Provo a chiarire la vicenda.
Questo dovrebbe essere il quadro che spiega come sono andati i fatti.
I ribelli filorussi impiegano solitamente missili antiaerei spalleggiabili tipo SA-14, Sa-16 e Sa-18 efficaci tra i 3000 e i 4000 metri ma nei giorni precedenti l'abbatimento del Boeing 777 malese le autorità ucraine hanno denunciato l’abbattimento di un cargo Antonov 26 a ben 6500 metri di quota (Il ministro della Difesa, Valeri Gelety, attribuì l’abbattimento “a un potente missile, probabilmente sparato dal territorio russo”). Del resto fin dall’8 luglio l’autorità del volo civile ucraina ha autorizzato i sorvoli del Donbass ai velivoli di linea ma solo oltre i 7.900 metri di quota, due mila in meno della quota del Boeing malese.
All'inizio si pensava che l'aereo potesse essere stato abbattuto anche da un missile aria-aria sparato da un caccia (nell'area dell'abbattimento si sono verificati scontri tra caccia di Kiev e caccia russi) ma questa ipotesi con il tempo si è affievolita.
Secondo Kiev la Russia avrebbe fornito ai filorussi batterie antiaeree ed è certo che i separatisti ne hanno catturate alcune in una base della difesa aerea ucraina.
L'ipotesi più accreditata è che i radar russi hanno individuato un aereo da trasporto militare Iyushin 76 in arrivo da Kiev ed hanno passato l'informazione alle batterie antiaeree Buk dei separatisti i quali hanno confuso la traccia radar del cargo militare con quella del Boeing malese.
A sostenere questa ipotesi, cioè dell'errore compiuto dai ribelli, ci sono le parole del comandante militare dei secessionisti Igor Strelkov, che mezz’ora dopo l’abbattimento del Boeing rivendicava su Facebook l’abbattimento nella stessa zona di un Antonov 26 affermando: "li avevamo avvertiti di non volare nel nostro cielo". In realtà non è stato colpito nessun Antonov 26 e questa considerazione alimenta l’ipotesi di un errore compiuto dai filorussi.
In più ci sono ora le intercettazioni telefoniche in mano all'intelligence ucraina che inchioderebbero definitivamente i filorussi.
Le conversazioni in questione sono tra vari membri dei separatisti e tra i ribelli e i russi:
Intercettazione 1, 30 minuti dopo lo schianto, un certo Igor Bezler, identificato dall’Agenzia per la sicurezza ucraina come “un ufficiale dell’intelligence militare russa e leader della autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk” parla con il colonnello dell’intelligence russa Vasyl Geranin -
"Abbiamo buttato giù un aereo che è caduto fuori Yenakievo. L’aereo si è spaccato in pezzi in aria" dice Bezier che poi spiega che i suoi sono andati sul posto a verificare.
Intercettazione 2, seguente la 1, un ribelle filorusso dal nomignolo “Major” parla con un altro identificato dalle autorità ucraine con il nome “Greek”. Un’intercettazione a dir poco agghiacciante, perché i due uomini che parlano si rendono conto che ad essere abbattuto è stato un aereo civile -
Major: “L’aereo si e’ spaccato in pezzi in aria… abbiamo trovato i primi 200 (morti). E’ un (aereo) civile”.
Greek: “Come procedono le cose là?”
Major: “Eh, siamo sicuri al 100% che si tratti di un aereo civile!”.
Greek: “C’è molta gente?”
Major: “Cavolo! I resti sono caduti sulle case. Qui ci sono resti di mensole, sedie, corpi…”
Greek: “Ci sono le armi?”
Major: “Nulla di questo, solo cose che appartengono ai civili, scarti medici, asciugamani, carta igienica”.
Greek: “Ci sono passaporti?”
Mayor: “Si’, quello di uno studente indonesiano dell’università di Thompson, merda!”.
Intercettazione 3, un presunto militante non identificato riferisce ad un cosacco russo dal nome Nikolai Kozitsyn -
Miliziano: “In tv, dicono che si tratta di un aereo da trasporto ucraino An-26, ma la scritta dice ‘Malaysia Airlines’ Che cosa ci faceva sul territorio dell’Ucraina?”
Kozitsyn: “Beh, allora stava portando spie. Perché diavolo stavano volando? Qui c’è una guerra in corso”.
Fonti: Ansa / Analisi Difesa
[Modificato da _Thomas88_ 23/07/2014 15:36]