Una dipendente della Toshiba indossa il prototipo di un nuovo monitor facciale: si tratta di uno schermo a cupola del diametro di 40 centimetri sul quale vengono visualizzate le immagini generate da un proiettore montato sulla sommità dell’elmo.
Una particolare lente grandangolare consente di ottenere immagini multidirezionali che danno all’utente la sensazione di essere letteralmente immerso nella scena che sta guardando.
Le applicazioni di questo pesante (3 kg di casco) tecnologia sono le più diverse: non solo intrattenimento a base di videogiochi e film in realtà virtuale, ma anche sistemi di apprendimento in grado di offrire a tutti, e in particolare ai disabili, l’esplorazione di luoghi particolarmente lontani o difficilmente accessibili.
Non mancano poi gli utilizzi in ambito medico e scientifico, come la chirurgia virtuale che offre ai medici la possibilità di provare in modo incruento interventi particolarmente complessi.focus.it