Cerchio Firenze 77

Che ne pensate della vicenda del Cerchio Firenze 77, forse il più importante gruppo di spiritismo in Italia del secolo scorso? Avete letto qualche libro del CF77, tra i tanti pubblicati dalle Edizioni Mediterranee?

CF77, cosa mi hai ricordato...
È stata la mia religione per un certo numero di anni.
Tutto logico, tutto spiegabile, tutto spiegato.
Il tentativo di spiegare l'essere in incredibile contrasto con l'apparente realtà in divenire.
La teoria dei fotogrammi e la non contemporaneità dei sentire...
Dapprima mi sono avvicinato per conoscere le risposte alle domande esistenziali.
Ma poi sono stato rapito dal conosci te stesso, che mi ha veramente aiutato molto.
La maggior parte delle mie argomentazioni su Dio che tuttora uso, le ho in qualche modo fatte mie con i loro scritti. Quel Dio che appariva così logico e argomentabile, mooolto diverso dalle improbabili divinità che le religioni tradizionali ci propinano e che non mi hanno mai per niente convinto, nemmeno da bambino.
Cosa dire? L'ho abbandonato. Sono stato sconfitto dalle atrocità della vita attraverso l'ombra delle quali non sono mai riuscito veramente a intravedere quella bella realtà che le "entità " descrivevano attraverso il Setti.
Sono certo che se non riesco a fare pace con la Vita, è solo colpa mia e della mia assoluta necessità di dimostrare un evento e di averne le prove. Ma io sono così e sto bene.
All'epoca dell'internet a 56k, scrissi al cicap per avere una loro opinione sul cerchio.
Mi rispose Luigi Garlaschelli il quale mi inviò una sua indagine sul medium Roberto Setti, fatta - va detto - dopo la sua morte.
Se la trovo te la linko.
I punti salienti erano:
l'entità francois che si è autoriconosciuta in un dipinto, in realtà non poteva essere quella persona in quel dipinto.
molte spiegazioni scientifiche anticipate dalle entità, si sono poi rivelate false dopo la reale dimostrazione accademica
Roberto Setti era solito comprare oggetti di bigiotteria presso un negozio. La negoziante ha riconosciuto nelle sue materializzazioni, oggetti che gli ha venduto
profezie non avverate
Il fenomeno luminoso che si manifestava durante la materializzazione di oggetti era simile a una fluorescenza generata da una sostanza usata per fare i fiammiferi; ebbene Roberto Setti è morto a causa di intossicazione da QUELLA SOSTANZA.

I grandi pregi di R.Setti erano comunque una (apparente?) grande umiltà e la capacità di parlare al buio per ore senza quasi mai sbagliare (come se leggesse, ma era al buio).

Le intuizioni a me sono sempre sembrate buone. Ricordo che sebbene il cerchio f77 è nato negli anni 70 e ha divulgato privatamente le "informazioni " che le "entità " rilasciavano attraverso il medium nell'arco di 30 anni, io mi sono impegnato a capirle in pochissimo tempo. Per me fu un bel risultato.

È stato un bel momento della mia vita che mi ha lasciato un ottimo senso critico sulla realtà che mi circonda, ma al tempo stesso mi ha convinto che siamo soli al 99%.

Grazie per la testimonianza. Se posterai il link di cui mi scrivi, sarà molto apprezzato. Personalmente mi è caduto un mito osservando questa immagine, che in sè obiettivamente non "dimostra" nulla... ma sono quelle sensazioni che arrivano ancora prima della capacità di raziocinare... e sono sicuro che ci siamo capiti.

Roberto Setti e presunto apporto

"La fotografia in cui si vede, sotto una poltrona, una lampada che di lì a poco sarebbe stata “materializzata” al buio dal medium Roberto Setti."

Quindi il Setti era un truffatore bell'e buono, e neanche tanto in buona fede, fin dalla "storica" seduta del 1946 nella quale si dice abbia "parlato" con il fratello morto tragicamente? Penso che a fronte di questa immagine non ci siano dubbi. Qualcuno del Cerchio cercò pure di sostenere che l'oggetto si stesse materializzando sotto la poltrona (!)

Resta l'insegnamento, scritto in parecchi libri, al di là del medium, e degli eventi, più o meno paranormali, che stando così le cose sarebbe stato partorito da Setti e forse da pochi intimi collaboratori... Insegnamento degno di un gurù però... E sorge anche spontanea una domanda: come poteva un impiegato senza molte pretese intellettuali, partorire una simile mole di insegnamenti, saggezza, filosofia, etc etc.

Guarda il link non so se lo troverò. Non mi aveva mandato un link.
Mi aveva proprio spedito via e-mail il testo integrale del suo articolo(!).
Anche se lo ritrovassi, non ho i diritti d'autore per pubblicarlo quì.
Si intitolava "indagine su Roberto Setti" ed è apparso su "Scienza & paranormale n°7".

Mi ricordo un altro aneddoto:
era con un "testimone"; credo fossero soli. Erano a luce spenta.
Ad un certo punto R.S. ha chiesto al testimone di accendere la luce per mostrargli le sue mani vuote e poi gli ha chiesto di spegnerla di nuovo. Poco dopo si è sentito un oggetto metallico cadere e, riaccesa la luce, hanno visto l'apporto; l'oggetto era "ancora caldo".
La spiegazione razionale di chi ha investigato fu che l'oggetto era attaccato al lampadario con della cera. Questa, scaldandosi a luce accesa, di lì a poco è caduta a terra.

Giochi di prestigio di basso livello che come hai detto anche tu contrastano con una delle più illuminate filosofie del secolo scorso, piena di logica e trovate "geniali" per il settore.
Però questo abbiamo per farci l'idea del personaggio e del circolo.
Unisci tutto con della colla vinilica al fatto che il mondo fa schifo ed è in mano alla violenza, all'assenza di qualità e al degrado più totale, ed avrai la risposta alle domande filosofiche alle quali l'uomo cerca risposta da sempre.

Premesso che non abbiamo conosciuto per esperienza diretta il Setti, nè il Cerchio, ma che tutto porta a pensare che fosse una messa in scena, forse iniziata nel lontano 1946 con l'intento di confortare la madre affranta per il figlio tragicamente scomparso, e poi portata fino all'estremo, magari e forse proprio a causa dell'inaspettato successo delle "sedute"... detto questo ... sarebbe interessante sapere dove il Setti prendesse spunto per questi insegnamenti straordinari, se fosse tutta farina del suo sacco, etc. etc. ma temo che non lo sapremo mai.

Paradossalmente, si potrebbe abbracciare la filosofia del Cerchio ben sapendo che di paranormale non c'era nulla... anche se ovviamente sapere di un Setti "imbroglione consapevole" non giova certo alla sua immagine e ad abbracciare l'intera visione del Cerchio...

Nello spiritismo c'è poco da inventare;
penso che molto del CF77 si accomuna o trae spunto dalla teosofia della Blawatsky (si scrive così?).
Comunque del suo ha teorie molto innovative e credibili.

A me in fondo è successo ciò che dici tu. Ho abbracciato molte ipotesi e accettato con logica molti concetti anche se ritengo sia stata fondamentalmente una misticazione.
Grazie della discussione; mi hai dato spunto per parlare di un mio lato sepolto.
Anche se in tutte le situazioni in cui cerco di parlare di un ipotetico Divino realistico e credibile, attingo sempre a riflessioni maturate in quel contesto.

Grazie a te per la discussione...

Io sono convinto che il Setti nutrisse ambizioni ed interessi di natura filosofica ed intellettuale, era certamente uomo che si poneva delle grandi domande sui grandi enigmi dell'esistenza, interessi che non riusciva però ad esprimere nella sua vita "normale" di impiegato comunale. Queste ambizioni intellettuali, filosofiche ecc. si sono manifestate pertanto con l'espediente romantico e di maggior effetto della medianità... è così riuscito a manifestare quella parte di se che non saltava fuori nella vita anonima che conduceva. Le entità altro non erano che il Setti sconosciuto ai più, l'uomo dietro alla facciata.

Prendiamo pertanto gli insegnamenti del "Maestro Setti" per quel che valgono, o che non valgono, senza badare all'aspetto puramente esteriore della cosa.

PS: a questo punto della discussione solitamente interviene qualcuno dicendo qualcosa tipo: "Ma che state scrivendo? Io ho partecipato personalmente alle sedute, e vi assicuro che è tutto vero!"

Anche i nomi così esotici e misticheggianti dei c.d. "Maestri del Cerchio", le guide disincarnate che avrebbero dettato a Setti gli insegnamenti, Kempis, Francois, Dali, Fratello Orientale, sembrerebbero, a ben vedere, abilmente inventati... perchè non avrebbero dovuto chiamarsi invece Gianni, Pasquale o Peppino, nomi assai meno "esoterici"?

A Roma esiste, o è esistito, un "Cerchio Medianico Kappa", che ha dei maestri o delle guide con nomi simili a queli del CF77. Emanuel, Alef... (Chissà se arriveranno pure Aleister ed Elena Petrovna?)

Stai leggendo qualcosa del cerchio?

Ah no, al momento no... Recentemente è stato ristampato il libro "Conosci te stesso?", ma l'unica copia che ho visto in libreria in un paio di giorni è stata venduta, così come è sparita l'unica copia presente delle "Conversazioni con Seth" della Roberts... entrambi i libri mi tentavano, e se li ritroverò penso che li acquisterò.

Evidentemente non sono l'unico, nella mia città, ad interessarmi di certe tematiche (!)

Gli insegnamenti di "Seth" ricordano, a grandi linee, quelli delle Guide del Cerchio...

Il libro "conosci te stesso" è forse l'unico del cf77 che si potrebbe acquistare senza necessariamente avere gli altri. A livello di "insegnamento " è l'apice dell'apoteosi del fine ultimo dei "maestri". Tutto il resto serve solo a argomentare in modo logico - e quindi a dare credibilità- a una Realtà che DEVE essere argomentabile e raggiungibile (fino a un limite imposto dai sensi) dalla ragione.
Il libro cts è anche quindi il più "utile" per il lettore poiché è grazie alla conoscenza di se' che si comprendono i limiti del proprio essere, e ci si libera dalla ruota delle nascite e delle morti.
Ovviamente cito per conoscenza e non per credo.
Ammetto che la messa in pratica della lettura mi ha aiutato molto in alcuni lati del mio carattere (come del resto in una certa condizione mentale, ogni lettura può aiutare, soprattutto quelle a carattere "mistico").
Poi se vogliamo, possiamo discutere sul termine "utile".

Il libro "maestro, perché?" invece mi fu segnalato una volta da un mio amico come testo ufficiale all'università di Bologna di religione alternativa.

Volendo creare una sorta di "curriculum" con gli insegnamenti del Cerchio, quali sono a tuo avviso i testi fondamentali, e in quale ordine andrebbero studiati?

Seppur coltivando ragionevoli dubbi, come ci suggeriscono la ragione ed il buon senso, sull' "autenticità" degli insegnamenti del Cerchio, bisogna ammettere che si tratta di un corpus di dottrine non indifferente...

Secondo me si dovrebbe partire dai primi tre libri:
"dai mondi invisibili", "oltre l'illusione", "per un mondo migliore" e terminare con "conosci te stesso". Gli altri sono compendi che ripetono cose già dette o integrano brani di "seconda scelta" se così si può dire, o sono prontuari di "informazioni".

La lettura non è facile per lo meno per me non lo è stata. Li ho letti tutti 2 o 3 volte perchè VOLEVO capire. E alla fine penso che qualcosa ho capito.
Se avessi capito tutto però, oggi sarei credente e così non è.
I concetti denominati "non contemporaneità dei sentire", "teoria dei fotogrammi", "la fusione dei sentire equipollenti" e altri, mettono a dura prova la mente se si vuole davvero comprenderli.
Se non lo si vuole, saranno uno dei motivi dell'abbandono della lettura.
Un altro scoglio grande è imparare a osservare la realtà di tutti i giorni, in modo che l'interpretazione che se ne fa, non tradisca le proprietà fondamentali che un Dio dovrebbe avere - e che a dire dei "maestri" in effetti ha.
Ovvero eternità, perfezione, immanenza, trascendenza, onniscenza, immutabilità, assolutezza, eccetera tenendo però anche conto del fatto che Dio non è un essere ma è "essere"; noi immaginiamo che se venissimo portati in una stanza nella quale (paradossalmente) ci fosse Dio, noi vedremmo Dio; secondo i "maestri" invece Dio è il massimo stato di coscienza; solo chi raggiunge quello stato di coscienza, percepisce Dio.
Quindi:
chiunque sente di esistere, percepisce la qualità di Dio chiamata "esistenza"
chiunque vive, percepisce la qualità di Dio chiamata "vita"
chiunque ama, percepisce la qualità di Dio chiamata "amore"
chiunque pensa, percepisce la qualità di Dio chiamata "pensiero"
e così via, ovviamente in scala ridotta in maniera proporzionata al grado di coscianza dell'essere vivente.

Ma ribadisco che lo strumento per effettuare il cambiamento è il conosci te stesso.
Attraverso la costante attenzione dei moti interiori che dominano l'individuo, è possibile osservare l'attività dell'io egoistico il quale è quasi sempre l'unico responsabile delle azioni che la persona compie, spesso inconsciamente.
E' uno strumento che mostra a te stesso chi sei veramente, spesso sorprendendoti in senso negativo. Ma conoscere sè stessi è importante.
Con "l'esercizio" quotidiano presto ogni moto interiore sarebbe svelato e l'individuo agirebbe da allora in poi solo guidato dall'altruismo assoluto, dal vero sè che non è l'anima ma è la scintilla divina, la vera ed unica parte immortale; solo allora arriverebbe la liberazione e l'individuo smetterebbe di continuare a morire e reincarnarsi.

Chiedo scusa per le caxxate che ho scritto ma ho fatto un pò un sunto del concetto più importante (spero gradito).
Aggiungo che se nel praticare il conoscere sè stessi si provasse soddisfazione, sarebbe solo il segnale che in realtà è ancora l'io egoistico a guidare e a compiacersi.
Il vero conosci te stesso va praticato imparziale e distaccato.
Ciao. Bella discussione privata.

E' una visione del mondo e di Dio che si ritrova certo nello spiritismo, sicuramente presenta qualche novità rispetto ad Allan Kardec, sconfinando in alcuni aspetti nel misticismo orientale (Induista), Teosofia, etc. etc.

Tanto di cappello a Setti se ha partorito tutto quanto da solo.

Grazie a te, Hybrid, per la discussione.

Volevo aggiungere una curiosità;
i recenti studi di Biglino contribuiscono anch'essi in minima parte, a ridimensionare il fenomeno dei messaggi del cerchio Firenze 77.

Ovviamente sono studi che vanno presi con le pinze e che si basano sulla presunta storicità dei fenomeni descritti nell'antico testamento.

Comunque in un messaggio del cf77, un'entità disincarnata (Kempis mi pare) parla del passato come un tempo in cui l'umanità era più ingenua;
per cui dio non potendo contare sulla maturità spirituale/intellettiva dell'uomo, era solito "manifestarsi" per dare ciò che l'uomo chiedeva, in un contatto meno mistico e più... diretto, materiale.
Ebbene se Biglino ha ragione sul fatto che quello nell a.t. non era dio, allora ecco l'ennesimo errore dei maestri del cerchio.

Una cosa che mi fa pensare è che Setti è stato descritto praticamente da tutti come una persona senza grandi ambizioni culturali, era diplomato come geometra (senza con questo voler togliere nulla ai geometri, beninteso, ma non era apparentemente uno che si interessava di filosofia e di esoterismo) e lavorava come impiegato al Comune di Firenze... sarebbe interessante sapere se possedeva una ricca biblioteca da cui attingere certe idee ( sempre partendo dal presupposto che di mistificazione si trattasse). Temo che purtroppo non lo sapremo mai.

mi sa di no...

Mah... Resta a un "non so che" che non mi convince fino in fondo... sarà la conoscenza dei Maestri, che mi sembra improbabile essere stata partorita dal Setti... sarà la storica seduta del 1946, che sarebbe stata l'inizio della medianità di Setti... sarà anche il fatto che Setti apparentemente non ha mai tratto grandi benefici da tutto ciò.

Si sono d'accordo; la mole di concetti alcuni anche molto fuori dal quotidiano vissuto dai più. Geniali per certi versi.
Dal punto di vista paranormale l'indagine del cicap è stata abbastanza categorica come dicevo qlche post sopra.
Ma ciò che gli è stato riconosciuto è stata proprio la mole di "dati" che ha rilasciato nel tempo e la capacità di parlare per ore al buio per 30 anni.

Per quanto mi consta, dopo aver conosciuto il prof Garlaschelli, insegnante di chimica all'Università di Pavia che, con le sue "emulazioni" sindoniche, di stigmate varie, sangue di S. Gennaro, ecc.. membro (si può dire?) del C.I.C.A.P, hanno preso più consistenza dei loro risultati scientifici, una piccola serie di personaggi che pensavo ciarlatani, i quali, a differenza di loro, (del Cicap) come Roberto Setti, non hanno MAI voluto un cent. nell'arco di quasi 38 anni. Il Cicap è sempre stato categorico, troppo, anche quando spiegava ciò che non sapeva. Sul personaggio R. Setti molti hanno cercato la frode senza mai trovarla, parlo di medici, fisici, registi, neuropsichiatri.

Personaggio poliedrico Setti, pur nella sua semplicità: L'accusa della manipolazione come la luminosità delle mani è facilmente smontabile, queste manifestazioni talvolta avvenivano a DISTANZA dalle mani del medium, pure in piena luce, in una di queste occasioni si ha anche la relazione della pittrice Zoe Alacevich. Smentisco pure che le sue "guide incorporee" avessero tutte nomi esotici altisonanti, si manifestavano pure Claudio, Lilli, Teresa, Franco, ecc. I suoi apporti poi erano anche oggetti di notevole valore, ben superiori a quanto deteneva il negozio di bigiotteria.

Gli oggetti materializzati erano perlopiù significativi affettivamente per il destinatario, si sa di un vecchio orologio regalato al figlio prima che partisse per la guerra 15-18 e smarrito nella zona di Caporetto 50 anni prima, oppure si materializzava un bottone di uniformi ormai in disuso, od anche una medaglietta commemorativa acquistata anni prima in una occasione particolare insieme alla fidanzata, poi prematuramente deceduta, e così via. Molti apporti, come detto, avevano oltre al valore affettivo, anche uno intrinseco, non solo per i materiali dei composti, ma soprattutto per la rarità, antichità e raffinatezza degli oggetti, come un frammento di codice miniato, di una coppetta cinese in porcellana della dinastia Tang, di un ex voto d'argento bulinato, di una spilla in oro o in madreperla, di una reliquia in filigrana e pietre , di un raffinato cammeo, di una miniatura incorniciata in filigrana d'argento, di un pendaglio di oro e pietre, di un cucchiaino d'argento con rose a sbalzo sul manico, di svariati preziosi delle più varie forme e grandezze, spesso realizzati in epoche storiche ed aree geografiche lontane.

Oggetti che spesso venivano consegnati a fisici, ricercatori scientifici, medici, ecc. In alcuni casi l'oggetto veniva consegnato non del tutto formato all'interessato, il quale ne sentiva completare la formazione tra le proprie mani (niente a che vedere con trucchi tipo cera e lampadari. In altri casi l'oggetto poteva completarsi nei giorni successivi con l'aggiunta di intere parti. Apporti di valore regalati a tanti astanti anche a luce ACCESA, come l'apporto di una moneta della dinastia provenzale dei conti Thibault, della contea di Provins, coniata attorno al 1100. la moneta detta "denaro", è nella lega conosciuta in Francia come "lega Billon".

Altro apporto a luce accesa con tutti i componenti del cerchio seduti intorno al medium, fu un dono per i presenti: si trattava di lavoro a sbalzo del 1600, costituito da una placca di bronzo dorato, ovale, della dimensione di ben 17 cm. x 13. il medium non aveva delle mani enormi...Decine e decine di apporti di gran valore, per i quali e per tutto il resto non vi fu MAI una richiesta di denaro, anzi, furono respinte le tante offerte pervenute, anche molto generose.
Che dire poi delle continue levitazioni del medium? Se ne potrebbe parlare...