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Gli alieni sono vicini. Forse già sulla Luna

Ultimo Aggiornamento: 29/07/2014 18:02
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25/07/2014 20:54

di Sabrina Pieragostini

Ora lo ammette anche il capo della Nasa: sarebbe sorprendente se la Terra fosse l’unico pianeta abitato nella vastità del cosmo. Charles Bolden si è spinto pure un po’ più in là, affermando- come già fatto in passato da altri illustri colleghi- che la scoperta di tracce di vita aliena è vicina, vicinissima, forse possibile nel giro di 20 anni. Una dichiarazione riportata con enfasi da vari organi di informazione, perché sembra la conferma ufficiale di quanto dicono da tempo molti ricercatori: no, non siamo soli nell’Universo.
Ne è evidentemente sempre più convinto anche un altro pezzo da novanta dell’astronomia, il fisico Paul Davies, uno dei principali sostenitori del SETI (Search for Extra Terrestrial Intelligence), ora direttore del Beyond Center dell’Università dell’Arizona, con sede a Temple, e famoso divulgatore scientifico. Davies però non si accontenta di semplici microbi marziani: sta infatti cercando le prove, oggettive, dell’esistenza di civiltà evolute che in tempi remoti potrebbero aver già esplorato il nostro sistema solare.
La sua attenzione si focalizza sulla Luna. Il nostro satellite potrebbe recare i segni di questo passaggio alieno. Lassù forse si trovano ancora manufatti lasciati da quei lontani visitatori, conservati dalla polvere lunare intatti fino ai giorni nostri, oppure potrebbero esserci tracce di scavi, di attività industriale, di produzione di energia o persino tecnologia atta a studiare il pianeta più prossimo- ossia, la Terra.
L’idea che Davies cerca di promuovere ormai da qualche anno è questa: ci vuole uno sforzo collettivo, con quanti più volontari possibili, per passare al setaccio tutte le immagini scattate al nostro satellite delle sonde inviate nel corso degli ultimi decenni, a partire da quelle contenute nel catalogo del Lunar Reconnaissance Orbiter. Un’analisi capillare, un lavoro certosino che da soli gli scienziati non potrebbero mai realizzare: ma se a controllare il materiale, foto dopo foto, fossero migliaia di astrofili sparsi per il globo, si potrebbe forse scoprire un’ anomalia interessante, un elemento artificiale, una traccia non umana.
Una proposta che a quanto pare il fisico londinese vuole ripresentare nel corso del meeting organizzato il prossimo settembre dal SETI Research Network britannico, davanti a decine di suoi pari grado. Un atto di coraggio, da parte sua: finora una simile eventualità non è mai stata presa in considerazione dalla maggioranza della comunità scientifica. E sarà come una caccia al tesoro: i pazienti ricercatori casalinghi dovrebbero passare al setaccio la quantità infinita di scatti con i quali la sonda della Nasa, a partire dal 2009, ha immortalato circa 10mila siti lunari, mappando il 90 per cento circa del nostro satellite, con una risoluzione molto elevata.
“Si potrebbero evidenziare resti di scavi o di estrazioni con la gravimetria o con rilevamenti magnetici, anche se le miniere fossero sepolte nella regolite lunare”, ha detto lo scienziato. “Potremmo anche individuare rifiuti nucleari, cercando fonti di raggi gamma provenienti dalla sua superficie.” Ipotizzabile, poi, l’uso di un software particolare, come quello utilizzato dai volontari reclutati per analizzare le immagini satellitari dopo la scomparsa del Boeing malese lo scorso maggio.
“Ogni ricerca necessita di un programma per computer adatto allo scopo, ma quando si va alla caccia di artefatti, si guardano tutte le stranezze. E questo comporta una decisione umana, in merito a ciò che può essere artificiale. L’esempio più semplice è un angolo perfettamente retto. Ma noi non abbiamo in realtà idea di come potrebbe apparire una tecnologia antica di milioni di anni.”
Il concetto infatti è proprio questo: se mai davvero qualche forma di civiltà non terrestre ha perlustrato il nostro satellite, lo deve aver fatto molto, molto tempo fa, forse persino miliardi di anni fa. D’altra parte, il nostro pianeta è relativamente giovane, con i suoi 4,5 miliardi di anni. Ha solo un terzo dell’età dell’Universo- se davvero il Big Bang si è verificato 13,7 miliardi di anni fa. Prima che la Terra si formasse, prima che sulla sua superficie si sviluppasse la vita allo stadio primordiale, altrove potevano già esistere mondi abitati, anche con creature evolute.
Ammettendo che il numero di civiltà extraterrestri tecnologiche si mantenga costante nel tempo, Davies ritiene probabile che il nostro sistema solare sia stato visitato almeno una volta negli ultimi 4 miliardi di anni. Ma anche se così antichi, eventuali resti di un passaggio alieno sulla Luna sarebbero tuttora presenti. “Sulla Terra, le opere dell’uomo vengono sepolte nel giro di secoli. Sulla Luna ci vogliono decine di milioni di anni”, ha spiegato. Forse l’ultimo passaggio risale a 100 milioni di anni fa. In ogni caso- a scanso di equivoci- ha escluso visite in tempi recenti.
Delusi dunque i teorici degli Antichi Astronauti. Anche perché per lo scienziato inglese è assai improbabile che i curiosi viaggiatori dello spazio fossero creature in carne ed ossa. “Ritengo che l’intelligenza biologica sia solo una fase transitoria nell’evoluzione dell’intelligenza nell’Universo. Perché spedire fragili entità biologiche in un pericoloso viaggio attraverso la vastità del cosmo quando quasi tutta l’attività intellettuale più pesante- e quindi figuriamoci lo sporco lavoro fisico- saranno realizzati da sistemi appositamente progettati?”
Ad atterrare sulla superficie della nostra Luna potrebbero essere state- 4 miliardi o 100 milioni di anni fa- delle sonde robotizzate spedite da una civiltà avanzata per esplorare ogni angolo dell’Universo. Insomma, le cosiddette sonde auto replicanti di Von Neumann ( dal nome dello scienziato che le ha ipotizzate per primo) in grado di aggiustarsi, in caso di guasto, e di moltiplicarsi, creando altri propri simili che a loro volta si diffondono nello spazio, all’infinito.
A scegliere come luogo di atterraggio proprio la nostra Luna potrebbero essere state anche sonde diverse. “Non c’è nessun motivo di pensare che solo una civiltà le abbia inviate: ce ne potrebbe essere una grande varietà”, sostiene ad esempio John Gertz, presidente del FIRSST (Foundation for Investing in Reasearch on Seti Science and Technology). Forse, quelle strumentazioni aliene sono rimaste finora silenti, in attesa che una tecnologia- in questo caso, la nostra- si sviluppasse a sufficienza da rendersi conto della loro esistenza. Forse, ora potremmo essere in grado di captarne e decifrarne un eventuale messaggio radio.
Ma saremo anche capaci di vederle? Chissà, magari migliaia di pazienti volontari insieme riusciranno nell’impresa. “Gli astronomi di professione spesso hanno la tendenza a ritenere un segnale inaspettato solo come un’interferenza. Quando si tratta dell’inatteso, l’occhio di un ricercatore dilettante può essere altrettanto efficace, se non addirittura più efficace, rispetto ad un professionista con dei condizionamenti”, afferma Andrew Siemion, astronomo dell’Università della California, a Berkeley.
Dilettanti sì, ma non allo sbaraglio. Secondo Paul Davies, dovranno concentrarsi su tutto ciò che appare strano, come ad esempio rocce troppo regolari o ad altre apparenti anomalie vulcaniche. L’invito per tutti- scienziati compresi- è a tenere gli occhi ben aperti, perché la firma aliena si potrebbe nascondere dietro l’ angolo. La sua è solo un’utopia? “Io rivendico il diritto di fare ricerche in tutti gli archivi accessibili gratuitamente anche solo per il gusto di farlo”, risponde lui imperturbabile.

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Utente Illuminato
27/07/2014 19:06

Allora Davies dovrebbe mettersi subito in contatto con Chip.
27/07/2014 19:31

non c'è creazione nella GENESI (con Sabrina Pieragostini)




L'ebraico antico non contempla le vocali nella scrittura e nemmeno gli spazi, ecco perche l'interpretazione della bibbia, si poggia sullo studio degli usi e consuetudini del popolo giudaico, nonche' la lettura e' detta anche "spaccare (letteralmente) le parole".

Immaginiamo che esista un italiano antico che:

[SM=g6794] -nella scrittura non contempli le vocali
[SM=g6794] -nella scrittura non contempli gli spazi
[SM=g6794] -non esistano le lettere maiuscole o minuscole ne caratteri strani

per cui la frase in italiano

non c'è creazione nella GENESI (con Sabrina Pieragostini)

diventerebbe

nn c crzn nll gns cn sbrn prgstn

e togliendo gli spazi avremo

nnccrznnllgnscnsbrnprgstn

Immaginiamo cosa penserebbero degli italiani del 4000DC [SM=g1420771] che interpretassero la scrittura precedente, aggiungendo vocali e spaccando le parole senza contestualizzare il fatto che questa iscrizione fu fatta per la prima volta in un forum di ufologia, a commento di un post [SM=g2201341]

nnccrznnllgnscnsbrnprgstn

Orbene, gli italiani del 4000DC potrebbero ritenere che nel XX-XXI secolo si usavano le lampadine nonche' i neon, per illuminare case ed uffici, quindi la prima parte dell'iscrizione e' probabilmente annessa alla parola

NeoN neon = comune sistema di illuminazione usato in uffici nel tardo XX secolo

CC e' l'abbreviazione di Conto Corrente, spesso tali strumenti finanziari erano anche conti correnti segreti e per identificarli spesso avevano un nome, piuttosto che un numero

RaZioNe termine generico per indicare una determinata quantita' di cibo oppure sinonimo anche di una parte di un qualcosa (non necessariamente cibo) da dover erogare.

NuLLa aggettivo qualificativo annesso al termine precedente

GeNio aggettivo qualificativo Genio, usato spesso anche in figura retorica per indicare un comportamento stupido ossia opposto al geni.

SCi utensile usato nel XX-XXI secolo per sciare

NS abbreviazione commerciale ed amministrativa per indicare il termine "nostro" o "nostra" oppure "nostri"

BRiNa "nome del XX-XXI secolo annesso al fenomeno della brina, fenomeno piuttosto comune nella valle padana. Considerato il contesto del cc indicato dal nome e non dal numero, potrebbe essere un nome in codice per indicare un qualche tipo di sostanza stupefacente che di colore e forma ricorderebbe la brina"

PieRo PieRo nome proprio

GiuSToN cognome attinente al nome di cui sopra

In breve quindi la criptica scrittura equivarrebbe a:



nnccrznnllgnscnsbrnprgstn

=

NeoN CC RaZioNe NuLLa GeNio SCi NS BRiNa PieRo GiuSToN




possiamo immaginare quindi che il frammento di scrittura ritrovato in italia risalente a 2000 anni fa, farebbe riferimento a:



un Conto Corrente segreto identificato dal nome proprio NeoN, uno strumento finanziario complesso per l'epoca, dal quale non fu erogata nessuna somma di denaro ad una misteriosa controparte non nominata nel messaggio ma che viene sfottuta indicando il termine "genio" utilizzato in figura retorica in senso dispregiativo, per indicarne la stupidita', perche' il destinatario di una non legale transazione commerciale inerente una possibile partita di una qualche sostanza stupefacente largamente usata in nord italia dal XX secolo, che viene denominata "BRiNa" usando una metafora letterale con lo stesso colore e forma simile alla brina. Il messaggio termina con il nome e cognome del mittente dell'epoca, che a quanto pare si chiamava PieRo GiuSToN. Un nome dalla eco vagamente veneta, regione che all'epoca era sita in italia e proprio nel nord italia, per altro poco distante dalla svizzera dove si vendevano prodotti finanziari complessi, come i conti correnti criptati per operazioni illegali.



Dopo aver giocato, [SM=g8284] usato le stesse logiche di Biglino, si nota che la distanza comunicativa intesa come vero contenuto logico del messaggio nell'originale

non c'è creazione nella GENESI (con Sabrina Pieragostini)

e la sua ipotetica reinterpretazione con logiche decontestualizzate applicate nello spaccare le parole [SM=g3734444] in

NeoN CC RaZioNe NuLLa GeNio SCi NS BRiNa PieRo GiuSToN

e' molto distante dal vero significato iniziale [SM=g2201348]

[Modificato da chip65C02 27/07/2014 19:43]
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27/07/2014 19:48

La Bibbia non è un testo sacro, una cosa giusta l'ha detta.
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Utente Master
27/07/2014 21:13

Re:
Trisavalon, 27/07/2014 19:48:

La Bibbia non è un testo sacro, una cosa giusta l'ha detta.




C'è chi dissente da questa affermazione..... [SM=g3061043]




[Modificato da (richard) 27/07/2014 21:15]
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Utente Illuminato
27/07/2014 22:57



Per la buona informazione il prof Danilo Valla smonta il Biglino Pensiero. Link alla fine come da netiquette [SM=g2201354]

Chi non ha mai sentito parlare della nuova moda newaggiarola (in realtà risalente agli anni 60) che identifica il Dio della Bibbia con un “alieno”? Dopo Zacharia Sitchin, il suo epigono italiano é Mauro Biglino, che a partire da una presunta conoscenza dell’ebraico masoretico vanta molte pubblicazioni di successo in cui spiega “ai profani” come il Dio pregato da millenni sia stato solo un capriccioso extraterrestre. Qui di seguito, il biblista e semitologo Danilo VALLA smonta a pezzi queste elucubrazioni biblico-ufologiche…

Prof. Danilo Valla a confronto con il Prof. Mauro Biglino
pubblicata da Gli Occhi Della Verita’ il giorno giovedì 24 novembre 2011 alle ore 13.04 ·

Biglino: “Barà” in Genesi 1:1 è composto da due parti: una preposizione “B-“ che indica l’atteggiamento con cui si fa qualcosa e significa “con gioia con soddisfazione” e “Ra” che significa “vedere”.

Risposta di Danilo Valla:La radice Barà nell’AT c’è 49 volte (7×7) sempre col significato di creare qualcosa dal nulla e sempre con soggetto Dio. Il significato della preposizione B- da lui proposto non esiste, è una sua invenzione.

Biglino: “Elohim” è plurale e indica sempre una pluralità di individui.

Risposta di Danilo Valla: Quando “Elohim” indica il vero Dio, ha sempre il verbo al singolare. Questo il prof. Biglino non lo dice. E’ una splendida rappresentazione della Trinità.

Biglino: “Ruah” (Genesi 1:2) significa “vento” o “ ciò che viaggia veloce nell’aria”e non “spirito” e nell’AT non c’è il concetto di spirito. Deriva dal sumerico RU-A che veniva scritto con due segni che somigliano a un aereo o un’astronave sopra l’acqua.

Risposta di Danilo Valla: Nella lingua dei Sumeri, “a” significa “acqua” ma nella parola ebraica “ruah” la “a” non c’è, si tratta di un “patah furtivum” che è stato aggiunto per facilitare la pronuncia della heth. In “ruah” ci sono una resh, una vau e una heth. “Ruah”, con il suo significato e senza divisioni, è attestato, oltre che in Ebraico, in Fenicio, Samaritano, Mandaico, Siriaco, Ugaritico, Aramaico, Arabo. Se derivasse davvero dal sumerico qualche lingua avrebbe mantenuto una parvenza del significato originario.

Nell’AT “ruah” vuol dire a volte “vento” ma molto spesso significa “spirito”. Una prova evidente si trova in Esodo 31:1-3 e 35:30-31, nel caso di Betsaleel che fu riempito di “Ruah Elohim” = “spirito di Dio”, per realizzare le opere artistiche del Tabernacolo e per inegnare ad altri. Vi immaginate se fossero stati riempiti di vento? Una scena tipo film demenziale americano.

Biglino: “Iahweh”, il tetragramma. Non se ne conosce la pronuncia, è giusto anche “Geova”. I TDG non sbagliano. Eccetera.

Risposta di Danilo Valla: Il mio video su You Tube “Geova non è il nome di Dio” risponde a questa affermazione. “In base a considerazioni filologiche e alle trascrizioni in greco nei Padri della Chiesa si è stabilito che la pronuncia originaria del tetragramma era Iahwè” (Jenni-Westermann). Origene, per esempio, nell’Exapla, trascrive in greco il tetragramma ebraico con Iawè.

Biglino: “Merahhèfet” (Genesi 1:2) significa “aleggiava, planava”.

Risposta di Danilo Valla: In realtà “merahhèfet” (intensivo con significato causativo) indica la produzione di forti vibrazioni o onde ad altissima frequenza. Che infatti sono all’origine della succesiva immediata produzione della luce. Tutto infatti era “senza forma e invisibile” (v.2) quindi si trattava di energia e per mezzo della luce l’energia diventa massa. Come Einstein confermerà in tempi recenti.

Non credo sia utile continuare. Il prof. Biglino non ne dice una giusta e continuare sarebbe tempo sprecato. Bastano queste considerazioni per capire che le affermazioni del prof. Biglino non hanno alcun senso.

www.gianlucamarletta.it/wordpress/2012/03/vallabiglino/
28/07/2014 15:09

La bibbia e' uno tra i libri piu' vecchi scritti dall'uomo, [SM=g2806961] e' possibile che vi sia qualche traccia aliena?!

[SM=g3943211] Si, piu' di una!. [SM=g1420770] tuttavia per dimostrarne la esistenza non s'ha da fare delle traduzioni personalizzate di altri libri, che Cattolici, Protestanti, Ortodossi finirebbero per rigettare. Una buona partenza e' partire dalla versione della Bibbia comune, quella delle traduzioni interconfessionali [SM=g6794] che se non erro sono valide per la maggioranza dei cristiani (ossia protestanti, cattolici ed ortodossi).

In effetti scandagliando la Bibbia, [SM=g8284] qualcosa di "paleoufologico" c'e' specie nel libro di Elia scritto nel 1800ac-1000ac, come nel libro di Ezechiele scritto nel 600ac-100dc per cui i cristiani [SM=x2976654] dovrebbero fare molta attenzione, dato che il pericolo per la religione non viene dal futuro [SM=g3061178] ma dal passato, per i vari voli di ricognizione alieni accaduti sulla terra dal 5000ac in poi, percepiti in modo cronologicamente frammentario e geograficamente sparso dai terrestri buzzurri fortemente soggetti alla sindrome da culto del cargo.

[SM=g6794] Ma da li a dire tutte le sitchinate di biglino... ce ne corre! [SM=g3061205]
[Modificato da chip65C02 28/07/2014 15:10]
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28/07/2014 16:42

Re:
chip65C02, 28/07/2014 15:09:

La bibbia e' uno tra i libri piu' vecchi scritti dall'uomo, [SM=g2806961] e' possibile che vi sia qualche traccia aliena?!

-CUT-

[SM=g6794] Ma da li a dire tutte le sitchinate di biglino... ce ne corre! [SM=g3061205]




Nella bibbia c'è scritto che Matusalemme visse 969 anni. Hai considerato nei tuoi studi che potesse essere un alieno? [SM=g6794]

Rimango sempre più stupito della Pieragostini, fa conferenze con tutti, gli manca solo Silvan e Paperinik.

Superbo il titolo del pezzo "Gli alieni sono vicini, forse già sulla Luna", libera ispirazione di una serie di opinioni trasformate in castronerie. Il riassunto che fa della conferenza di astrobiologia e del racconto su base statistica degli scienziati, sull'aumento dei pianeti extrasolari trovati da Keplero dimostra perfettamente che non ha capito nulla, ne del discorso di Bolden ne di tutto il resto. [SM=g3943212] Parere mio personale, speriamo non risulti rovinata la sua immagine di telegiornalista [SM=g2201354]
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28/07/2014 17:19

Ragazzi vi ricordo che su Biglino sono aperte diverse discussioni.

ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/d/10416773/Video-di-Mauro-Biglino-la-bibbia-parla-di-alieni/discussi...

ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/d/10415253/Ufologia-l-epoca-oscura/discussion...

ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/d/10773671/Biglino-prima-conferenza-dopo-le-minacce/discussi...

Detto questo riporto ciò che scrissi riguardo ad un filmato di Biglino in un'altra discussione:



Quindi se l'ebraico, per come lo conosciamo noi, è nato nel sesto secolo dopo Cristo, noi conosciamo una determinata interpretazione del testo biblico (come dice Biglino leggendo il libro del prof. Gambini) ed è impossibile pervenire alla conoscenza dell'ebraico qual'era parlato. A questo punto per il prof. Biglino queste parole diventano un'arma a doppio taglio. Infatti poi al min. 8.45 dice che "con la Bibbia il comportamento più corretto è quello di fare finta perchè la verità ovviamente non ce l'abbiamo". Da ciò io ne deduco che anche lui sia andato un po' a "naso" traducendo il racconto scritto in ebraico (ma non quello dell'epoca perchè all'epoca era diverso) a fantasie personali...


















28/07/2014 19:48

...informazioni...

...fonti...

ma quanti chiacchieroni madamadorè!.. [SM=g10034]

prima studiamo COSA ha tradotto il dottor Biglino... [SM=g1950691]

it.wikipedia.org/wiki/Testo_masoretico

poi, una volta che si è compreso COME e perché è così costituito il testo dei libri, potremo -un giorno forse- "sdottorare" ah!ah! e non certo "alla cip e ciop"...altrimenti restano "ciarlappate"... [SM=g1420768]

YHWH è il tetragramma che sta per Iavè, nell'equivalente fonetico Italiano...JHWH starebbe per l'italiano Geova... [SM=g1950691]

ma la cosa importante da comprendere è che mentre nella scrittura ebraica non esistevano le vocali -a-e-i-o-u con "l'arrivo di Yhwh" esse assumono, con il tempo, un reale significato fonetico...infatti traducendo foneticamente il tetragramma con le H aspirate a creare dittonghi, e la W che ha fonetico valore U, e la Y che ha anche corrispondente valore I, si ottiene -in italiano- questo risultato...

YHWH sta per I-A-O-U-E' e nell'omonimo JHWH sta per I-E'-O-U-A con i giusti accenti posti nelle giuste vocali... [SM=g2201354]

noi lo insegniamo a scuola, ai bimbi dell'asilo, ed è alla base del linguaggio...è l'AIUOLA, unica parola che in italiano racchiude foneticamente e graficamente le cinque vocali dell'alfabeto... [SM=g2201354]

occhio al naso, saturnico... [SM=g8320] [SM=g3061075]
28/07/2014 21:51

@ Universalman
No, perche' aveva shape umano ed era un umano. [SM=g6794] Degli eventuali alieni spacciati per dei per il culti del cargo, dovrebbero avere testa di qualche animale e corpo antropomorfo. Per cui lo shape puramente umano oppure testa umana e corpo animalesco e' da escludersi per ovvie ragioni.


@Fabiosky63
aiuola, a,i,o,u, [SM=g2201348] gli manca la "e"
[SM=g1950677] Non mi dovevi mandare per posta elettronica [SM=g3061200] un file in pdf del blue book del 1956 [SM=g1420769] ??

--------

Sono andato a googlare ancora su youtube, querando con "Sabrina Pieragostini" ho scoperto questi links

youtu.be/EdbtMv2bfEo
[SM=g1420770]
youtu.be/r1J4y-DeZf0
[SM=g3061205]
youtu.be/M_1AwLGf4RA
[SM=g6794]
youtu.be/AUYmCANTaHs
[SM=g1420771]
[Modificato da chip65C02 28/07/2014 22:10]
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Utente Esperto
28/07/2014 22:20


Risposta di Danilo Valla:La radice Barà nell’AT c’è 49 volte (7×7) sempre col significato di creare qualcosa dal nulla e sempre con soggetto Dio. Il significato della preposizione B- da lui proposto non esiste, è una sua invenzione.



Non è vero. Gli ebrei non hanno mai creduto alla creazione al nulla, questa è un'idea prettamente cattolica. Tutti gli esperti di filologia semitica sanno per certo che quella radice verbale mai ha significato creare dal nulla.


Risposta di Danilo Valla: Quando “Elohim” indica il vero Dio, ha sempre il verbo al singolare. Questo il prof. Biglino non lo dice. E’ una splendida rappresentazione della Trinità.



Trinità? E' una battuta? Sia come sia su Elohim si fanno congetture, poiché è intraducibile. In verità si dice che quando è al singolare allora è DIo, quando è al plurale sono i falsi dèi, quelli fatti di pietra o legno. Tutto cambia nei Salmi 82 dove Dio è all'assemblea con altri dèi, cioè fu di fatto una riunione, e li la teologia ha tradotto Elohim con giudici/magistrati.


Risposta di Danilo Valla: Nella lingua dei Sumeri, “a” significa “acqua” ma nella parola ebraica “ruah” la “a” non c’è, si tratta di un “patah furtivum” che è stato aggiunto per facilitare la pronuncia della heth. In “ruah” ci sono una resh, una vau e una heth. “Ruah”, con il suo significato e senza divisioni, è attestato, oltre che in Ebraico, in Fenicio, Samaritano, Mandaico, Siriaco, Ugaritico, Aramaico, Arabo. Se derivasse davvero dal sumerico qualche lingua avrebbe mantenuto una parvenza del significato originario.

Nell’AT “ruah” vuol dire a volte “vento” ma molto spesso significa “spirito”. Una prova evidente si trova in Esodo 31:1-3 e 35:30-31, nel caso di Betsaleel che fu riempito di “Ruah Elohim” = “spirito di Dio”, per realizzare le opere artistiche del Tabernacolo e per inegnare ad altri. Vi immaginate se fossero stati riempiti di vento? Una scena tipo film demenziale americano.



Biglino ha spiegato benissimo il concetto di polisemia applicato a ruach e anche al kavod. Quando una parola è polisemica il suo esatto significato lo si desume dal contesto. Questo ragionamento di contestualizzare, la teologia curiosamente lo fa solamente quando si tratta degli Elohim, ma quando ci troviamo di fronte a ruach e a kavod, allora è sempre spirito e sempre gloria. Contestualizzare è proibito, sebbene ci si trovi davanti a polisemia. Il sostantivo più simile a spirito, nel caso chi scrisse volesse davvero intendere spirito e non altro, sarebbe nefesh (anima, evanescena) non ruach, poiché quest'ultimo ha i significati di: vento, soffio, spirito.



Risposta di Danilo Valla: Il mio video su You Tube “Geova non è il nome di Dio” risponde a questa affermazione. “In base a considerazioni filologiche e alle trascrizioni in greco nei Padri della Chiesa si è stabilito che la pronuncia originaria del tetragramma era Iahwè” (Jenni-Westermann). Origene, per esempio, nell’Exapla, trascrive in greco il tetragramma ebraico con Iawè



Queste sono mere congetture caro Valla. Nessuno sa cosa significhi davvero o come fu pronunciato davvero quel suono/tetragramma, poiché quando fu fatto la lingua ebraica manco esisteva. Fu solo riportato secoli dopo in ebraico. Tutto qua.


Risposta di Danilo Valla: In realtà “merahhèfet” (intensivo con significato causativo) indica la produzione di forti vibrazioni o onde ad altissima frequenza. Che infatti sono all’origine della succesiva immediata produzione della luce. Tutto infatti era “senza forma e invisibile” (v.2) quindi si trattava di energia e per mezzo della luce l’energia diventa massa. Come Einstein confermerà in tempi recenti.



Balle. La traduzione di Biglino è esatta. Merahhèfet significa "librantesi, "aleggiante".

Se proprio si vuole smontare Biglino, che si prendano studiosi più autorevoli.
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28/07/2014 22:46

consulenzaebraica.forumfree.it/?t=60610339

Per una buona informazione.... giusto Hiverside ?

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29/07/2014 00:10

Già, infatti Valla viene proprio smentito su Consulenza Ebraica (dove si sa viene smentito lo stesso Biglino su molte cose, e su altre gli viene dato ragione) dal grande esperto Barionu che è peraltro amico di Biglino e i due han discusso parecchio, e si trovano d'accordo ad esempio con l'avvistamento UFO di Ezechiele, che Biglino ha, a mio parere, trattato in maniera squisita.
[Modificato da Ale-95 29/07/2014 00:11]
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29/07/2014 00:42

Non capisco niente di ebraico e traduzioni, ho solo una domanda per chi si occupa di questi argomenti...Biglino che titoli ha per tradurre l'ebraico? Stesso discorso per Baroniu. Sono accademici o una frangia autonoma di interpreti delle sacre scritture? Io ho sempre pensato che una parte della nostra cultura prodotta dalla religione puo' essere stata influenzata da spiegazioni diverse ..lontane dagli dei che risentono dell'impronta sociale del tempo in cui sono stati creati...ma più mistico tecnologiche, usando un termine più adatto.
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29/07/2014 00:49

Non sono accademici, ne Biglino ne Barionu, ma quest'ultimo, avendo visionato le traduzioni professionali che Biglino fece per anni per le Edizioni San Paolo, le ha considerate eccellenti, al pari di quelle più accreditate.
29/07/2014 07:56

...informazioni...

...dettagli...

@Cip e Ciop (Uni)
"...@Fabiosky63
aiuola, a,i,o,u, [SM=g2201348] gli manca la "e"..."

hai provato con il plurale?..ci va la "e" alla fine al posto della "a" (la L tienila di scorta [SM=g1950688] )... [SM=g1420769]

hai letto quello che ti ho scritto 15 giorni fa nella bacheca?..ti ho messo un indirizzo ufficiale per la richiesta di documenti B.B. "declassed"... [SM=g2806959]

quando trovo un link decente del B.B. con gli elenchi annuali ufficiali te lo passo!..personalmente ho concluso molti anni fa con le statistiche ih!ih! e i ricorsi... [SM=g10034] [SM=g8284]

Matusalemme è uno dei patriarchi anteriori, costoro erano tutti giganti, figli di generazioni (all'epoca ormai terrestri) di giganti...e vissero per 10 dei nostri anni di vita ed ebbero ognuno svariate decine di figli! e se non campi abbastanza eh!eh! non puoi certo averli questi... [SM=g8297]

alcuni dei giganti, in origine, avevano sicuramente "sangue blu" -fisicamente e letteralmente- "disceso dal cielo"...alcune razze tra "i figli di Orione" ne erano portatori, sia umani ed umanoidi, che antropomorfi e\o zoomorfi... [SM=g2806959]


"ma quante belle figlie Madamadorè!..ma quante belle..." [SM=g3061205]
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29/07/2014 08:27

Però il più longevo uomo biblico è stato Enoch [SM=g8320]
Di Matusalemme si trova traccia nella cultura egizia e accadica, benchè realmente esistito non credo che visse più di cento anni, bastano e avanzano per fare tanti figli, sono allegorie le descrizioni storiche. E le date non combaciano, se leggete tutte le generazioni bibliche non tornano, c'è una sovrapposizione di date. Sto entrando a lavoro ma appena posso chiarisco cosa intendo, qui piove [SM=g2854183]

@Ale95

con l'avvistamento UFO di Ezechiele, che Biglino ha, a mio parere, trattato in maniera squisita.



Non conoscevo questo episodio, ero rimasto al miracolo del sole a Fatima. Mi aggiornerò.
29/07/2014 08:29

...particolare...

...suoni...

@Ale95
proprio perché era "impronunciabile nel nome"... [SM=g8320]

fu tentato di scriverlo con le consonanti aspirate per ricreare i dittonghi necessari alla fonesi più vicina all'originale... [SM=g8297]

"iaouè e ièoua" se li metti in loop, ognuno separatamente, "suonano bene"...ma in ebraico erano "impronunciabili"... [SM=g2201354]

Iavè è "il portatore nascosto" delle vocali, del "aeiou"...della completezza del linguaggio... [SM=g1950691]


avevo dimenticato di scrivere questo... [SM=g1950677] [SM=g3061075]
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Utente Esperto
29/07/2014 09:49

Re:
Dis.Pater, 29/07/2014 08:27:



Non conoscevo questo episodio, ero rimasto al miracolo del sole a Fatima. Mi aggiornerò.




Leggi questo articolo [SM=g3061178]

www.viaggionelmistero.it/ufo-extraterrestri/avvistamenti-ufo/avvistamenti-ufo-antico-te...

Il più preciso e complicato dei probabili avvistamenti di UFO nell’Antico Testamento è quello del profeta Ezechiele, sacerdote in uno degli accampamenti babilonesi di prigionieri ebrei. A trent’anni, verso il 593 a.C., Ezechiele ebbe una visione straordinaria: “Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinio di fuoco, che splendeva tutt’intorno, ed in mezzo si scorgeva come un balenare elettrico incandescente. Al centro apparve l’immagine di quattro esseri animati, dei quali questo era l’aspetto: avevano sembianza umana ed avevano ciascuno quattro facce e quattro ali“.

La descrizione di Ezechiele, che appare all’inizio del libro omonimo dell’Antico Testamento, non finisce qui. Quegli esseri si spostavano insieme, e “in mezzo a loro si vedevano come carboni ardenti simili a torce che si muovevano avanti e indietro“. Queste creature sembravano far parte di un veicolo più grande con quattro serie di anelli scintillanti, ognuna delle quali era “come di ruota in mezzo ad un’altra ruota“. Sopra, Ezechiele vide una divinità incandescente, “simile a metallo lucente“, ammantata di una luce brillante.

Ezechiele interpretò questa visione come “l’immagine della gloria del Signore“. Ma secondo alcuni ufologi sarebbe la descrizione dell’arrivo di un’astronave. Quando poi Erich Von Daniken, un autore assai discusso che è stato accusato non solo di inesattezze ma anche di essere un imbroglione, avanzò questa idea in “Enigmi dal passato“, pubblicato nel 1968, uno dei lettori lo prese subito in parola.

Joseph F. Blumrich, ingegnere della National Aeronautics and Space Administration, trovava ridicola l’idea che Von Daniken aveva di un’astronave. Austriaco di nascita, dal 1934 Blumrich progettava aeroplani e razzi e aveva collaborato con i più famosi scienziati alla costruzione del potente razzo statunitense Saturno-V, che aveva portato gli astronauti americani sulla Luna. Se c’era qualcuno esperto di astronavi e il cui giudizio rivestisse la massima autorevolezza, quel “qualcuno” era senz’altro lui.

Blumrich era convinto che la ruota di Ezechiele non avrebbe retto ad un esame scrupoloso, salvo poi scoprire che la descrizione poteva adattarsi al disegno di un modulo da sbarco staccatosi da quello di comando (nella visione del profeta, la divinità di metallo scintillante). Nel 1973 Blumrich, perfezionato il disegno, ne pubblicò la storia in “The Spaceships of Ezekiel“. “Raramente” scrisse “è stato così bello, piacevole e affascinante essere smentiti su tutta la linea!“. Secondo Blumrich, i quattro “esseri animati” sarebbero potuti essere quattro carrelli, ognuno con una ruota per le manovre a terra. Le “ali” sarebbero state pale di elicottero usate per scegliere la posizione prima dell’atterraggio, mentre un motore a razzo nella fusoliera a cono del velivolo fungeva da propulsore.

Naturalmente, l’idea che Ezechiele avesse visto un’astronave non fu accettata da tutti. Donald H. Menzel, astronomo della Harvard University, ribatté che Ezechiele era stato vittima di un’illusione ottica. Secondo lui il profeta aveva “descritto con notevole precisione, anche se con un linguaggio pittoresco” un fenomeno ottico, il parelio, che è prodotto dalla rifrazione o dalla riflessione della luce da parte di cristalli di ghiaccio in sospensione nell’atmosfera.
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