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Divisione delle acque

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2008 23:11
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Post: 6.104
Registrato il: 30/05/2006
Sesso: Maschile
Utente Master
03/05/2007 15:24

beh ragazzi prendiamo una cosa per volta qui stiamo parlando dell'apertura delle acque e l'ipotesi dell'ufo...
Sto solo affermando con molta certezza che non sia stato un Ufo e non lo dice la Bibbia ma storici, geologi come ho riportato sopra che ne hanno accertato un fenomeno naturale...

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Allora nel Mar Rosso si verificava un fenomeno che oggi non avviene più. Secondo la maggioranza degli storici ed esegeti gli avvenimenti in questione sarebbero accaduti nel 13° secolo a.C., poco più di 3000 anni fa. Cosa c'era allora di diverso rispetto ad oggi? Il livello dei mari su tutta la Terra , e quindi anche nel Mar Rosso, era dai quattro ai cinque metri più basso a causa di residui di ghiacci pleistocenici persistenti sulla terraferma (K.O.Emery, “La piattaforma continentale, Le Scienze, n.16, 1969, pagg. 48-61). Cosa cambia questo? Un'occhiata a una carta nautica e lo si vede immediatamente. La Baia di Suez, all'estremità settentrionale del Mar Rosso, è come sbarrata da una linea di secche che dalla punta Ras el-Adabiya, sul lato occidentale, si pretende verso est-nord-est fino alla sponda opposta. E un cordone pressoché continuo la cui quota non supera i sei-sette metri. All'epoca di Mosé quella stessa linea di secche, che è "ancorata" ad una serie di roccioni affioranti, si doveva trovare ad un paio di metri sotto 1 pelo dell'acqua, o anche meno. E del tutto verosimile che, in occasione delle massime escursioni di marea, affiorasse, consentendo il passaggio da una sponda all'altra della baia anche con mezzi pesanti, essendo la sabbia del Mar Rosso molto compatta.

Il fenomeno si ripeteva soltanto in occasione delle maree sigiziali, quando luna e sole sono in congiunzione allo zenit, cioè nel novilunio più prossimo a solstizio d'estate; sempre di notte. Perciò nessuno, ( quasi, ne era a conoscenza. Data la sua irrilevanza a fini pratici, forse nessuno prima di Mosé si era curato di stabilirne le cause, la durata e la periodicità.
C'è chi dice che Mosé doveva esserne venuto a conoscenza durante 1, sua fuga nel Sinai (Es.2,15); la cosa doveva averlo impressionato moltissimo, tanto da indurlo a tornare per anni sul posto per studiare a fondo il fenomeno non dovette essere difficile per lui capirne la meccanica, legato com'era alle fasi lunari e ai movimenti del sole. Mosé doveva necessariamente conoscere il giorno e l'ora in cui le secche sarebbero affiorate e l'ora in cui sarebbero scomparse(ma chi come me crede alla parola sa bene che Israel fu condotta nel deserto e fece un giro molto più lungo per arrivare davanti al Mar Rosso proprio perchè era importante che si trovasse in quel giorno e quell'ora in cui si sarebbe manifestato il fenomeno).
Alcuni elementi "collaterali" assunsero un ruolo importante. La notte buia senza luna, ad esempio, che consentì agli ebrei di muoversi senza essere visti. Questo però, poteva essere un gravissimo ostacolo alla loro marcia lungo le secche; sennonché le calde acque del Mar Rosso pullulavano di microrganismi luminescenti e la forte brezza notturna faceva frangere le onde sulle secche, eccitandoli e segnando così la strada, senza bisogno di illuminazione, altrimenti indispensabile. Il vento, quindi, pur non avendo alcuna influenza sul ritiro delle acque, venne a svolgere un ruolo molto importante.
Una volta accettata l'idea che a quell'epoca le secche della Baia di Suez affiorassero durante le basse maree sigiziali, diventa relativamente facile ricostruire l'uscita dall'Egitto di Mosé nelle linee essenziali, attenendosi strettamente alle indicazioni contenute nella Bibbia.

Ora avete capito??? [SM=x708805]



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