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[Rubrica] Stranezze Spaziali

Ultimo Aggiornamento: 18/10/2017 12:52
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08/05/2008 19:01

Certo avere la traduzione simultanea in italiano dell'intervista sarebbe un'altra cosa,comunque un genio, almeno da quello che sembra.
Direi un secondo Marconi o forse ancor piu'!!
Grazie Massimo per tutto il materiale postato. [SM=g27811]
[Modificato da (richard) 08/05/2008 19:03]
09/05/2008 19:49

Si fa quello che si può per infrangere la "barriera" del...CICAP!
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Utente Master
09/05/2008 22:23

Pensi che il CICAP sotto sotto abbia l'avallo oltre che "particolare" sostegno,credo che tu abbia capito a cosa voglio riferirmi, del nostro governo e di altri enti anche stranieri per portare avanti questa politica di diniego e rifiuto su determinati fenomeni? Qualche dubbio io ce l'avrei. [SM=x708811] [SM=x708820]
[Modificato da (richard) 09/05/2008 22:24]
10/05/2008 18:33

In effetti ci ho pensato, ma visto anche come si comporta parecchia gente...
Loro, più che altro tengono a sostenere le posizioni della scienza ufficiale ( che poi neanche il CICAP, secondo me, è informata del TUTTO ) e preferiscono far vedere che LORO hanno i piedi "per terra!Infatti non si...muovono.
Siedono sul "trono" dell'arroganza e della presunzione. Se una cosa non si può riprodurre non esiste!
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Utente Master
10/05/2008 18:53

Press'a poco, come quando nel Medio Evo non si riusciva a dimostrare che una donna era una strega,la si prendeva e la si bruciava sul rogo!
10/05/2008 19:48

Ah,ah,ah,ah! Sì, dai; ciao (richard)!
10/05/2008 20:13

IL DISPREZZO DELL'ESTABILISHMENT SCIENTIFICO
Forse quest'articolo maderà in serie "e" un bel po di scettici sugli UFO: penso, e mi auguro, che conosciate tutti l'astrofisico Allen Hynek ( fu consulente del "Blue Book, e ne ho gia parlato con l'articolo : Dichiarazioni famose"... ):

Ci sono delle buone ragioni per tale disprezzo... la mancanza di curiosità può essere messa in rapporto alla loro mancanza di conoscenza di alcunché che la giustifichi! In ultima analisi, considerate lo scienziato medio, tutto indaffarato con la sua attività spesso di ambito quantomai limitato, in competizione con i colleghi per i finanziamenti per la ricerca, e sempre in corsa per pubblicare nuovi risultati prima che lo faccia qualcun altro... quello che sa sugli UFO lo ha appreso dalla stampa popolare , da qualche trasmissione televisiva più o meno sensazionalistica, o lo è venuto a sapere dai comunicati dell'USAF ovvero per aver scorso il Rapporto Condon. Inoltre di fronte a storie di gente del cui intelletto viene da dubitare, relative a visite sul pianeta Venere o a storie sul tipo di Adamski con città, mari e vegetazione sull'altra faccia della luna, come potrebbe uno scienziato come un fisico prendere sul serio la cosa? Ciò è chiaramente impossibile.
Si fa così di tutta l'erba un fascio, mettendo insieme la massa delle identificazioni fasulle, gli UFO effettivi che sono la maggioranza e le segnalazioni di strani comportamenti dei veri UFO (che lo scienziato riterrà inconsistenti considerato le due precedenti componenti).
Vi garantisco che nessuno scienziato impegnato nel suo lavoro troverà il tempo di documentarsi sul reale stato della questione, in quanto ciò lo distrarrebbe dalle sue altre attività in corso. Io sono stato fortunato ad essere chiamato (a pagamento) a studiare la questione, e ciò nonostante mi ci sono voluti anni per cambiare opinione sugli UFO.
In tutta lealtà, va detto che non ci si può attendere che lo scienziato, con quanto abbiamo da offrire al momento, accetti gli UFO e quanto diciamo. Ma c'è un'altra ragione per la quale ha evitato l'intero argomento degli UFO. E con questo intendo riferirmi all'ipotesi extra-terrestre (ETH). Orbene, ciò costituisce in sé un vero paradosso. Uomini come Carl Sagan ammettono tranquillamente la possibilità dell'esistenza di intelligenze extra-terrestri, ma che gli UFO rappresentino tali intelligenze, giammai! Ed ecco la ragione principale di ciò.
Immaginiamo che lo spessore di una normale carta da gioco rappresenti la distanza dalla Terra alla Luna, quella che l'umanità ha saputo direttamente colmare. Adesso immaginate quante carte dovreste mettere l'una contro l'altra (forse sulla linea bianca che divide le corsie di un'autostrada dritta) per raggiungere la stella più vicina (escludendo il nostro Sole, s'intende). Bene, per farlo dovreste mettere carta dopo carta fino a raggiungere una ipotetica località posta ad una distanza di oltre 30 chilometri in linea retta! Oltre trenta chilometri di carte, lo spessore di ciascuna delle quali sta a rappresentare la distanza dalla Terra alla Luna. Bene l'umanità ha superato lo spessore di una singola carta.. ma che dire di 30 e più chilometri di esse? Lo scienziato pratico, contrariamente all'opinione della gente, non è dotato di eccessiva immaginazione. Egli crede nella scienza di oggi, così come i suoi predecessori credevano avere una visione di quella odierna... perché l'idea dell'energia nucleare sarebbe stata risibile per lo scienziato del secolo scorso così come gli UFO lo sono per lo scienziato di oggi!

Egli crede anche nelle restrizioni relative agli spostamenti e proprie dell'incremento di carburante necessario imposte dalla Relatività, anche quando ci si cominci ad avvicinare soltanto a velocità comparabili a quella della luce. Come il suo predecessore egli non ipotizza ottiche più ampie che potrebbero essere conosciute nel XXI o XXII secolo. Ma almeno è tranquillo che Einstein ha spiegato tutto. Egli dice, semplicemente, che "non c'è alcun modo di venire qui da laggiù!". E finche non gli si dimostrerà come farlo, egli si rifiuterà di concedere un solo momento per discutere l'argomento.
10/05/2008 20:19

Continua:

COSA SI INTENDE PER PROFESSIONISMO UFOLOGICO

Ebbene, allora, cosa possiamo fare noi tutti, come singoli individui, per cercare di superare tale situazione? La risposta è semplice. Unirsi. Unirsi, perché sta a noi presentare l'argomento degli UFO in termini professionali, e trattare l'argomento professionalmente: e ciò semplicemente per portare quest'ultimo alla dovuta attenzione degli scienziati, ma soprattutto per noi stessi ed il rispetto che ci è dovuto. E' infatti mia profonda e meditata opinione che, a meno che l'ufologia non divenga una professione, ci troveremo di fronte ad altri decenni in cui continueremo una saltuaria ed incespicante raccolta di casi, senza riuscire ad investigarne nessuna in termini adeguati. Che cosa è una professione? Che cosa si intende per professionismo? In atletica un professionista (un "pro" come si dice in gergo USA) è qualcuno che viene pagato per quello che fa. Ma questa è soltanto una definizione, e non in realtà quella di maggior rilievo. Il professionismo è un'attitudine mentale, l'approccio più serio e organico ad un qualsivoglia argomento, seguendo le regole e gli standard propri della professione in questione. Pertanto parliamo di etica professionale, di comportamento professionale, di standard professionali, di accredito professionale, di associazioni professionali, e così via. Il fatto è che il " peccato originale" dell'ufologia (se mai possiamo fare uso al momento di tale termine) è che essa si presenta oggi al mondo esterno come la più fantastica mescolanza di azioni, dichiarazioni, manovre, intrighi ed assurdità, tutti fuorché professionali. Essa serve come parametro ai vari professionisti del far soldi rapidamente alle spalle altrui, che hanno pubblicato e continuano a pubblicare indiscriminatamente una indescrivibile quantità di ciarpame senza neanche selezionarlo. Guardate solamente le librerie e le edicole e ve ne convincerete. Parlo in termini estremamente seri quando dico che per avere un qualche sviluppo nei prossimi anni l'ufologia deve diventare una professione caratterizzata da criteri operativi accettati. Ciò significa semplicemente che dobbiamo fare un bel po' di pulizie in casa. E non soltanto in questo Paese, ma sulla scena internazionale. Deve essere fatto. In ciascuna organizzazione ufologica che ho visitato nei viaggi in tutto il mondo (e sono tante!) ho infatti constatato l'esistenza di un nucleo, di un'anima che si compone e esiste ovunque, quale che ne sia il peso, di individui che comprendono cosa sia l'approccio professionale, che aborriscono le fasce esaltate che si trovano ai margini del problema, e che vogliono fare pulizia. Per cui, rivolgendomi a tante persone interessate non solo in questa sede ma in tutto il mondo, e in considerazione che qualcuno ha rifiutato qualsiasi controllo, ritengo di dover rivolgere un appello e si tratta di un vero e proprio "manifesto" a quanti (facciano o meno parte di una qualsivoglia organizzazione) apprezzino e siano in grado di adottare un atteggiamento professionale, perché serrino i ranghi e si uniscano, come singoli individui, in una sorta di vincolo spirituale sul quale poter costruire un codice di criteri di riferimento, un codice morale per inquirenti, ricercatori e scrittori decisi ad affrontare l'argomento. In definitiva, un codice generale di riferimento cui attenersi. Non si tratta di un appello per disgregare o mettere in crisi qualsiasi organismo esistente in precedenza, né tanto meno di dare origine ad un nuovo ente ufologico in quanto tale, ma piuttosto di promuovere una associazione di singoli individui che come tali, indipendentemente da qualsivoglia loro affiliazione ma in virtù della loro comune comprensione di quanto è necessario, entrino in corrispondenza, si incontrino e comunque diano origine ad una serie di articoli che, previa accettazione della maggioranza, possa essere utilizzata come una guida per ogni futuro comportamento al riguardo
10/05/2008 20:24

Ultimo:

QUANDO UN NOTO SCIENZIATO VA IN TELVISIONE

Per poter praticare l'avvocatura occorre superare i relativi esami per l'iscrizione all'Albo Professionale. Lo stesso dicasi per la pratica della medicina, la quale per lo Stato richiede ai neo-laureati di superare un esame analogo che li accrediti professionalmente. In qualsiasi grande settore riferito a beni, servizi ed attività pratiche la persona destinata a svolgere tali servizi o attività ovvero a produrre o produrre beni di qualsiasi tipo (medicine, cibi o altro) deve attenersi a certe regole stabilite dalla società o dall'Ordine Professionale al quale la persona appartiene. Ci troviamo di fronte, come tutti sappiamo, ad uno sconcertante e forse estremamente importante fenomeno, il fenomeno UFO, che finora è stato mal presentato tanto al pubblico che alla Scienza. Ciò è in buona parte imputabile a noi stessi perché abbiamo lasciato che ciò accadesse. La maggioranza delle professioni sono caratterizzate da associazioni professionali che parlano per i loro membri, li rappresentano in giudizio e in assemblea, li difendono e quando necessario li censurano se si rendono colpevoli di comportamenti antiprofessionali. Se un avvocato si rende colpevole di azioni contrarie all'etica professionale, egli viene radiato dall'Albo ed ogni pratica legale gli è preclusa. Se un industriale si rende colpevole di una pubblicizzazione falsa o inesatta dei suoi prodotti, è prontamente richiamato all'ordine. In ufologia noi non disponiamo di un simile meccanismo in grado di censurare o di prendere le difese.
Quando un noto scienziato va in TV fornendo al pubblico un quadro totalmente inesatto del nostro problema, dovrebbe essere richiamato all'ordine non da un pugno di individui, ma da una associazione professionale dell'Ufologia attraverso i rappresentanti legalmente accettati da quest'ultima. Quando i libri indegni della serietà del nostro studio vedono la luce, la nostra associazione professionale dovrebbe farlo sapere al mondo intero. Certamente tutto ciò richiede fondi e la partecipazione di individui provenienti da molte organizzazioni in tutto il mondo. E non può neanche ottenersi in quattro e quattr'otto.
L'impegno deve comunque venire da operatori professionisti, da qualunque organizzazione provengano.
Fra costoro c'è chi leggerà tutto ciò sapendo perfettamente di cosa parlo. Sono loro che devono entrare in rapporto ed eventualmente dare origine ad un insieme di criteri professionali che possano essere adottati da ogni seria organizzazione. Dobbiamo affrontare la realtà.
L'Ufologia è oggi quello che era la Chimica quando si chiamava Alchimia: un vasto assortimento di superstizioni, credenze, buone intenzioni ed altro ancora. Ma infine la scienza (e la professione) della Chimica si è evoluta dal calderone alchemico. Lo studio degli UFO deve diventare una professione e occorre che avvenga al più presto, se non vogliamo affrontare decenni di cialtronerie, ridicolo, ciarle indolenti sugli avvistamenti e inutili litigi ovvero sterili competizioni tra i dilettanti non-professionisti dell'Ufologia.
Costoro continueranno a far sì che il fenomeno UFO sia ridicolizzato agli occhi di gran parte del mondo. Sono convinto che un crescente sostegno alla seria ricerca verrà nella misura in cui sapremo presentare l'Ufologia al mondo in termini professionali e dignitosi. Allora, lentamente ma certamente, se il fenomeno UFO persisterà come è avvenuto in questi ultimi decenni, l'Ufologia diventerà una professione.




*Joseph Allen Hynek Astrofisico, per oltre vent'anni consulente del Project Blue Book dell'USAF sugli UFO. Hynek, "Professor Emeritus" della facoltà di Astronomia della Northwestern University, ha dato dignità scientifica alla ricerca sul problema ufologico suggerendone la prima classificazione in 6 categorie che porta il suo nome: Dischi diurni, Luci notturne, Casi Radar Visuali e "Incontri Ravvicinati" di primo, secondo e terzo tipo.

10/05/2008 20:30

Monsignor Corrado Balducci: E.T. nostro fratello

Intervistato nel 1986 dal giornalista Mediaset (allora Fininvest) Giorgio Medail, mons. Corrado Balducci aveva affermato: "Fra la natura degli angeli, molto spirituale, e quella terrena possono esistere delle creature superiori all'uomo ma inferiori agli angeli". Dell'esistenza di E.T. si era detto convinto anche durante un'intervista fattagli in America dal celebre rapito-contattista Whitley Strieber (quest'ultimo ha inserito le dichiarazioni del monsignore in un suo libro sugli UFO; la stampa internazionale ha poi equivocato la notizia, asserendo che padre Balducci stava per scrivere un libro sull'argomento); ancora, il monsignore ha ribadito le proprie convinzioni durante uno speciale TG Uno andato in onda qualche anno fa, dichiarando: "Non si può più negare l'esistenza degli UFO. Le prove sono troppe".

Balducci ha riconfermato questa tesi ad un congresso di parapsicologia tenutosi nel marzo del 1999 a Riccione (ed anche a S.Marino, nel maggio dello stesso anno) dichiarando: "Dopo le numerosissime e crescenti testimonianze circa i cosiddetti dischi volanti o astronavi e gli extraterrestri si può e si deve ragionevolmente affermare che qualcosa di vero esiste. Anche se la stragrande maggioranza dei casi trova una spiegazione in varie considerazioni e fenomeni, tutto ciò appare inadeguato a esaurire la totalità delle testimonianze. La critica più severa e rigorosa potrà ridurre di molto il numero degli episodio ma mai eliminarli tutti. Una posizione di scetticismo integrale già di per sé appare contraria a quella elementare prudenza suggerita dal buon senso. Di più, una incredulità totale urta con la stessa ragionevolezza, poiché finisce per indebolire e distruggere il valore della testimonianza umana che è alla base della vita non solo individuale e sociale, ma anche religiosa; infatti pure la religione cristiana si basa sulla testimonianza umana essendo la Rivelazione Divina un fatto storico. Per quanto concerne gli extraterrestri è da escludersi la presenza di angeli, o diavoli, o defunti o della Madonna. Si tratta di esseri, composti come noi di una parte materiale, il corpo, e di una parte spirituale, l'anima. Il problema ufologico, pertanto, apre la via a quello dell'abitabilità di altri pianeti. Scientificamente non esiste ancora una certezza in proposito. Comunque dal punto di vista religioso l'ipotesi è anzitutto possibile, dal momento che a Dio nulla è impossibile. Di più, essa è verosimile poiché troppo grande è la differenza tra noi, che penso all'infimo grado di unione tra l'anima e un corpo il quale, con tutte le sue manchevolezze, la condiziona come strumento indispensabile nell'agire, e l'angelo che è solo spirito. Per cui, anche in forza del principio natura non facit saltus, riesce molto verosimile la esistenza di esseri, nei quali la parte spirituale sia meno legata al corpo. Che vi siano altri mondi abitati non contrasta minimamente con la Sacra Scrittura, dove Cristo appare il centro e il capo della creazione dell'universo e, in quanto Verbo Incarnato, esercita il suo influsso su tutti i possibili pianeti abitati. A favore poi dell'abitabilità di altri mondi esistono varie testimonianze non solo di scienziati ma di teologi e di persone morte in concetto di santità e per le quali è iniziato il processo di canonizzazione".



Estratto dal libro "UFO i dossier del Vaticano" di Alfredo Lissoni (Mir edizioni, in uscita a marzo 2002).

10/05/2008 20:53

AVVISTAMENTI DA PARTE DEI RUSSI
COMUNICAZIONE

circa le osservazioni di fenomeni anomali nella regione di Kapustin Yar (*)

NOTA: (*) Località sede di una base di lancio per veicoli spaziali dell'URSS e di un poligono missilistico, sita nella Regione di Astrakhan (Mar Caspio) in prossimità del Volga.

RAPPORTO

Si rende noto che nel periodo fra le ore 22:12 del 28 luglio 1989 e le 01:30 del 29 luglio 1989, (censura) militari sovietici, delle unità dell'esercito (censura) a Kapustin Yar nella Regione di Astrakhan, segnalavano oggetti volanti non identificati nella direzione del (cancellato) reparto e delle basi in smobilitazione (censura) determinati reparti situati a (censura). Frequenti le segnalazioni dalla steppa intorno alla città di Kapustin Yar verso nord-est, rispettivamente a 45 e 30 Km di distanza. I militari hanno trasmesso al Centro di osservazione degli NLO (UFO) nel periodo fra le 22:12 e le 23:55 del 28 luglio 1989. Come segue dai resoconti dei testimoni oculari essi hanno avvistato dapprima 3 oggetti ad una distanza di 3-5 Km Le basi militari smobilitate, che si trovano rispetto al PDRZ a circa 15 Km, hanno avvistato gli UFO dalle ore 23:30 fino alle 01:30 del 29 luglio 1989 a distanze variabili da qualche chilometro fino a 300 metri. Risulta dagli interrogatori dei testimoni dello stabilimento che le segnalazioni esterne circa l'avvistamento UFO descrivono: un "disco" del diametro di 4-5 metri, nella sua parte superiore di forma semisferica, luminoso, che si muoveva talora improvvisamente, in silenzio, abbassandosi e planando verso il terreno ad una altezza di 20-60 metri (particolari nelle dichiarazioni testimoniali).

Il Comando Sovietico (censura) Unità Militari (censura) (poligono BVS, città di Akhtubinsk) di distruggere dopo dettagliati esami, (censura) non lungi, onde non consentire una presenza a distanza ravvicinata di aerei in transito. I testimoni oculari confermano le ottime condizioni meteorologiche locali del momento.

(senza firma)

Allegati

RAPPORTO

Io, sottufficiale Voloscin Valeri Nikolaievitch, faccio rapporto che alle 23:20 del 28 luglio, trovandomi al cambio del turno di servizio delle comunicazioni, ho ricevuto l'informazione dall'addetto del centro di telegrafia com. Tchernikov Anatoli Botisovitch, circa il fatto che sopra il reparto militare (censura) nel corso di più ore era rimasto sospeso un oggetto sconosciuto che egli definiva un disco volante. In aggiunta Tchernikov A .B. raccontava che questa informazione gli era giunta dal com. Savartzev del gruppo operativo mediante comunicazione

(censura).

A Savartzev questa informazione era giunta da (censura). Secondo le parole di Tchernkov questo oggetto sembrava osservare il PDRZ in quanto era a due chilometri da (censura). Dopo questa conversazione telefonai al comandante Savartzev, il quale confermò di aver ricevuto l'informazione e mi propose di salire in alto nel tentativo di vedere questo oggetto. All'incirca alle 23:30 uscii dall'edificio con il soldato semplice Tischaiev D.N. e mi arrampicai sulla prima sezione della torretta dell'antenna, a circa sei metri dal suolo. Il soldato semplice Tischaiev era vicino a me.Appena salimmo sulla torretta feci notare al soldato semplice Tischaiev che sul lato (censura) alla nostra destra volava silenziosamente un certo oggetto. Tischaiev commentò che lo vedeva. Nel cielo notturno era distintamente visibile un potente faro luminoso che ricordava una fotoelettrica. L'oggetto volava verso le attrezzature ausiliarie (circa a cinque chilometri dal posto di osservazione) e si dirigeva verso il deposito degli armamenti missilistici (circa a 300 metri dal posto di osservazione). Sorvolando tale deposito, l'oggetto vi planò sopra, poi si abbassò ad una altezza di circa 20 metri. Contro il cielo notturno la sua sagoma era visibile e tutto il corpo irradiava una luce verde pallida, simile alla luminescenza del fosforo al buio. L'oggetto si presentava come emisferico nella parte superiore. Il diametro del disco era di circa 4-5 metri. Inoltre, quando l'oggetto si abbassò sopra i depositi missilistici, dal punto da dove proveniva il bagliore si accese un raggio di luce violenta che prese a girare tutt'intorno, soffermandosi ai margini di una installazione. Osservai 2-3 giri del raggio, che era distintamente visibile sullo sfondo del cielo ed emanava dall'oggetto, nonostante non riuscissi a scorgere la chiazza luminosa sulle costruzioni e sul terreno (sebbene ad un certo momento il raggio apparisse come una macchia). Il moto del raggio durò per qualche secondo, poi scomparve; l'oggetto, continuando a scintillare, si avviò verso una zona residenziale adiacente. Dopo di ciò ho visto l'oggetto sospeso sopra le installazioni della ferrovia. Quindi a questo punto l'oggetto nuovamente ritornò sui depositi missilistici e fu osservato sopra di essi ad una maggiore altezza (60-70 metri). In questo momento, presso di noi, anche l'intero corpo di guardia montante e il capo delle guardie osservavano l'oggetto. Alle 01:30 volò via verso la città di Akhtubinsk e scomparve alla vista. I suoi lampeggiamenti non erano stati periodici, come se fosse stato mandato per fare fotografie. Gli spostamenti dell'oggetto non erano stati uniformi: talora velocemente di lato, o verticalmente (segue una pagina scritta a mano, con disegno dell'UFO, pressoché illeggibile, che risulta però trascritta nel documento) e talvolta planando dolcemente. Ho osservato tutto ciò chiaramente dalle 23:30 fino alle 01:30. Posso rappresentare come mi sia apparso l'oggetto mediante il disegno.

NOTA Il raggio e le luci si propagavano per tutta la zona.

(Firmato) L'addetto di servizio alle comunicazioni Sottufficiale Voloscin V. N
10/05/2008 21:04

COMUNICAZIONE

circa le osservazioni di fenomeni anomali effettuate fra il Dicembre 1987 e il Settembre 1988 nella base missilistica di (censura) in prossimità del Vulcano Shiveluch (Kamciatka)

DICHIARAZIONE

Il personale militare dei posti di osservazione bilaterale ha avvistato sistematicamente oggetti volanti non identificati di forma sferica. In particolare, essi apparivano come dei piccoli fuochi che si alzavano lentamente cambiando di colore dal rosso al bianco. Gli avvistamenti sono durati da 30 secondi fino a 7 minuti. Uno dei nostri ufficiali ha suggerito che il loro manifestarsi fosse da mettere in rapporto ai vari lanci di esercitazione di missili previsti. Egli ha intatti notato che gli UFO non apparivano quando l'orario dei lanci veniva alterato. Comunque, sfere volanti delle dimensioni di un pallone da calcio furono anche avvistate senza alcuna relazione alle operazioni di lancio, come nel caso del 16 dicembre 1987, un'ora dopo che per un incidente la testata da guerra di un missile era caduta al suolo. Una sfera arancione si muoveva lentamente e silenziosamente da nord a sud. Era una giornata di gelo e con totale assenza di vento. Il 21 dicembre 1987 la sfera comparve alle 19:00 mentre il lancio ebbe poi luogo alle 22:00. Il giorno dopo non vi furono operazioni di lancio. Nondimeno, la sfera apparve alle 18:35. Pulsava, cambiando la propria colorazione dal rosso al blu al bianco. Il 26 luglio 1988 una sfera dai contorni indefiniti fu avvistata immediatamente dopo il lancio. La situazione si ripeté la notte fra il 9 e il 10 Settembre 1988. Stavolta l'UFO apparve 5 minuti prima del lancio. Era una sfera argentata con dimensioni apparenti superiori a quelle della Luna piena. L'oggetto scomparve subito dopo il lancio. L'operatore radio notò un peggioramento nelle trasmissioni durante il passaggio alle onde ultra-corte. Le strutture anti-aeree e le strumentazioni radio del complesso di controllo non hanno registrato nessun oggetto volante non identificato. Di conseguenza per i fenomeni osservati gli specialisti hanno suggerito le seguenti ipotesi:

a) concentrazioni sferiche di cariche elettriche atmosferiche;

b) palloni illuminati dai raggi del sole al tramonto;

c) ologrammi prodotti dall'incrociarsi di raggi laser;

Questi suggerimenti sono puramente teorici. Non vi sono elementi per ritenerli fondati.

(Firmato) (censura) Comandante dell'Unità.


Sentito tra le varie interpretazioni che "scuse" adducono?
Che sia passato il CICAP da quelle parti...
10/05/2008 21:07

COMUNICAZIONE

circa le osservazioni di fenomeni anomali effettuate nella zona della città di Vladivostok sul Mare del Giappone

(3 novembre 1985)

DICHIARAZIONE

Alle 20:30 dopo una battuta di caccia alle foci del fiume Razdolnaya, salii sulla mia barca a motore "Dniepr", ormeggiata, azionandone il motore "Vikhr". Questo si avviò dolcemente e senza il minimo problema. In quel momento notai un NLO (UFO) che si muoveva a grande velocità da nord a sud ad una altezza molto superiore a quella propria degli aerei. Sembrava comunque più grande di una stella e proiettava un raggio di luce verso terra leggermente inclinato. Il raggio era piuttosto lungo, eppure non toccava il suolo dissipandosi a mezz'aria. Quando l'UFO ci volò sopra più vicino, il motore della barca si spense. Tirai il cordone di accensione dopo aver prima rimboccato la benzina e aumentato il gas. Il motore si accese, ma mentre funzionava avevo notato una luminescenza provenire dalla base delle bobine attraverso le quali passano i cavi ad alto voltaggio collegati alle candele di accensione dei cilindri superiore e inferiore. E la luminescenza alla base della candela superiore era maggiore dell'altra. 5 o 7 secondi dopo il motore si arrestò improvvisamente e senza alcun calo di potenza. In quel momento l'UFO si trovava esattamente sopra la barca. Dopo che l'UFO si era spostato un po' di più verso sud in direzione di Vladivostok, il mio compagno A. Khripunov e io notammo al di sopra di esso un satellite artificiale. Sia l'UFO che il satellite si muovevano all'incirca alla stessa velocità e nella stessa direzione. Quando l'UFO si avvicinò a Vladivostok il suo raggio scomparve e lo stesso oggetto non fu più visibile. Il satellite invece continuò il suo spostamento, ed era chiaramente visibile nel cielo sebbene fosse molto più piccolo dell'UFO. Risalimmo in barca e la allontanammo dalla riva. Per quanti tentativi facessimo il motore non si avviava. Il vento e la corrente portarono la barca sulla riva opposta. Una volta in secca feci un altro tentativo di accendere il motore: cambiai le candele, ma il carburante si riversò sia sul primo che sul secondo paio. Cambiando il secondo paio di candele notai che non davano scintilla. Usammo perciò i remi per raggiungere la foce del fiume e scegliere un posto per riposarci. Laggiù esaminai attentamente il motore. Pulii allora i contatti di tutti i circuiti, sostituendo parte dei fili elettrici e dei cavi ad alto voltaggio. Una debole scintilla comparve nel cilindro inferiore: la scintilla compariva periodicamente quando il volano girava: una volta, dopo vari tentativi infruttuosi. Non scoccava invece ancora alcuna scintilla sul cilindro superiore. Decidemmo di remare, sperando di incontrare qualcuno. Incontrammo alcuni pescatori solo alle 09:00 di mattina che ci diedero una loro vecchia bobina. Verificai ancora tutti i contatti. Nulla era cambiato nel cilindro inferiore. La scintilla era debole e compativa a singhiozzo. Quando cambiai la bobina il cilindro superiore non dava scintilla, però senza candela la scintilla si scaricava nella mano. Quindi presi una dinamo magnetica di scorta che avevo già provato di notte, la misi in una piccola caldaia, chiusi il coperchio e la surriscaldai per mezz'ora su un fornello a petrolio. Poi la misi al suo posto. Dopo il primo giro del volano avvertii nella mano il forte colpo della scintilla. Sistemai allora i contatti, collegai le candele, le misi a massa e vidi che finalmente funzionavano entrambe. Avvitai le candele, schizzai in entrambi i cilindri un po' di carburante pulito per una partenza più facile e infine il motore si accese al primo colpo. Erano ormai le 15:00; quarantacinque minuti dopo eravamo a Vladivostok.

(Firmato)

Capitano di Corvetta della Marina Sovietica V. Alexandrov


10/05/2008 21:11

E per finire:

COMUNICAZIONE

circa le osservazioni di fenomeni anomali nella zona della città di Soci (MarNero)

(26 luglio 1989)

RAPPORTO

Inoltriamo l'interpretazione del controllore al Servizio Movimentazione dell'aeroporto di Soci, Stiepanian R. Kh. e la trascrizione delle radiocomunicazioni con l'equipaggio aereo circa le osservazioni di oggetti volanti non identificati nella zona di responsabilità dell'aeroporto di Soci, il 26 luglio 1989.

ZNA su Som nel servizio UVD

al compagno Bielov S. F.

dal controllore UVD Stiepanian R. Kh.

INTERPRETAZIONE

Io, Stiepanian R. Kh., il 27.07.89, durante l'effettuazione dell'UDD in RZ, circa alle 14:40 ricevetti una comunicazione dall'equipaggio VS 85138 proveniente dalla direzione di Simferopoli in quota a 10.100 metti, secondo la quale osservavano al traverso sinistro, a circa 30-50 Km alcuni oggetti. Io chiesi di puntualizzare sulla forma, la luminosità e su quali manovre essi eseguissero. L'equipaggio aggiunse che gli oggetti si muovevano parallelamente: uno luminoso, a forma di sigaro, come se fosse un dirigibile; mentre l'altro era a punta di fiocina, con forma rigorosamente geometrica.La velocità era esattamente uguale a quella di un TU154 e gli oggetti effettuavano facilmente manovre scambiandosi di posto.

Chiesi all'equipaggio circa eventuali anomalie nel funzionamento degli apparati e strumenti dell'aereo, e l'equipaggio confermò che tutto funzionava normalmente, in perfetto ordine. Chiesi all'equipaggio di osservare gli oggetti e di riferire immediatamente su qualunque cambiamento della situazione. Quindi chiesi informazioni al settore militare UVD se nella zona ci fossero loro veicoli R.Sch.O., e fornii dati sugli oggetti. Mi si rispose negativamente, al che informai il PVO (*) e chiesi se non li stessero osservando con i loro strumenti, ma "Krov"(**) rispose di no. Feci rapporto al controllore anziano e a RP. Anch'io non osservavo nulla nell'indicatore. Allorché 85138 si trovò nella zona vi giunsero anche tre VS, i quali osservarono questi oggetti. La loro descrizione fu identica. Gli aerei osservarono gli oggetti nella zona per circa 20-25 minuti, ad altezze fra i 7.500 e gli 11.100 metri. In quel momento la direzione dei collegamenti con gli aerei fu assunta dal controllore anziano e dal dirigente aeromobili che avevano ascoltato tutto. Una informazione più accurata può essere ottenuta dalle trascrizioni di tutte le comunicazioni radio fra le 11:35 e le 12:05. Steso il 9.08.89 per promemoria.

(Firmato) Stiepanian

Note: (*) Difesa Contraerea. (**) Nome in codice dell'unità PVO.

COMUNICAZIONE

CIELO DI SOCI, 26.07.1989

(D = controllore;

138 = VS 85138;

397 e 500 = due altri aerei non meglio identificati;

E = equipaggio generico)

Ore 11:31

(D): 138, ascolto.

(138): Voi non notate, alla nostra sinistra, due oggetti?

(D): A sinistra, a quale altezza?

(138): Alla nostra altezza 50-60 km, proprio al traverso.

(D): 138, non ci sono traiettorie convergenti, vedete niente a sinistra?

(D): 138, che cosa vedete?

(E): C'era un oggetto ed un secondo gli è apparso a fianco, adesso si muovono assieme a noi a circa 80 km.

(E): Qual'è la forma?

(E): Uno è allungato come un dirigibile e l'altro è come circolare.

(D): Si trovano al traverso rispetto a voi?

(E): Sì, proprio al traverso, ma adesso si sono allontanati improvvisamente, a 80-90 km.

(D): 397, voi non vedete nulla, davanti, a destra, a sinistra, fra 30 e 40 km?

(E): 397, davanti a 30 km?

(D): 40 km sul fianco sinistro a destra.

(E): 397, faremo attenzione da sinistra a destra.

(E): No, non vediamo nulla, per ora; non vediamo, adesso usiamo il localizzatore.

(E): 397, ecco adesso a destra 25 km; sono già a destra dietro di voi.

(E): No, non vediamo: ci sono nuvole ovunque.

(E): Guardate più in alto delle nubi (due volte)... c'è qualche cosa che va zigzagando.

(E): 397, vedo due macchie sullo sfondo delle nubi.

(D): In quale direzione?

(E): 45 km da Soci, 30 gradi all'indietro.

(E): 138, uno è quasi come un quadrato l'altro si allunga nella forma di un rombo, stanno separandosi.

Ore 11:44

(D): 138, raccontateci di questi oggetti.

(E): Ecco, ci sono a fianco e sono immobili. Noi siamo a 8 km da loro, pensiamo.

(D): Si muovono?

(E): Erano a 40, adesso a 100 km sul fianco sinistro a destra.

(E): Soci, 138 chiede 11.100 metri di altezza.

(D): 138 autorizzato a 11.100 e fateci sapere di questi oggetti.

(E): 138 a quota 11.100.

(D): 138, distanza 200 km, azimut 270.

(E): 138, distanza 100.

(D): (incomprensibile).

(E): Soci, voi li vedete sul localizzatore?

(D): No, non osserviamo nulla.

(E): Ecco che adesso hanno virato e vanno affiancati.

(D): 397, distanza 200, azimut 277, a 10.000 commutate su 120.4.

(D): 138 li osservate ancora?

(E): Eccoli a sinistra, indietro, l'intervallo fra noi e loro è in aumento, si sono allontanati da noi molto velocemente. Prima ci erano vicini e poi si sono distanziati da noi.

(D): 138, in quale direzione vanno?

(E): Adesso a sinistra e indietro rispetto a me.

(D): Tutto funziona bene da voi?

Ore 11:47

(E): Tutto funziona normalmente.

(D): (incomprensibile).

(D): 500, voi non osservate niente?

(E): 500, non vediamo nulla né a destra né a sinistra.

(D): Ricevuto.

I casi qui presentati fanno parte del "dossier" del KGB inoltrato nel 1991 al cosmonauta Pavel Popovich che il CUN ha ricevuto attraverso canali riservati e reso noto nel 1994 successivamente al "II° Simposio Internazionale di San Marino sugli Oggetti Volanti Non Identificati" dedicato a "UFO: riserbo, segretezza e verità", nell'interesse della divulgazione della casistica ufficiale mondiale.



Ringraziamo vivamente il presidente dell'Unione Ufologica Russa Boris Shurinov e,

per le traduzioni, l'Ing. Stefano Breccia, con il coordinamento di Roberto Pinotti.

Fonte: Notiziario UFO - n. 3 (Novembre - Dicembre 1995)

11/05/2008 17:07

REGOLAMENTI MILITARI
Questa è la copia del Regolamento AFL 200-5 ( che insieme al JANAP-146 ), "U.F.O.: SERIOUS BUSINESS", sono la prova lampante della cosiddetta "congiura del silenzio" voluta dalle autorità.
E chi avesse parlato di un qualsiasi fatto od avvistamento effettuato all'interno di una Base Militare,sarebbe stato sanzionato ( e lo è tutt'ora )con 10 anni di carcere e 10 mila dollari di multa ( JANAP 146 ).
Gli emuli di S. Tommaso possono consultare direttamente quei documenti...

www.cufon.org/cufon/AFL_200-5.pdf
www.nicap.org/directives/janap146c.htm
www.nicap.org/directives/janap146d.pdf
www.nicap.org/directives/janap146e.htm
www.cun-veneto.it/termini_ufologici.htm
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Utente Master
11/05/2008 19:33

Stando cosi' le cose,perche' applicare sanzioni punitive e pecuniarie(10 anni di carcere e 10000 mila dollari di multa) per aver rivelato notizie su fatti che ufficialmente non esistono?
E' un "non sense" non credete?
11/05/2008 19:49

Appunto!
Tanto la gente che ne sa!
E tutte le varie commissioni d'inchiesta...
"Sign; Grudge; Blue Book; Condon"; ecc...
Ed una Circolare Infomativa l'abbiamo anche noi, però, niente sanzioni, ma quelle sono implicite...
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Utente Master
11/05/2008 19:59

Se ben ricordo la nostra aviazione militare in presenza di fatti ed avvistamenti cosidetti "particolari" hanno il mod.2000 da compilare,anche questo quindi a conferma del reale problema "ufologico" reale e tangibile anche nei nostri cieli.

PS:Caro Massimo non postare piu' di tre discussioni consecutive altrimenti vai contro il regolamento del forum rischiando un "worning "da parte dei moderatori e questo mi dispiacerebbe molto,sei troppo prezioso per noi tutti. [SM=g27822]
[Modificato da (richard) 11/05/2008 20:08]
12/05/2008 11:30

Faccio le mie scuse a tutti, allora!
Si ,(richard), esiste una direttiva da compilare in caso di avvistamento U.F.O. ( e non di aereo sconosciuto )sia effettuato otticamente sia con il radar, poi vi sono tutte la altre caselle da riempire; ed entro 24 H deve giungere a Roma.
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Utente Veterano
12/05/2008 17:42

moduli=quasicertezza
caro massimo! Che storie che ci racconti! Grazie!
..ti vorrei chiedere, se possibile, se ti è mai capitato di compilare uno di questi moduli( se si quanti circa, e che informazioni ti vennero richieste)..grazie! sciao sciao!
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