al 1° Comar, a Belém. Lì, in una stanza appartata, il capitano Uyrange Hollanda gli avrebbe mostrato decine di fotografie e filmati di UFO raccolti dall’equipe del 1° Comar.
Da quando, nel 1978, il Cindacta ha avviato le ricerche, i suoi radar hanno registrato decine di segnali UFO: nonostante queste informazioni, il generale Moreira Lima ha smentito che, nel periodo in cui fu Ministro dell’Aeronautica, ci fossero registri segreti e tuttora si rifiuta di ammetterlo. All’interno delle Forze Armate le preoccupazioni riguardanti gli UFO restano comunque molto forti.
Lo scorso anno, il 20 febbraio 1996, a sud dello stato di Minas Gerais, l’intera città di Varginha rimase scioccata dalla complessa vicenda iniziata con le dichiarazioni di tre ragazze che avrebbero incontrato un extraterrestre in un terreno abbandonato in periferia (vedi “Catturati e deceduti - Brasile 1996”). L’alieno sarebbe stato poi catturato e portato all’Università di Campinas. Il caso ha avuto risonanza mondiale, ma non è stato ancora chiarito.
Egualmente inquietante risulta il caso legato all’incidente dell’aereo “Tucano” delle Forze Aeree Brasiliane (FAB), accaduto il 16 novembre 1996.
Infine, la morte di Uyrange Hollanda: proprio quando si era deciso a parlare, a dire di tutte le sue osservazioni dei suoi documenti, delle luci in cielo che parevano muoversi in modo intelligente. Di lui aveva parlato anche l’ufologo franco-americano Jacques Vallée nel suo libro “Confrontations” (1989).
Il “Dossier Brasile”, insomma, non finisce di sorprendere e di arricchirsi di nuove prospettive, come risulta da una sua lettura più metodica, che qui cercheremo di esporre per sommi capi.


Amazzonia e nord est del Brasile

Dal 1976 al 1980, nell’isole di Marajò, gli ufficiali della FAB (Forza Aerea Brasiliana) hanno fotografato vari UFO. Il caso è stato seguito anche da Jacques Vallée e culminò nell’operazione “Plato”, finalizzata a raccogliere dichiarazioni, fotografare, confermare fatti accaduti e stabilire contatti con gli UFO. In queste pagine riproduciamo una delle foto, mostrante una presunta astronave madre sul Rio delle Amazzoni




Come si è rafforzata la credenza sugli UFO

Uno dei casi più interessanti degli ultimi anni riguarda il venticinquenne José Ernani. Il suo è un caso a forte connotazione misticheggiante: egli ritiene infatti di essere stato prescelto dalla Vergine Maria come suo tramite con l’umanità.
Questi i fatti. Tra il 1993 ed il 1994, nel corso di alcune cerimonie religiose molto vicine al fanatismo, alcuni tra i partecipanti osservano strani fenomeni: sentono voci e vedono volti sconosciuti. Ernani crede che sia un segno della Vergine e inizia a fare predizioni su alcuni importanti eventi che accadranno da lì a poco.
Il 1° settembre 1994 si realizza la prima predizione dell’apparizione della Vergine. Il contatto avviene nella Serra di Baturitè, all’interno dello stato del Cearà: non sono presenti né stampa, né ufologi. Gli osservatori sono comunque circa cinquecento. L’apparizione avviene, ma è interpretata dai presenti e dalla chiesa del luogo, che si è accostata al fatto, come un fenomeno religioso. Questo avvenimento non fa altro che rafforzare nella popolazione fanatismo e misticismo. Primo ottobre 1994, seconda predizione e secondo contatto: pochi giornalisti, ma vari ufologi. I presenti sono circa tremila e questa volta gli UFO vengono fotografati e registrati dalle telecamere. I credenti affermano che l’apparizione di quegli strani oggetti rappresenta le “perle luminose della collana della Vergine” o “le lacrime della tristezza di Maria”. La speranza di tutti è quella di essere perdonati dai loro peccati.
Tre dicembre 1994: terza predizione. Più di 6000 persone attendono impazienti la conclusione della profezia. La stampa è presente in massa insieme agli ufologi, perché la notizia è stata divulgata in tutto il Paese. Stavolta gli UFO non arrivano, ma Ernani dichiara di aver intercettato ugualmente i messaggi di Maria. Da rilevare che le ricerche su questo caso sono state condotte da Reginaldo de Athayde e dal Centro brasiliano di ricerche ufologiche (Cpu).



UFO nella Chapada Diamantina

Una delle più intense ondate di apparizioni UFO avvenute in Brasile riguarda il 1995, quando vengono registrati molti casi in tutto il Paese. In particolare, nella Chapada Diamantina (Bahia), un grande numero di avvistamenti attira per varie settimane l’attenzione della stampa nazionale. Interessante il caso del camionista Luis Carlos, inseguito da una sfera luminosa mentre guida la sua vettura.
“La paura è stata tanta, non viaggerò più di sera”, dichiara in un’intervista il Sig. Carlos.


Ondata nello Stato di San Paolo

Durante l’ondata di apparizioni UFO in Brasile, diverse città appartenenti allo Stato di San Paolo vengono letteralmente invase da luci multicolori e da straordinarie apparizioni di oggetti nel cielo. Tra queste città assumono speciale significato Aparecida do Norte, dove sono decine le testimonianze sugli avvistamenti, e Santa Barbara D’Oeste, teatro di un presunto caso di sequestro da parte di alieni.
Anche nella Valle do Paraiba diventano comuni le apparizioni di punti luminosi non identificati.
Il primo testimone di questi fenomeni è Roberto Augusto da Silva, manovale presso un benzinaio nella città di Aparecida Do Norte. Roberto osserva strane luci apparire nel cielo in diverse occasioni, ma rimane decisamente sconvolto quando, una sera dell’aprile 1996, tornando a casa dal lavoro, si trova di fronte ad un intensissimo fenomeno luminoso proprio davanti alla sua abitazione. Prende la pistola e spara dei colpi contro quello che si rivela un “oggetto” che, ridotta l’intensità luminosa, traccia una rotta parabolica nell’aria e scompare dietro una collina. L’uomo, in seguito a questo evento, soffre di insonnia, mal di testa e vertigini.



Atterraggio sull’isola

Un caso clamoroso resta quello inerente l’atterraggio di un UFO ai margini del fiume Piacabussu, a circa 30 chilometri dalla spiaggia di S. Vicente, San Paolo. I pescatori fernando Bezerra e Wilson Da Silva, il primo ottobre del 1996, lo avvistano proprio mentre atterra su un’isoletta. Il motore della loro barca si ferma improvvisamente e i due pescatori, terrorizzati, riescono faticosamente a fuggire. L’oggetto si vede nitidamente, è di colore chiaro e non emette alcun suono. Sul suolo dell’isoletta, dopo l’atterraggio, restano segni diversi, con misure varianti fra i 10 e i 15 centimetri, oltre ad un’impronta schiacciata e livellata, forse per effetti elettromagnetici.


Atterraggi e fotografie della recente ondata UFO

Una moltitudine di UFO sulla città di Joagapa a Santa Catarina nel Rio Grande do Sul. Una fotografia, mostrante due UFO, viene scattata il 13 marzo del 1996, da Irineu dalla Valle. La foto è stata utilizzata anche dalla rivista UFO 44 come copertina, accompagnata dagli articoli dei ricercatori Eustàqui Patounas (Solex) e Rogerio P. Bréier (UBPDV). Ecco l’episodio in sintesi. A bordo della sua autovettura, Irineu avvista un oggetto luminoso, di colore giallo, librarsi nel cielo. Pochi chilometri dopo nota che la luce si trova proprio dietro la sua macchina e che cerca di avvicinarlo varie volte. Allora scende dall’auto e scatta la foto.



Sulla capitale federale

Nella notte del 21 agosto 1996 gli UFO movimentano Brasilia. Diverse automobili sono letteralmente inseguite da una luce misteriosa che viene fotografata e filmata. La luce segue la macchina degli imprenditori Antonio e Hildo Agamenon per vari minuti, da una distanza di circa 300 metri. L’UFO esegue movimenti a zig zag, accendendo e spegnendo le luci. I due occupanti chiamano la polizia. Il caso è tuttora studiato da Roberto Alfonso Becil e Wilson Geraldo de Oliveira (GEU).


Atterraggio nel cortile della chiesa

Il sacrestano della chiesa cattolica di S. Pietro e S. Paolo, Alfredo de Oliveira Mendes, è protagonista di un sequestro che avviene dopo che una notte, nell’aprile 1996, intorno all’1.30, un UFO atterra nel cortile della piccola chiesa, nel quartiere di Guamà (Belém do Parà). Il caso ha una grande risonanza sulla stampa locale, dato che altri testimoni dichiarano di aver avvistato lo stesso UFO nel cielo della città. Viene avvertita la polizia e Luiz Lanhoso Martins, cui fa riferimento il NEC (Nucleo dell’Espansione della Conoscenza), compie indagini in loco, visitando la parrocchia e cercando di approfondire le ricerche su un caso oltremodo complesso.


Pilota avvista un UFO gigante

Maroldo Westendorff
(vedi Il caso Westendorff) ---> http://ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=58363&f=58363&idd=7242221&a=3&idp=99626853


Nel sud del paese

Prime luci del giorno, ma stavolta senza il contributo del sole. Il 18 settembre 1996, alle sei e venti del mattino, l’ufologo Hermani Mostajo, sua moglie Roberta e suo figlio Victor, avvistano una sfera caratterizzata da una lunga coda di colore arancione mentre attraversa il cielo della loro città, che dista 327 chilometri da Porto Alegre. Affacciati sul balcone per osservre meglio il fenomeno e muniti di una telecamera, filmano le evoluzioni dell’oggetto, che durante i primi stanti compie una traiettoria scendente, per poi attraversare orizzontalmente la città da capo a capo. La famiglia può seguire il fenomeno per otto minuti.
L’UFO esegue le sue evoluzioni ad un’altezza di circa 100 metri, restando completamente silenzioso. La base aerea di Santa Maria viene avvisata, ma l’ufficiale in comando risponde di avere in quel momento tutti i radar spenti, non potendo così captare alcun segnale proveniente dal cielo. E’ inoltre contattato il Cindacta di Curitiba (Paranà) che conferma l’assenza di altri aerei operanti in quella regione. Nello stesso giorno, attraverso il sistema Tele-UFO, vengono riportate 18 testimonianze di persone che avvistano lo stesso oggetto di Hernàn, alla stessa ora e in diversi punti della città. Il caso è oggetto di ricerca dello stesso hernàn Mostajo, presidente dell’Associazione brasiliana di ricerche ufologiche (ABPU).


UFO ed Extraterrestri nella regione Nord Orientale

Campionario fittissimo il 28 ottobre 1996, nella città di Bana Buiù (Cearà), a 230 chilometri da Fortaleza, palcoscenico di straordinari avvistamenti. UFO di varie dimensioni e forme affiorano come “dal nulla”, compiendo evoluzioni nel cielo della città. Francisco Cunha Lopes dichiara di aver avvistato un UFO grande cinque o sei metri, dotato di una luce talmente intensa ed accecante da rendere impossibile l’osservazione di altri dettagli.
Presso la fattoria Lopes, nella strada tra Bana e Buiù e Quixadà, gli abitanti dicono di aver visto non solo l’oggetto non identificato, ma anche una strana creatura apparsa durante la notte. I testimoni si rivolgono alla questura, cercando maggiori, quanto inutili chiarimenti dall’ufficiale in servizio, il Sergente Rolim. Rolim invia una pattuglia sul luogo, ma i suoi uomini non trovano alcunché. Più tardi il sergente dichiara che si tratta solo di invenzioni a scopo pubblicitario. Il caso assume un’altra veste quando alcuni personaggi di rilievo della città hanno un incidente con la macchina, nel tentativo di non investire un essere che gli attraversa la strada. Nell’autovettura sono presenti, oltre all’autista Nilda Benevides, Narcilio Maia, membro del consiglio comunale di Bana Buiù, sua moglie Ademir Maia e l’insegnante Silvia Saraiva. Un altro testimone, l’agricoltore Alvisio Sousa, denuncia un incontro ravvicinato con la creatura, che a questo punto non è più una “visione”. Sousa dichiara di aver visto un essere. Era alto circa 1 metro e 90cm, gambe lunghe e molto robuste, ricoperte di peli, braccia incrociate per tutto il tempo. Del resto, molte altre persone vedono la stessa creatura e, dal quel momento, nella città serpeggia il panico. Perfino il Sergente Rolim, davanti all’evidenza dei fatti, depone il suo scetticismo e comincia a sostenere la tesi dei testimoni.
Le autorità del posto, intanto, bloccano un uomo dall’aspetto bizzarro, accusandolo in pratica di essere la “creatura extraterrestre”: è un poeta, residente nello Stato del Pernambuco. Lo rilasciano poco dopo, avendo constatato la sua totale estraneità alla faccenda.


Terrore in una piccola città nord-orientale

Nel villaggio di Prainha, una colonia di pescatori appartenente al municipio di Cascanel (Cearà), a 90 chilometri da Fortaleza, quattro pescatori avvistano due oggetti che sorvolano la loro imbarcazione: uno ha la forma di un disco, l’altro di un cilindro lungo e scuro. José da Bessa, Francisco Edmar (detto Mazinho), Ronaldo e Piu-pìu osservano gli UFO per quasi un’ora. Secondo le loro dichiarazioni, uno degli oggetti si avvicina alla loro imbarcazione creando agitazione nel mare. Siamo all’imbrunire: così i pescatori possono considerare facilmente la luminosità emessa dall’oggetto. L’UFO si avvicina fino a 25 metri dalla loro imbarcazione. Una luce scende dalla nave e si posiziona a prua della barca. Di lì a poco, i pescatori percepiscono che quello che vedono somiglia a un essere umano, ma senza volto. L’essere si avvicina ad una tanica con acqua potabile ed i testimoni restano paralizzati per la paura.
La barca non è governata da nessuno in quel momento, ma segue il suo corso normalmente come se lo fosse. I quattro amici hanno l’impressione che siano passati solo cinque minuti, fino a quando “l’uomo di luce” scompare e l’oggetto risale verso lo spazio. Poco per volta i pescatori recuperano le loro capacità di movimento e, tornati al villaggio, incontrano altre persone che hanno avvistato i due oggetti. La tanica che era sulla barca conteneva circa 25 litri d’acqua ma, al rientro dei pescatori, è completamente vuota. Si pensa addirittura che sia stato l’essere misterioso ad aver bevuto tutta l’acqua. Le ricerche su questo caso sono state eseguite da Reginaldo De Athayde.


UFO inseguiti dalla polizia a San Paolo

Le città di Americana e Santa Barbara d’Oeste, nello Stato di San Paolo, distanti 130 km dalla capitale, si trovano in una regione molto battuta dagli studiosi di ufologia brasiliani, a causa della grande incidenza degli avvistamenti. Il 31 marzo 1997, alle 3.15 del mattino, durante una ronda, i poliziotti Moagir Pereira dos Santos e Anerilton Neves osservano un UFO con le luci accese planare da un’altezza di 200 metri. Mentre parcheggiano l’autovettura, l’oggetto si fa loro incontro. In questo modo i poliziotti possono riconoscere i colori: blu, rosso e giallo. Gli agenti si rivolgono ai loro colleghi della polizia municipale di Americana per chiedere aiuto, ma nessuno sembra volergli credere. Così i due, nonostante tutto, si mettono ad inseguire l’UFO, assieme ad un tassista, Henrico Moretti, che a sua volta ha seguito l’evoluzione dei fatti.
Le guardie municipali registrano il caso nel verbale di quella sera ed il capitano Crivelari, comandante della questura, dà il permesso ai due poliziotti di rilasciare intervista all’équipe del Centro di studi e ricerche Exologiche (CEPEX), per chiarire ciò che hanno visto.
Nel corso delle loro indagini, gli ufologi scoprono successivamente che quella notte anche altri ufficiali hanno avvistato l’UFO.
Lo speaker della Radio Club Am, José Rufino, avvista infatti, intorno a mezzanotte e mezzo, qualcosa che si muove nel cielo. Ha un colore variabile tra il rosso e l’arancione, e si trova a una distanza di circa 1200 metri. La notte successiva, verso l’una, a Santa Barbara D’Oeste, due infermieri di un’ambulanza, Jonas Rodrigues Mendonça e Marco Antonio Paes de Oliveira, osservano un oggetto che sorvola i campi di canna da zucchero. Secondo i testimoni, l’UFO è dotato di un nucleo rotondo fluorescente.
Il 31 marzo, infine, due militari, il sergente Iris Alves ed il soldato Wilton Franco, ancora intorno a mezzanotte e mezzo, incappano in una luce molto forte ed intensa; proviene da una sfera che misura circa 10 metri di diametro, è completamente silenziosa e presenta luci gialle, rosse e blu che si accendono e si spengono ad intermittenza. La giornalista Dedè Amaral ed il fotografo Francio Di Holanda vedono due luci ferme nel cielo di Americana, che vengono fotografate e le foto vengono pubblicate sul giornale “Todo Dia”.


Nuovi contatti con gli ET in Amazzonia

La fattoria “Picanço”, sita nel cuore dell’Amazzonia, diventa palcoscenico di numerose manifestazioni UFO. Il proprietario della fattoria, Raimundo Picanço, che già da bambino aveva assistito a questo genere di fenomeni, nota che negli ultimi mesi le apparizioni si intensificano, fino al ritrovamento di una mucca morta, dopo un’ulteriore serie di avvistamenti. Il guardiano della fattoria crede che la mucca sia stata assalita da un felino, ma le condizioni in cui viene rinvenuta escludono quasi del tutto tale ipotesi. Peraltro, quella sera il bestiame gli era sembrato spaventato e correva come se fosse inseguito da qualcosa. Il giorno dopo, il guardiano ed il proprietario si recano sul posto per indagare e constatano che non esiste nessun segno sul terreno che confermi la presenza di un felino. C’è solo la mucca, con il collo spezzato rivolto all’indietro, una zampa posteriore sotto il corpo e un buco sul collo che misura 4cm e mezzo di diametro per 10 di profondità. Il corpo dell’animale è tagliato trasversalmente, lasciando intravedere i visceri. Il tessuto che ricopre la pancia risulta sezionato circolarmente, cancellando così l’ipotesi di una ferita causata da morsi. Ancora più sconvolgente è il fatto che la carcassa non presenta il tipico rigor mortis, che si riscontra dopo il decesso, soprattutto se questo è avvenuto almeno dodici ore prima.
Mistero nel mistero: quando vengono chiamati gli esperti per effettuare l’autopsia, la carcassa è scomparsa. Per tre giorni l’area dello stabilimento viene totalmente rovistata, ma senza esito.
Oltre al caso della fattoria di Picanço, in altre occasioni i residenti della zona avvistano luci ed oggetti. Quello visto dal guardiano della fattoria viene soprannominato “Luce del vecchio Pedro”. E’ una forma ovale che misura all’incirca 45 metri di lunghezza, illuminata da luci che variano dal giallo al rosso. L’oggetto emette una luminosità talmente intensa che impedisce la visibilità diretta del nucleo. Secondo alcuni testimoni, quando il fenomeno viene osservato, la nozione del tempo trascorso cambia completamente, impedendo di calcolare la durata effettiva dell’avvistamento.


Varginha: storia di una cattura

(vedere “Catturati e deceduti”) ---> http://ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=58363&f=58363&idd=7242221&a=3&idp=99276445
29/12/2009 13:01

Complimenti,le tue discussioni sono sempre molto esaurienti ed interessanti.
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29/12/2009 13:39

Re:
Mistero-74, 29/12/2009 13.01:

Complimenti,le tue discussioni sono sempre molto esaurienti ed interessanti.


grazie [SM=g27821]

il "bello" di questo resoconto sono i collegamenti con le altre 2 storie, già discusse [SM=g1950686]
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