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Sonno criogenico per gli astronauti NASA verso Marte

Ultimo Aggiornamento: 11/10/2014 18:13
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Utente Illuminato
09/10/2014 13:29

Gli astronauti che un giorno andranno su Marte dovranno affrontare un viaggio molto lungo e ricco di insidie. Con le tecnologie attuali i tempi di percorrenza sarebbero di 6 - 9 mesi. Per risolvere il problema di caricare a bordo cibo, acqua, vestiti e spazio vitale per tutti i viaggiatori, per tempi così lunghi, la NASA ha commissionato a SpaceWorks Enterprises lo studio della possibilità di ibernare gli astronauti, o se preferite metterli in stato di sonno criogenico o animazione sospesa.

A prescindere dalla definizione, si tratta di una condizione biologica indotta mediante mezzi esterni che causa una riduzione delle funzioni vitali e del metabolismo, un rallentamento del battito cardiaco e del respiro e un abbassamento della temperatura corporea.



Di esempi nella cinematografia fantascientifica ce ne sono a bizzeffe, da Alien a Lost in Space fino ad Avatar. Più di una ricerca nel tempo ha cercato di trasporre la finzione cinematografica in realtà, ad esempio per dare modo alle persone con malattie inguaribili di essere risvegliate quando saranno scoperte le cure, o per aspettare la ricetta dell'immortalità.

L'interesse della NASA è dovuto all'eventualità di usare questa tecnica per permettere agli astronauti di affrontare con successo viaggi interstellari o comunque molto lunghi, senza annoiarsi, senza andare incontro a problemi psicologici o fisici, e riducendo drasticamente i costi di una spedizione umana su Marte.

L'ingegnere aerospaziale Mark Schaffer di SpaceWorks Enterprises parlando all'International Astronomical Congress di Toronto ha spiegato che "il torpore terapeutico è stato teorizzato fin dal 1980 e dal 2003 è diventato realtà nella cura dei pazienti traumatici critici". Schaffer spiega infatti che "nella maggior parte dei centri medici esistono già protocolli per indurre l'ipotermia terapeutica nei pazienti in modo da tenerli in vita fintanto che non possano ricevere il tipo di cure di cui hanno bisogno."




L'ipotermia associata all'alimentazione per via endovenosa potrebbe allo stesso modo tenere in vita un equipaggio umano per il tempo necessario ad andare dalla Terra a Marte. Il problema è che al momento si sono tenuti pazienti in stato di torpore per massimo una settimana, perché clinicamente parlando non c'è stata "la necessità di mantenere qualcuno in questo stato per più di sette giorni". La tempistica però non è neanche lontanamente compatibile con una missione su Marte, che per stessa ammissione di Schaffer richiederebbe 180 giorni in una condizione ideale".

Se il progetto andasse in porto però i risparmi sarebbero notevoli: gli equipaggi potrebbero viaggiare all'interno di astronavi molto più piccole, senza servizi, cucine, attrezzi per l'esercizio fisico, vestiti, cibo e acqua. Secondo i dati presentati da SpaceWorks mettendo l'equipaggio in ibernazione la navicella per Marte subirebbe una riduzione da 400 a 220 tonnellate circa.

La procedura proposta prevede due fasi: l'animazione sospesa sarebbe indotta mediante un sistema per inalazione conosciuto come RhinoChill che lo stesso Schaffer definisce "non molto confortevole". Tuttavia secondo gli studi l'inalazione di un liquido di raffreddamento comporta diversi vantaggi rispetto all'induzione dell'abbassamento della temperatura corporea dall'esterno: non ci sarebbero reazioni quali i brividi e possibili danni ai tessuti, per esempio.



Secondo le dichiarazioni di Schaffer il RinoChill porta il corpo umano allo stato di torpore in circa sei ore. Per uscire dallo stato di torpore basta fermare il flusso di refrigerante, ma per sicurezza lo studio di SpaceWorks prevede anche l'assunzione di pastiglie per accelerare il processo di risveglio in caso di emergenza.

L'idea, per gestire eventuali situazioni critiche, è quella di creare dei turni di ibernazione degli astronauti, alternando per ciascuno 14 giorni di torpore e due o tre giorni di stato vigile, in modo che ci sia sempre un membro dell'equipaggio disponibile per monitorare la nave, condurre esperimenti scientifici e gestire i lavori di manutenzione.

Gli studi sono ancora in corso, perché sono necessari dati certi riguardo alla sicurezza della procedura, ma Schaffer assicura che i primi risultati sono promettenti. L'idea vi spaventa?

www.tomshw.it/cont/news/sonno-criogenico-per-gli-astronauti-nasa-verso-marte/5970...
09/10/2014 16:43

penso che siano soldi pubblici americani, regalati al vento per scopi politici od elettorali, di nessuna valenza scientifica. Le equivalenti "consulenze" che i nostri ministeri sperperano in milioni di euro all'anno.

Perche' l'uomo non ha la tecnologia per gestire l'ipersonno (a parte Hollywood e gli alieni saurici ed insettoidi)
Perche' con astronavi propulse non ad energia chimica, il tempo di percorrenza sarebbe inferiore ai 9 mesi.

Perche' tra i molti problemi che implica l'ipersonno c'e' la perdita di tono dei muscoli se si rimane fermi per 9 mesi e senza gravita' poi non si e' capaci nemmeno di scendere dal letto, una volta atterrati su Marte. La Mars Lunar Society questo fatto lo ha gia' posto, al momento trovo il link sottomano, ma appena lo ritrovo lo posto.

Tra gli altri problemi pratici dell'ipersonno ci sono le piaghe da decubito, che indubbiamente comparirebbero oltre alla perdita di calcio e massa muscolare.
www.focus.it/scienza/salute/che-cosa-sono-le-piaghe-da-...
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Utente Praticante
09/10/2014 19:27

bhe infatti parla di turni da 14 giorni
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Utente Illuminato
09/10/2014 20:23

Re:
chip65C02, 09/10/2014 16:43:


Perche' tra i molti problemi che implica l'ipersonno c'e' la perdita di tono dei muscoli se si rimane fermi per 9 mesi e senza gravita' poi non si e' capaci nemmeno di scendere dal letto, una volta atterrati su Marte. La Mars Lunar Society questo fatto lo ha gia' posto, al momento trovo il link sottomano, ma appena lo ritrovo lo posto.

Tra gli altri problemi pratici dell'ipersonno ci sono le piaghe da decubito, che indubbiamente comparirebbero oltre alla perdita di calcio e massa muscolare.
www.focus.it/scienza/salute/che-cosa-sono-le-piaghe-da-...




Sono problemi reali ma possono trovare il modo di risolverli con la ricerca.

In questo articolo addirittura si parla di ibernazione che protegge i muscoli, è di dieci anni fa
www.lescienze.it/news/2005/06/09/news/ibernazione_per_proteggere_i_muscoli...

C'è un ulteriore articolo dell'anno scorso di space.com che parla di ibernazione per le missioni marziane, con i medesimi problemi citati da chip. Gli astronauti avrebbero bisogno di una sorta di terapia per evitare la perdita muscolare durante il viaggio. Gli orsi neri durante il letargo soffrono di atrofia muscolare e gli scienziati pensano che il problemi si presenti anche per gli esseri umani.

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[Modificato da Takenspace 09/10/2014 20:23]
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Utente Esperto
10/10/2014 00:17

Così altro che Marte 2030, se aspettiamo il sonno criogenico ci rivediamo nel 2300
10/10/2014 12:55

La tecnologia dell'ipersonno, e indispensabile per i viaggi oltre il nostro sitema solare ossia per viaggi da anni luce. Per andare su Marte, una bella lavatrice (per simulare la gravita' con l'accelerazione centripeta) ed una propulsione non chimica, sarebbero piu' che sufficienti. Magari potrebbe tornare utile provare a sperimentare scudi di plasma fuori dall'astronave per deflettere il vento siderale ed i pericoli dei brillamenti solari. Ma IMHO l'ipersonno e' largamente fuori portata dalla tecnologia umana, anche investendoci sopra, dato che probabilmente necessiterebbe di terapie genetiche oltre che terapie staminali che sono ben lungi da essere funzionanti per altre patologie.
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Utente Illuminato
10/10/2014 18:52

Re:
NOAXX, 10/10/2014 00:17:

Così altro che Marte 2030, se aspettiamo il sonno criogenico ci rivediamo nel 2300




Tempo fa ho saputo dalla tv di un progetto di spedizione di coloni terrestri su Marte per il 2023.Si sarebbero già concluse le selezioni dei nuovi pionieri. Ridicolo.
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Utente Illuminato
10/10/2014 18:56

Re: Re:
Delta.Force, 10/10/2014 18:52:




Tempo fa ho saputo dalla tv di un progetto di spedizione di coloni terrestri su Marte per il 2023.Si sarebbero già concluse le selezioni dei nuovi pionieri. Ridicolo.




Delta, è il progetto Mars One dovrebbe essere ancora attivo. Erano stati selezionati pure italiani

www.mars-one.com/
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Utente Illuminato
10/10/2014 20:23

Re: Re: Re:
Ulisse-77, 10/10/2014 18:56:




Delta, è il progetto Mars One dovrebbe essere ancora attivo. Erano stati selezionati pure italiani

www.mars-one.com/



Lo sapevo, quello che mi rende perplesso è la data del 2023. Può essere realistica, se ancora si ha difficoltà a tornare sulla Luna?


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Utente Illuminato
10/10/2014 20:58

C'è un articolo de l'Espresso di ottobre che parla della Missione

espresso.repubblica.it/visioni/scienze/2014/09/30/news/la-sfida-hi-tech-vivere-su-marte-per-250-giorni-...


Per quanto folle appaia l’idea, oltre 200mila aspiranti marsonauti si sono candidati. 700 hanno superato le prime selezioni: tra questi anche 11 italiani che “L’Espresso” ha ritratto nell’aprile scorso.



La missione è stata criticata dall'ESA


«È solo fantascienza» dichiara sul sito Jürgen Herholz, presidente della sezione tedesca (e project manager per i voli umani dell’Agenzia spaziale europea, Esa). Non ci sono stime di costo credibili neanche solo per la selezione e addestramento del personale, afferma. E pur con l’efficienza di un privato 6 miliardi non bastano.



Io penso che tutto si risolverà con una pacca sulla spalla.

Se vi interessano gli italiani selezionati ci sono le schede nel link [SM=g3943211]

espresso.repubblica.it/foto/2014/04/22/galleria/life-on-mars-1....

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Utente Veterano
11/10/2014 11:36

Re: Re: Re: Re:
Delta.Force, 10/10/2014 20:23:



Lo sapevo, quello che mi rende perplesso è la data del 2023. Può essere realistica, se ancora si ha difficoltà a tornare sulla Luna?






Si ha difficoltà a tornare sulla Luna? Io pensavo fosse una scelta politica e di budget.
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Utente Illuminato
11/10/2014 13:17

Re:
Takenspace, 10/10/2014 20:58:



La missione è stata criticata dall'ESA


«È solo fantascienza» dichiara sul sito Jürgen Herholz, presidente della sezione tedesca (e project manager per i voli umani dell’Agenzia spaziale europea, Esa). Non ci sono stime di costo credibili neanche solo per la selezione e addestramento del personale, afferma. E pur con l’efficienza di un privato 6 miliardi non bastano.






Come volevasi dimostrare. Se si hanno delle remore a tornare sulla Luna , per cause specificate da Sestante, figuriamoci una missione su Marte per il 2023 con tanto di invio di coloni.


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Utente Master
11/10/2014 16:25

E' gia' grandioso solo il fatto che si cominci a parlare di tutto questo.
E' solo l'inizio.
Se nessuno si ponesse i dubbi le perplessita' e le incertezze, resteremmo sempre fermi.
Cominciare ad affrontare tutte queste casistiche per futuri viaggi nel nostro sistema stellare, secondo me, e' soltanto da apprezzare.

((Sestante(, 11/10/2014 11:36:


Si ha difficoltà a tornare sulla Luna? Io pensavo fosse una scelta politica e di budget.



A parte politica ed economica, cosa ci dovremmo andare a fare? Sappiamo gia' tutto del nostro satellite. Sarebbe solo uno spreco di risorse, che potrebbero essere impiegate per cose che darebbero molte piu' soddisfazioni di una semplice passeggiata lunare.
[Modificato da Trigomo 11/10/2014 16:26]
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11/10/2014 18:13

La Luna è da saltare, bastano i rover. Il pianeta che muove passioni e capitali è Marte. [SM=x2976640] Sono pessimista sui tempi. E' una missione che ha tanti problemi, fisici e psicologici. La convivenza tra gli astronauti, l'energia, il riciclo della fonti, le radiazioni, l'assenza di gravità.
Una volta atterrati su Marte dovranno aspettare l'orbita giusta per ripartire. Non è come andare sulla Luna. Ci vuole l'unione di tutte le agenzie spaziali più importanti, per coltivare questo sogno.

Spero di essere vivo quando succederà, perchè la Luna l'ho mancata.
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