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[Rubrica] Stranezze Spaziali

Ultimo Aggiornamento: 18/10/2017 12:52
01/04/2008 19:56

UN INTERCETTAMENTO SEGUITO DAI RADAR DI TERRA...

13 Agosto 1956, ore 21.30. Il capo controllore del centro traffico Aereo dell'aeroporto militare inglese di Lakeheath, viene chiamato al telefono da un suo collega che controlla il radar della base della Royal Air Force, a Sculthorpe :
" Lakeheath Base da Sculthorpe, mi sentite? "
"Perfettamente , avanti !"
" Ho in avvistamento sul radar un Oggetto Non Identificato a 6400 Km/h ! Rotta Est-Ovest ; lungo un arco di 120 Km. Volevo sapere se l'avete avvistato anche voi ...!"
" Abbiamo sotto controllo un Oggetto ora immobile nel cielo a 40 Km. a Sud-Ovest . Aspetta...ora si muove...Velocità, circa 1000 Km/h . Rotta ad arco Nord-Nord-Est . Ora sta effettuando molti spostamenti. Adesso si è arrestato....senza decelerare...! "
A questo punto, il capo operatore del Centro Controllo Radar di Lakeheath, informa del caso Il Comando della 3° Divisione della R.A.F. , ed un caccia intercettore decolla immediatamente verso l'U.F.O. , guidato dal radar di Lakeheath .
" Ho intercettato l'UFO...Lo tengo sotto tiro...Ma...dove s'è cacciato ?! Non lo vedo più...E' scomparso...improvvisamente !"
Comunica con voce concitata il pilota da caccia al capo controllore di Lakeheath.
" E' sotto di te...Ti gira intorno... Ti segue in coda, al massimo 100 m., ora!" risponde l'operatore radar. Il pilota allora cerca di "sganciarsi" dalla "scomoda posizione ," in tutti i modi:
S'impenna, cabra, scende in picchiata, vira, risale in quota... E' tutto inutile. L'UFO sembra "incollato" dietro l'aereo. Lo segue come un'ombra implacabile, sempre a corta distanza !
Per circa un quarto d'ora, un secolo per il povero pilota, prosegue nei suoi tentativi... Poi desiste : "rientro..sono a corto di carburante" comunica nervosamente con voce concitata in cui si nota un principio di terrore per quell'incubo che gli è incollato alla schiena !
L'UFO segue il caccia ancora per un po, poi si ferma, rimanendo immobile !
Il caccia atterra, e ne entra in azione un secondo : ma il pilota riferisce di "abortire" la missione per noie a bordo con il motore, e così rientra quasi subito..
L'UFO effettua qualche altra evluzione, poi si allontana a velocità pazzesca nel cielo della sera...!
L'intera vicenda è stata seguita attimo per attimo da terra: con il radar e con la radio.
Tuttavia, ai relativi rapporti sull'accaduto, non è mai stata data una spiegazione...

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Utente Master
01/04/2008 20:19

Cercare di dare spiegazioni a cio' che si è visto e seguito sul radar senza poi raccontare i fatti veri e propri come sono accaduti credo sia impossibile e quindi non ci sono spiegazioni di alcun genere da dare.
Quella da raccontare è la pura verita' che si ha di fronte agli occhi,null'altro!
Pero'a quanto pare la verita'si deve tenere nascosta e tacerla. [SM=g27816]
[Modificato da (richard) 01/04/2008 20:20]
01/04/2008 21:36

QUELLA NOTTE CHE UN B-52 H FU SEGUITO IN VOLO....

28 Ottobre 1956, un bombardiere americano B-52 H "Stratofortress" è in volo di addestramento nel cielo del Nord Dakota.
Sono le ore 03.00 di un chiaro mattino.
La visibilità risulta ottima e le apparecchiature di bordo funzionano perfettamente.
48 chilometri a Nord-Ovest della Base Aerea statunitense di Minot, il B-52 H si prepara a svolgere la missione tattica assegnata.
Gli uomini dell'equipaggio si apprestano alla manovra di "penetrazione"nelle maglie della Difea Aerea di Minot, per portare a termine un bombardamento simulato delle installazioni della Base.
D'un tratto i piloti rilevano sullo schermo radar di bordo, la comparsa di un OGGETTO VOLANTE NON IDENTIFICATO.
L'U.F.O., poco dopo, si presenta visibile anche al resto dell'equipaggio : è di colore rosso-arancione, e si sta spostando rapidamente in contro al B-52 H, così velocemente che percorre in soli 3 secondi i 4 Km che lo separano dall'aereo...
L'eqipaggio rimane allibito : la velocità dell'U.F.O. è terrificante ed in più si dirige contro di loro, con rotta di collisione, di 4800 Km/ora !
Ma all'ultimo momento l'U.F.O. evita elegantemente il B-52 e lo...FIANCHEGGIA alla sua sinistra ! Ad altezza d'ala!
Poi, con manovra fulminea, passa dall'altra parte, sempre "scortando" il bombardiere...
Gli uomini dell'aereo, eccitati al massimo, non sanno più cosa fare... Soprattutto sono impressionati dall'estrema manegevolezza dell'U.F.O. e la sua rapidità d'azione !
Ma il radar "parla" chiaro : non è un'allucinazione dell'equipaggio, riavuti dalla sorpresa, due di loro fotografano prima fuori bordo e poi all'interno lo schermo radar, con innegabile sangue freddo . servirà come testimonianza-documentata in modo ineccepibile della sensazionale avventura !
Durante il volo si accorgono d'un tratto che gli strumenti di bordo del B-52 H , sembrano tutti impazziti !
E non c'è assolutamente niente da fare ( come se Qualcuno, là dentro abbia voluto dare un'ulteriore prova della realtà che stavano vivendo ).
Ma ci pensa il Disco Volante, il quale si "sgancia" di colpo e, altrettanto improvvisamente come rea giunto, si allontana...
E gli strumenti di bordo tornano a funzionare correttamente !
02/04/2008 11:26

Ho dimenticato di aggiungere che :
ilB-52 H rientra alla Base regolarmente e l'eqipaggio stende un rapporto sull'accaduto.
Il divieto di parlarne è assoluto... Gli esperti del "Blue Book" chiudono il caso alla svelta...
11/04/2008 11:30

Quando gli U.F.O. "giocano "con noi...

Il Cap. Lawrence Coyne, pilota militare di elicotteri, ebbe un incontro sorpendente con un U.F.O. lungo circa 18 m., di colore grigio, dalla forma di un grosso "sigaro", nella notte del 18 Ott. 1973, nei pressi di Mansfield, Ohio, U.S.A.
Coyne, che ha 10 anni di volo all'attivo come pilota dell'U.S. ARMY, in seguito comandò il 316° Distaccamento medico di elicotteri-ambulanza di base all'Aeroporto Hopkins di Cleveland.
All'epoca di questo avvistamento, pilotava un Bell "Huey" e si trovava 50 miglia a Sud della base.
Quellla notte erano in volo con lui altri tre membri d'equipaggio, ed il volo si svolgeva a circa 800 m. di quota, allorché il Serg. Robert Janacseck, capo equipaggio, scorse alla sua destra , all'orizzonte, una luce rossa.
" Quello si sta avvicinando a tutta velocità.." gridò il Sergente. Allora il Cap. Coyne incominciò una rapida manovra di discesa per cercar di evitare l'Intruso, che volava a più di 900 Km/h ed era sopraggiunto dall'orizzonte fino all'elicottero in dieci secondi; in seguito il pilota dichiarò: "Con le rotte seguite , la collisione sembrava inevitabile.."
Coyne disse di aver mantenuto l'elicottero in posizione di discesa per schivare l'Oggetto fino a 600 m. , e a circa 500 , chiamò a raccolta tutta la sua energia in previsione dell'impatto ...
Ma non ci fu alcun impatto... Azando gli occhi al cielo, i membri dell'equipaggio scorsero il grande OGGETTO che sembrava essersi fermato sull'elicottero.
Videro un grosso scafo grigio, dall'apparenza metallico, lungo circa 18 m., dalla forma di grosso "sigaro" carenato con una luce rossa nella parte anteriore.
Il bordo d'attacco dell'Oggetto era rossastro ad una breve distanza a partire dalla punta, a detta di Coyne, ed aveva una cupola centrale.
Nella parte posteriore, una luce verde si rifletteva sullo scafo.
"Quella luce ruotava come un fascio di un faro! Molto brillante, attraversava la nostra cabina, cancellando con la sua intensità la luce delle spie rosse sul nostro cruscotto e rendendo di una strana luce verdastra tutto l'interno..."
Quando la luce si era avvicinata la prima volta all'elicottero, Coyne aveva pensato che si trattasse di un caccia a reazione della base di Mansfield. Di conseguenza aveva chiamato via radio la base, perchè fosse avvisato il caccia di tenersi al largo della zona di volo dell'elicottero.
Aveva appena stabilito il contatto con Mansfield allorché, nel momento che la luce si avvicinava rapidamente, il suo trasmettitore aveva smesso completamente di funzionare, in modi improvviso ed inspiegabile.
L'Oggetto era fermo soppra l'elicottero e l'equipaggio poteva notare che non c'erano oblò, portelli od altre aperture, come sarebbe dovuto apparire.
Poi, dopo alcuni secondi, l'U.F.O.si allontanò...
Essendo passato il pericolo di una collisione, Coyne riportò la sua attenzione sui suoi comandi per fermare la discesa dell'elicottero che si sarebbe schiantato con il suolo, vista l'improvvisa reazione di discesa.... E fu allora che l'equipaggio scoprì, con sgomento, che invece si trovavano ad una quota superiore, di 1500 m., mentre avrebbero ormai dovuto sfiorare il terreno, poiché nel momento dell'inevitabile impatto, erano a meno di 300 m.....
Inoltre un elicottero non poteva in alcun modo effettuare una simile risalita in così breve lasso di tempo.
Coyne diresse allora l'elicottero verso Nord, uscendo dalla zona dell'incontro, e constatò che la radio di bordo funzionava di nuovo perfettamente!
I quattro membri dell'equipaggio fecero tutti lo stesso racconto agli Inquirenti dell'A.T.I.C.
Coyne, però, precisò che se fosse stato solo a bordo non avrebbe mai raccontato la sua avventura ma, avendo altri testimoni che la confermavano, fece un rapporto completo ai superiori...
[Modificato da ufologo 555 11/04/2008 14:00]
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Utente Master
11/04/2008 12:00

Bellissimo racconto di un fatto altrettanto incredibile ma soprattutto realmente accaduto!
Grazie Massimo!
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Utente Veterano
12/04/2008 09:26

re
Grande Massimo, mi affascini sempre con i tuoi racconti, quante cose strane accadono, ma la verità non viene mai a galla, grazie al cover up ed alla chiusura mentale delle persone, mi auguro presto una vera rivelazione ed un contatto definitivo, speriamo sia un contatto pacifico!
-Un abbraccio
12/04/2008 22:05

IL PUNTO SUL FENOMENO UFOLOGICO

Ormai sono molte le osservazioni effettuate da persone preparate o altamente qualificate, gente preparata, seria, che non è disposta da espedienti del genere per avere notorietà, anzi, spesso ne sono danneggiate!
E perciò chissà quante di queste non osano dire nulla per il loro prestigio...
Checché se ne dica ormai questo Fenomeno è da anni seguito e studiato da ricercatori disseminati in tutto il mondo; la Scienza Ufficiale non l'accetta! Per lo meno ufficialmente....
Evidentemente, siamo ancora all'inammissibilità che delle “pietre” possano cadere dal cielo.....
( Come fu cacciato Lavoisier, dall'Accademia delle Scienze francese per sostenere ciò...)
Ufficialmente, la maggioranza degli scienziati, reagisce rifiutando il fenomeno U.F.O., relegandolo fra la mistificazione ed il mito.
Se poi il fenomeno continuerà a manifestarsi , s'invocherà la “debolezza” delle varie testimonianze; ed anche se tali testimonianze sono confermate da TRACCE lasciate sul suolo, sono quest'ultime che rimangono osservabili, mai gli U.F.O. All'arrivo degli “esperti”...!
Stando così le cose, non c'è da meravigliarsi che agli U.F.O. sia negato il diritto... all'esistenza !
Ma è una stupida presunzione quella di sdegnare e condannare come falso QUELLO CHE AL MOMENTO NON CI PARE VEROSIMILE...!
Troppi si fondano sulle loro “verità” scientifiche, escludendone altre.
In tal modo se degli Extraterrestri non hanno alcun interesse di comunicare con la nostra specie, resteranno allora sempre “INESISTENTI”, inammissibili....?
Quello che è più strano, e sotto certi aspetti, più patetico, in tutta questa vicenda, è che quando qualcuno è preposto a svolgere ufficialmente una parvenza d'inchiesta, tende sempre a dimostrare l'incapacità di chiunque a testimoniare un simile Evento, se non perché trattasi di burle, sviste o cattive interpretazioni!
E per dimostrarlo, ad esempio, il Governo americano ha speso milioni di dollari, con varie Commissioni d'inchiesta!
O forse li ha spesi per farci stare “tranquilli”?
Ma la maggioranza del pubblico è scettica, per forza: quando uno scienziato viene interpellato sul fenomeno degli U.F.O. in pubblico e ne smentisce l'esistenza ( vedi Zichichi ), in nome di quale “scienza” pronuncia tale verdetto su fatti che non conosce o non vuol conoscere....!
Se è vero, come è vero, che un'affermazione scientifica è il risultato di lunghi studi , ricerche ed analisi critiche, allora la negazione degli U.F.O. non è un'affermazione scientifica, ma nient'altro che un'opinione personale!
Nessuno, si badi bene, pretende che tutti gli scienziati debbano diventare esperti sul problema degli U.F.O. ; però è lecito pretendere che almeno quelli che non sono in grado di esprimersi in merito, si astengano per lo meno dal pronunciarsi pubblicamente, in modo da evitare che la gente, ignara e fiduciosa, accolga per “verità scientifica” ciò che non è altro che un parere personale...
Chi è dotato di spirito scientifico autentico , possiede anche l'umiltà di ammettere, quando è necessario, la propria ignoranza; o per lo meno il proprio disinteresse.
Altri ricorrono alla solita banale scusa: che non abbiamo una prova seria; anche questo, se facessero indagini “sul posto”, si accorgerebbero che è falso!
Ma a prescindere da ciò, che cosa è una prova?
Un UFO dovrebbe atterrare in una piazza di una città?
Quale prova avrebbero alcune popolazioni indigene, od isolate, nell'asserire che “strani uccelli di metallo” sorvolano le loro teste con il rumore del tuono?
Sono forse visionari costoro?
Quanti pezzi di quel metallo potrebbero collezionare o studiare per avere delle prove certe di ciò che vedono?
Negli anni 40, l'Aeronautica statunitense usava dire: “ Non può essere, dunque non è...”
L'enorme massa di testimonianze, se prese in blocco e se rispondono alle condizioni di risultare concordanti ed indipendenti, non possono costituire esse stesse un certezza della realtà che descrivono?
La concordanza delle descrizioni di Oggetti Volanti Non Identificati è tale da rendere insostenibile qualsiasi spiegazione a cose identificabili, sia esse naturali che costruite da noi.
Anche se non fa piacere ai cosiddetti razionalisti, quello degli U.F.O. Non è unMito od isteria di massa o la ricerca di chissà che cosa... ma REALTA'
Se gli U.F.O. Vengono imputati di ignorare le leggi della natura, dobbiamo semplicemente constatare I LIMITI ATTUALI DELLA NOSTRA SCIENZA, non della LORO ESISTENZA !
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13/04/2008 00:28

Soltanto una cosa non ha limiti,la stupidita' umana,ma fortunatamente non è esclusiva prerogativa di tutti gli uomini ne tantomeno di tutti gli studiosi di fronte al problema ufo! [SM=x708813]
[Modificato da (richard) 13/04/2008 00:32]
13/04/2008 09:34

Ciao, (richard),
puntuale e preciso, colpisci sempre in mezzo...agli occhi!
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Utente Master
13/04/2008 10:03

Re:
ufologo 555, 13/04/2008 9.34:

Ciao, (richard),
puntuale e preciso, colpisci sempre in mezzo...agli occhi!



Si, secondo me il nostro (richard) ha colpito, quelli che io oserei definire finti scienziati, da ben altra parte [SM=g27832] ...uno scienziato dovrebbe alzare le braccia di fronte a certi fenomeni; e invece no si istiga a voler spiegare l'inspiegabile! Questo è ciò che mi turba nei comportamenti di gran parte della comunità scientifica... L'uomo è si essere supremo ed intelligente, ma in quanto tale dovrebbe riconoscere i suoi limiti!

AURORA PILOT


13/04/2008 17:08

Buona Domenica!
Eeeeh, l'ho detto più volte: molti sono scettici, per non rivedere le loro "posizioni"; e la maggioranza "ufficiale" che nega, FA PARTE DEL POTERE COSTITUITO...
L'importante è NEGARE sempre; altrimenti si spezza la "catena".
Per fare un esempio di un "anello della catena", ricordate cosa proposi ?

www.stragi80.it/rassegna/dossier/ufo.pdf

E parlai di molti altri incidenti documentati con gli U.F.O.

E dissi che lo "stregone" ha sempre cercato di screditare l'"uomo bianco", se non altro per il potere...
E torniamo da capo....
Io ho le mie "conclusioni" ( fino a quando si dimostrerà il contrario, ma mi sembra che più passa il tempo.... )e tanti altri si affannano a cercare "ferro e bulloni"!
Andatelo a chiedere alla gente di Roswell, se sono stati in grado di raccogliere qualcosa del "crash-down" del 1947!
Non sono tutti morti! I bambini, che anche loro furono minacciati di rivelare qualsiasi cosa ascoltata dai loro genitori, sono cresciuti! E qualche mio collega, da quelle parti, c'è stato, ed è riuscito ( con la scusa che erano passati anni e che veniva da lontano ) a farsi raccontare lo sconvolgimento procurato, più dai militari che dall'incidente...
Il tutto per un "pallone-sonda"? Beh, se abbiamo voglia di sghignazzare....
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Utente Master
13/04/2008 17:18

Ho sempre avuto la convinzione ,personalissima, che l'incidente di Ustica sia accaduto per l'intrusione di un OVNI inseguito dagli aerei della flotta americana che stazionava nel Mediterraneo,e che per effetto di un'improvvisa virata( impossibile per veicoli terrestri) dello stesso(ufo)con il suo campo elettromagnetico sia andato a disturbare seriamente la traettoria dell'aereo civile.
E se no vado errato questa ipotesi,da sempre sopita,è l'unica veramente ipotizzabile fra tutte le altre poco attendibili.
Questo viene chiamato il "mistero" di Ustica!?!?!? [SM=x708813]

Per Massimo:
cosa ne sai di piu' sul famoso disastro del volo civile americano "800",non ricordo altre informazioni, ma sono sicuro che mi hai compreso, colpito ,sembra ,da un missile(ufo?) dopo il decollo?
Un caro saluto.
[Modificato da (richard) 13/04/2008 17:27]
13/04/2008 17:33

A proposito di sghignazzate, mi è venuto in mente che oltre ad essere invisibili, quando lo VOGLIONO, gli U.F.O.,noi siamo riusciti a rendere meno visibili, ma solo ai radars, gli "impacciati" velivoli "Stealth" ( F-117 e B-2 ), impacciati perché limitati con la loro velocità e manegevolezza.
Gli UFO, quando sono invisibili all'occhio umano, sono stati ripresi più volte agli infrarossi o, molte volte, su pellicole fotografiche.
Abbiamo qualcosa da 60 anni ad oggi?
Forse sono rimasto... in dietro!
Può essere considerata un'ulteriore prova, o dobbiamo andare a cercare qualche "bullone" a Roswell?
13/04/2008 20:55

2000 a.C. ESPLOSIONE ATOMICA
Se permettete vorrei parlare dei famosi "Vimanas".

David w, Davenport, un inglese, ma nato in India, esperto di Sanscrito e di tradizioni indiane, sembra oggi rinverdire le esperienze di Schliemann e dei suoi rapporti con l'archeologia ortodossa.
David, dunque ha approfondito lo studio dei testi Vedici, partendo dal presupposto, tutto indiano, che quanto dicono i manoscritti non deve essere interpretato in chiave simbolico-mitologica, ma storica.
David tornò in occidente con le prove di un 'ESPLOSIONE ATOMICA nell'Antichità!
I reperti raccolti nella zona ritenuta l'epicentro della deflagrazione a Mohenjo-Daro ( luogo di morte, oggi ), una volta: Suvarnaka-Lanka, sono stati sottoposti a rigorose analisi da parte degli esperti del C.N.R. Con risultati imprevedibili per tutti, tranne che per David.
Gli oggetti riportati ( bracciali, anfore, bronzi, pietre ) appaiono come fusi, vetrificati, per effetto di un calore dell'ordine di circa 1500°, cui è seguito un brusco raffreddamento, in una frazione di secondo!
Nessun evento o calamità naturale poteva condurre a risultati del genere, ne eruzioni vulcaniche, ne meteoriti, ne alluvioni, ne terremoti ( esiste ancora un pozzo funzionante ), ne tanto meno battaglie convenzionali nelle quali fossero impiegati armamenti dell'epoca.
“ Un'esplosione atomica non è poi cosa tanto sorprendente” sostiene Davenport.
“ I testi Vedici parlano di mezzi aerei ( i famosi Vimanas ) e di armi sofisticate quali soltanto oggi potremo immaginare. Dal che si deduce che CHI impiegava una tale tecnologia era in grado di servirsi di energie di tipo Atomico”.
E' un ragionamento che non fa una grinza. Infatti non è pensabile che Valmiki, autore del Ramayana, e gli altri più o meno sconosciuti estensori dei testi Vedici possedessero una fantasia così sbrigliata da poter immaginare missili teleguidati, armi chimiche, batteriologiche e via dicendo, quando le armi impiegate in quel tempo erano soltanto archi, frecce e lance!
E quando nel Ramayana si parla di queste armi non le confonde davvero con esplosioni atomiche e missili, basta controllare i lvolume di David Davenport.
Senza dubbio altrettanto sorprendente è il fatto che nel 2000 a. C. ci fossero Astronavi che solcavano in lungo ed in largo i cieli del nostro pianeta!
I manoscritti le chiamano “Vimanas”, vocabolo che significa letteralmente “uccello artificiale abitato”. Nel Ramayana si parla diffusamente di uno di essi, il “Pushpaka-Vimana”, in dotazione al re di Lanka, Ravana Dashagriva, che se ne era impadronito come trofeo dopo aver usurpato il trono al fratello Dhanada.
Quando, dopo un'aspra lotta, Rama conquistò Lanka per liberare Sita, la sua sposa, rapita dal perfido Ravana, il Pushpaka-Vimana fu catturato come bottino di guerra e servì al vincitore per tornarsene in volo nella città paterna di Ayodhya.
Tutto questo per dire che il viaggio aereo di circa 2000 Km e la descrizione che Rama fa a Sita del territorio sorvolato con i nomi dei fiumi, dei laghi delle città, è uno dei brani più interessanti del Ramayana. Ci si può ragionevolmente domandare come facesse il suo autore a descrivere il cielo buio, di giorno, nel sorvolare la vasta regione dall'alto e conoscere la giusta rotta...
I casi sono tre: o Valmiki si è inventato tutto, il che è improbabile, o aveva avuto una reale esperienza di volo, oppure aveva a disposizione precise carte geografiche.
A parte le difficoltà obiettive a rispondere ad interrogativi del genere, l'enigma delle Astronavi della preistoria si complicano quando ai poemi epici, che parlano dei Vimanas, si aggiunga un altro manoscritto Sanscrito: il Vymanika Shastra, che è un vero e proprio manuale aeronautico!
L'incredibile non è tanto il fatto che anche in questo testo si disserti di vari tipi di velivoli, quanto il fatto che in esso siano descritti i loro piani tecnici, sia pure con l'approssimazione con la quale oggi un profano interessato alla NASA descriverebbe i piani dell'”Apollo” o del “Viking!
Maharashi Bharadwja, autore del Vymanika, concentra in poco più di un centinaio di pagine, istruzioni per i piloti, indicazioni sulla loro alimentazione a bordo, chiarimenti sul tipo di metalli, descrizioni di tre tipi di Vimanas e delle loro più sofisticate apparecchiature!
Nel libro di Davenport è descritto lo sforzo dell'autore, che non era un tecnico, di essere il più possibile chiaro e preciso.
Con tutto ciò appare comunque evidente che colui che ha scritto il Vymanika Shastra ha visto REALMENTE le Astronavi ; le ha viste abbastanza a lungo per descriverle, probabilmente è anche salito a bordo ed ha parlato molto con i piloti...
No vi è paragone fra dovizia d'informazioni che questo testo fornisce e le scarne descrizioni del Ramyana, del Mahabaharata e di altri testi Vedici.
Va fatta un'altra considerazione. Se i testi sono autentici ( come ci assicura davenport, in base alle prove raccolte ), se è stato compilato realmente circa una ventina di secoli fa ( e come ci assicura lo scopritore, Joser, direttore dell'International Accademy of Sanskrit Research di Mysore ) ci troviamo di fronte ad un documento la cui importanza è difficilmente misurabile!
Anzi, è probabile che, se esaminato con cura e mente scevra di pregiudizi da un'equipe di scienziati, possa fornire informazioni tali da far fare un balzo in avanti alla nostra tecnologia!
Per ultimo ho lasciato l'interrogativo più affascinante dell'intera vicenda: CHI PILOTAVA I VIMANAS ?
Il Ramayana ed il Mahabharata sono chiari in proposito: NESSUNO dell'epoca Vedica, sia ariano che dravidico, era in grado di pilotare quelle Astronavi.
David non ebbe dubbi.” EXTRATERRESTRI “ dice “ nella Valle dell'Indo. Almeno fino al 300 a.C., doveva essercene un buon numero. Probabilmente il LORO scopo era quello dello sfruttamento di giacimenti metalliferi per il quale utilizzavano manodopera del posto.
Quanto poi ai loro interventi diretti nelle guerricciole tra gli indigeni “ dice sempre Davenport “ si può ipotizzare che l'uso della Loro sofisticata tecnologia militare voleva significare la Loro capacità di porre fine qa qualsiasi bega che disturbasse il quieto svolgimento del Loro programma.
Quando in seguito il Loro programma di ricerche e di sfruttamento si è concluso, se ne sono andati, lasciando che il Loro ricordo impresso nella memoria degli indigeni, che a loro volta lo tramandarono ai loro discendenti sotto forma di racconti che, con il passare del tempo, si deformarono sempre più trasformandosi in “miti” e “leggende”.
Qui, Davanport, si raffigura questi Esseri abbastanza simili alla nostra Era, dato il loro comportamento!
Comunque, il fatto che 4000 anni fa, nel cielo della Valle dell'Indo sia avvenuta un'esplosione Atomica di potenza tale da distruggere una popolosa città di circa tremila abitanti ( che furono persino avvisati di abbandonare il luogo, infatti furono trovati una dozzina di cadaveri calcificati come ad Hiroshima ) , chiamata a quei tempi Suvarnaka-Lanka, ed ora Mohenjo-Daro ( luogo di morte, dove tuttora gli indigeni si rifiutano di andare,anche mio fratello me l'ha più volte confermato ) e cancellare una civiltà ricca ed evoluta, non è notizia che un occidentale positivista possa tranquillamente accettare come dato storico incontrovertibile...
Un archeologo tradizionalista non la prenderebbe neppure in considerazione! E se qualcuno insistesse portando alcune prove quali la zona individuata dell'epicentro dell'esplosione ( con i muri delle abitazioni che degradano fino a pochi cm. d'altezza a causa dell'onda d'urto avvenuta in quota, proprio come si farebbe ora per la massima distruzione, sull'epicentro ) ed i testi Sanscriti che descrivono la catastrofe nei minimi dettagli, compreso il lampo accecante, il succitato archeologo , guardando l'interlocutore con un misto di ribrezzo e di compatimento, obietterebbe che la storia è un insieme di fatti accertati e non un campionario di invenzioni poetiche e mitologiche.
Ma per noi i fatti sono questi:
1)Mohenjodaro, fiorente e popolosa città in riva all'Indo è “morta” improvvisamente in un'epoca imprecisata che gli archeologi hanno fissato entro limiti massimi del 1700-2500 a.C.

2)Nelle sue strade, sono stati rinvenuti 44 scheletri, 43 dei quali risalenti al momento della fine della città. Il 44° è invece vecchio di pochi secoli fa e quindi non ci interessa.

3) Le posizioni in cui sono stati trovati gli scheletri denunciano una morte improvvisa, ma senza segni di ferite d'arma bianca.
4) Gli scheletri portano evidenti segni di calcinazione.

5) La posizione in cui sono stati trovati , fa ritenere che le persone non si aspettassero di morire!

6)Gli scheletri sono stati rinvenuti in una fascia semicircolare della città.

7)Durante gli scavi sono state rinvenute pochissime armi.

8)Sui ruderi della città sono state rilevate tracce di vasti incendi che hanno interessato soprattutto i piani più alti.

9)Almeno uno dei pozzi della città è ancora attivo.

10)I ruderi sono di altezze diverse. Collegandone le cime con una linea ideale si ottiene una retta che degrada verso il lato Sud-Sud-Ovest della città.

11)Nel punto in cui questa retta ideale si congiunge al terreno, il suolo è ricpoerto , per una larga zona, di frammenti d'argilla fusi e vetrificati.

12)Questi frammenti sono stati esposti, per un brevissimo periodo, ad un calore di migliaia di gradi.

13)La maggioranza delle case sono state trovate prive delle suppellettili, come se la popolazione avesse EVACUATO la città...

Questi tredici punti essenziali rappresentano altrettanti fatti incontrovertibili, che chiunque può controllare con relativa facilità.
Viste , a grandi linee, le caratteristiche della scomparsa di questa città, resta l'ipotesi che gli eroi e gli dei descritti nei testi Vedici, siano in realtà EXTRATERRESTRI.
E' un'ipotesi che si fa fatica ad accettare, perché sotto sotto, emotivamente, siamo ancora...tolemaici!



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Utente Master
13/04/2008 21:21

Conoscevo per sommi capi la storia della distruzione della citta' di Mohenjo-Daro,ma di tutti i risvolti di questo bellissimo resoconto sui Vimanas e le sue varie motivazioni relative all'accaduto che porto' alla fine misteriosa della citta'non ne ero a conoscenza e quindi devo ringraziare per l'ennesima volta Massimo per la sua competenza e conoscenza di questi fatti cosi' importanti
per la problematica e la divulgazione del problema ufologico. [SM=g27811]
[Modificato da (richard) 13/04/2008 21:26]
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Utente Veterano
14/04/2008 09:05

re
Mitico Massimo,ho letto qualcosa in proposito, e sono portato a credere, non mi stupirebbe se le ipotesi dei racconti fossero vere al 100%, dimostrerebbe che siamo stati/ siamo visitati in continuazione, rstano gli interrogativi, a quando il contatto? Quando potremo finalmente renderci conto che non siamo soli?
Un abbraccio
14/04/2008 18:50

Contraccambio l'abbraccio e per tutt'e due!
La storia è così, come l'ho sommariamente raccontata.
Purtroppo il libro non si trova più, però, in qualche bancarella...
E' spiegato per filo e per segno tutto, lo presentarono, quando fu edito, anche al Tg2, mi ricordo; solo che gli autori sono deceduti tutt'e due, purtroppo, e semra essere questo il problema per la riedizione.
Mio fratello che è archeologo, mi ha detto, quando andò da quelle parti per suoi studi, che in effetti si ricordava del pozzo ancora attivo e delle migliaia di pietruzze a forma di palline, tipo lapilli, cioè, bollite! Ma non diede troppa importanza alla cosa; invece era fondamentale! ( insieme ai vasi contorti dalla fusione repentina ), quando gli feci leggere la cosa , da buon archeologo ortodosso, rimase perplesso! Avrebbe dovuto ammettere la PRESENZA DEGLI UFO, ma come Astronavi Extraterrestri, non come non identificati...!
14/04/2008 20:38

Qualcuno ogni tanto parla...
Dal volume scritto dal Col. Philip Corso, U.S. ARMY, U.S.A.

Nel 1964,dopo il mio congedo dall'Esercito,già inserito nello staff del senatore Strom Thurmond,per ironia della sorte,condussi indagini per conto del senatore Richard Russel,membro della Commissione Warren.Ma nel cuore di una doppia vita di cui nessuno aveva mai immaginato nulla,nascosto nel mio passato di uomo d'Intelligence ,sepolto nei recessi del mio lavoro al Pentagono ,c'era un piccolo armadio-archivio,che conteneva il segreto più impenetrabile e più protetto dell'Esercito:il ROSWELL FILE,composto da insieme di reperti e di rapporti informativi,frutto di una operazione notturna,condotta da uomini del 509° Stormo,di stanza nella Base Aerea dell'Esercito,a Roswell,nella prima settimana di Luglio 1947.La squadra aveva recuperato rottami di un DISCO VOLANTE precipitato nei pressi di Roswell,nel deserto del New Mexico.Il Roswell File rappresentava la testimonianza di ciò che avvennne nelle ore e nei primi giorni successivi all'incidente,quando scatto il cover-up governativo ufficiale.Mentre i militari si interrogavano sulla natura e la provenienza dell'oggetto,e le intenzioni dei suoi occupanti,un gruppo segreto alle dipendenze del direttore dell'Intelligence,l'ammiraglio Roscoe Hillenkoetter,studiava l'origine dei Dischi Volanti,si documentava sulla fenomenologia degli incontri e,nel contempo,doveva negarne ufficialmente e pubblicamente l'esistenza.Tale operazione è stata condotta per cinquant'anni sotto varie forme nel più totale e assoluto riserbo.
Ma a Roswell,nel 1947 un Disco Volante atterrò veramente.Altro che fantasie.I militari non poterono impedirlo e le autorità non desideravano affatto ritrovarsi con un'altra "Guerra dei Mondi".Ecco il perchè della disperata necessità di insabbiare tutta la storia.Inoltre,sulle prime,L'Esercito ritene che il veivolo potesse essere una nuova arma sperimentale sovietica;era simile ad alcuni veivoli tedeschi costruiti verso la fine del conflitto mondiale,in particolare all'ala volante progettata da Horton.
Chi poteva dire che i Sovietici non avevano sviluppato una loro versione dell'ala volante?I resoconti sull'incidente e su,nei dettagli,differiscono.
A prescindere dalle differenti versioni testimoniali,il file top secret su Roswell giunse nelle mie mani nel 1961,quando ricevetti l'incarico di dirigere l'Ufficio Tecnologie Straniere del Dipartimento Ricerche e Sviluppo.Il mio capo,il generale Trudeau,mi chiese di utilizzare i programmi di ricerca e di sviluppo delle Forze Armate per far affluire le scoperte sulla "tecnologia di Roswell" nei principali programmi di sviluppo industriale,mediante contratti d'appalto d'appalto nel campo della difesa.
Oggi diamo tutto per scontati i laser,i circuiti integrati,le reti a fibre ottiche,i dispositivi a fasci di particelle accellerate ed anche il Kevlar dei giubbotti antiproiettile.Ma le loro matrici furono scoperte all'interno dello Scafo Alieno precipitato a Roswell e le informazioni che le riguardavano le trovai nei fascicoli custoditi nel mio ufficio,14 anni dopo.E non è tutto!Durante le concitate ore che seguirono il ritrovamento di Roswell,l'Esercito concluse che,in mancanza di ulteriori informazioni,il veivolo doveva essere di provenienza EXTRATERRESTRE.
Ma la cosa più sconcertante e che quell'Oggetto ed altri Dischi Volanti,avevano ripetutamente sorvolato e sorvegliato le nostre postazioni difensive e sembravano evidenziare tecnologie precedentemente riscontrate presso i Nazisti .Ciò indusse i militari a ritenere che le intenzioni dei Dischi Volanti fossero ostili.
Recuperato l'Oggetto Alieno,ne studiammo la tecnologia e la impiegammo per fronteggiare una possibile minaccia proveniente dallo Spazio.In tal modo,riuscimmo anche a vincere la Guerra Fredda.Io stesso non riuscii a capacitarmene.
Tutto questo aveva contribuito allo sviluppo dei missili teleguidati,dei missili antimissile,del sistema antisatellite armato a fasci di particelle accellerate,raggi laser,ordigni a fasci di particelle accellerate,aerei a prestazioni "STEALTH"
Che ci si creda o meno, questo è il resoconto di quei giorni e di come un piccolo gruppo di ufficiali dell'Intelligence militare abbia cambiato il corso della Storia
dell'umanità.
Col. Philip Corso
[Modificato da ufologo 555 14/04/2008 21:06]
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Utente Master
15/04/2008 04:53

Bella storia Massimo!
Da quanto si apprende in questo testo direi che:
1)Il boom di tecnologia è strettamente legato a questo fatto.
2)E' già noto e questa ne è l'ennesima conferma che i Nazisti abbiano avuto contatti con extraterrestri.
3)Il cover up dello stato non potrà durare ancora molto.

AURORA PILOT
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