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SCIE CHIMICHE: Informarsi aiuta a vivere meglio

Ultimo Aggiornamento: 20/08/2016 19:39
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16/07/2014 16:31

Riporto anche in questa rubrica un interessante articolo di Alessandro Mattedi in cui fa giusto due calcoli della quantità di materiale che si dovrebbe caricare su un aereo per irrorare una regione delle dimensioni dell' Abruzzo.

Due conti sulle scie chimiche

In alcuni gruppi su facebook a tema riguardo le scie chimiche, era stata posta l’idea di verificare quanto materiale bisognerebbe caricare sugli aerei per poter attuare il gigantesco complotto delle scie chimiche. Dato che gli stessi sostenitori della teoria hanno ignorato l’idea di calcolare qualche numero, ho provato a cimentarmi io nella sfida.

Prendiamo un ipotetico giornalista, con un nome di fantasia tipo “Gianni”, e mettiamo caso che questo giornalista divulghi la notizia che la NATO operi attività di geoingegneria clandestina sul suolo italiano. Supponiamo anche che, secondo Gianni e la sua collega “Rosy” (lontani parenti della dinastia “Puppa”), la NATO irrorando i cieli di scie chimiche abbia creato le condizioni necessarie per scatenare terremoti come quello abruzzese (che ho vissuto in prima persona) tramite il complesso sistema HAARP che avrebbe sfruttato l’elettroconduttività del bario per riflettere onde radio della potenza di pochi kilowatt.

Ma in fondo si fece la stessa faccia quando qualcuno sostenne che dei microrganisni potessero vivere nello stomaco coi suoi succhi gastrici o in condizioni ancora più estreme, quindi si può concedere quel margine di dubbio in cui si può inserire una eventuale dimostrazione.

Proviamo allora a fare due conti per verificare un assunto base di questa teoria. Li trovate di pari passo nei forum americani che discutono di chemtrails, ma per i non anglofoni vi offriamo una versione italianizzata.

Perdonatemi se nelle prossime righe troverete un po’ di “vetri rotti”, cercherò di essere il più semplice e chiaro possibile. Si vuole rispondere alla domanda “le scie chimiche sono fattibili o sono una enormissima corbelleria?” facendoci aiutare da un po’ di matematica.

Prima di tutto, secondo gli sciachimisti le scie di condensazione si formano solo al di sopra degli 8000 m.
Quindi entro gli 8000 m possiamo incontrare solo scie chimiche. Per comodità di calcolo scegliamo una quota di volo di 1000 m (1 km) per le supposte aviocisterne intente in attività di areosol clandestino.

Dobbiamo irrorare l’Abruzzo. La regione misura 10753 kilometri quadrati, quindi il volume d’aria entro la nostra quota di crociera è uguale a:

10.753 km^2 x 1 km = 10753 km^3

Cioè 10.753 kilometri cubici d’aria, equivalenti a 10.753.000.000.000 metri cubi d’aria (1 km = 1000 m, al cubo si fa 1000x1000x1000).
In un metro cubo ci sono 1000 litri, quindi sopra l’Abruzzo entro 1 km di quota abbiamo un volume in litri di 10.753.000.000.000.000 L. I litri li teniamo in conto per la definizione di ppm che vediamo tra poco.

In realtà avremmo questo valore assumendo che la superficie sia piatta, ma come ben sappiamo l’Abruzzo è montuoso; ma i calcoli diverrebbero troppo prolissi e comunque non influenzerebbero l’ordine di grandezza (cioè il numero di zeri sarebbe sempre quello, anche se i primi numeri fossero 8465 invece di 10753). Quindi per facilitare i calcoli proseguiamo con questo valore. Chi volesse rifare i calcoli con la misura precisa è libero di segnalarlo.


Veniamo ora alla miscela da irrorare. In genere le quantità di molecole in un volume vengono misurate in parti per milione (ppm ovvero sia un atomo o molecola di sostanza in esame ogni milione delle rimanenti, detta in maniera semplicistica), che corrispondono ad 1 mg/L.
Sempre per comodità di calcolo, non teniamo conto di eventuali agenti atmosferici come il vento che possono disperdere e sparpagliare altrove le nostre molecole; immaginiamo quindi che le condizioni sopra l’Abruzzo siano come si suol dire ideali e che quindi non corriamo il rischio di ritrovarci la miscela diradata fino a Durazzo o risucchiata dal noto orizzonte degli eventi a sud dell’Abruzzo.
Ricordiamo, questa condizione inerte ci facilita il lavoro di irrorazione.

La miscela, secondo i nostri Gianni e Rosy Puppa, è composta da varie sostanze. Possiamo contare sali di bario e alluminio in una soluzione acquosa, assieme a polimeri di origine militare e altre robe strane.
Ancora una volta per comodità supponiamo che ci sia solo il solvente, l’acqua.

Abbiamo dunque 10.753.000.000 L di miscela dispersa nell’atmosfera entro una quota di 1 km.
Verosimilmente la miscela di acqua si trova dispersa in uno stato gassoso (intendiamo il vapore acqueo), anche qui per semplicità ed economicità (altrimenti dovremmo tenere conto di un acquazzone che occupa ancora più spazio).
Conoscendo la densità possiamo ricavare la massa di quella porzione di atmosfera.
Per semplicità consideriamo la densità atmosferica scelta sempre alla quota di 1000 m (la densità diminuisce con la quota, quindi è come se stessimo approssimando tutto per difetto).
A 1000 m la densità atmosferica è circa 1,11 kg/m^3, quindi siamo a circa
11.900.000.000.000 kg nel nostro volume totale.

Passando in ppm, dovrà essere un milionesimo della massa iniziale, quindi 119.000.000 kg = 11.900 tonnellate. Dato che 1 litro di acqua = 1 kg, sono circa 120.000.000 L di miscela.

No, dico, centoventi milioni.

cento-venti

Solo di acqua, alla concentrazione di 1 sola ppm, che è molto bassa. Considerate che il serbatoio di un 747 ospita 216.000 l circa di carburante. Magari possiamo mettere una cisterna segreta più piccola in tanti aerei, ma ci vorrebbe una bella flottiglia aerea solo per la nostra sfortunata regione.

Ma naturalmente non finisce qui.

In questa miscela ritroviamo secondo i complottisti i sali del bario, per esempio il solfato di bario.

Ora, la temperatura nell’aviocisterna potrebbe variare, ma ciò non influisce su dove vogliamo andare a parare: incominciare a caricare di solfato di bario o altre cose i nostri aerei aumentandone il peso sembra un po’ troppo, per il solo Abruzzo. Non che 120 milioni di acqua siano ok.
Va anche notato infatti che gli aerei hanno un peso massimo di atterraggio oltre il quale non possono atterrare, altrimenti rischierebbero incidenti strutturali o problemi con l’instabilità del carburante. Per inciso è il motivo per cui si effettua la pratica del fuel dumping.
Probabilmente è irrilevante perché la nostra miscela la scarichiamo tutta, ma anche i serbatoi nascosti pesano e comunque non possiamo rimuovere troppo carburante per guadagnare peso.



Considerando che probabilmente vorremo usare più di 1 ppm e che in mezzo ficcheremo altri elementi improbabili come alluminio, torio, vaccini ogm e nanorobot microchippanti, sembra tutto un po’… troppo. Per dei polimeri la densità sarebbe di 3000 kg/L, ne risulterebbe un peso spropositato.
Ma non solo: l’attività d’irrorazione secondo i complottismi sarebbe globale, quindi queste dimensioni dovremo applicarle su scala molto più grande di un misero Abruzzo. E ad altezze maggiori (che implicano volumi d’aria e quindi litri maggiori), perché fino ad ora per comodità abbiamo sempre semplificato i calcoli, ma in realtà le misure sono ancora maggiori.

Mi viene un piccolissimo dubbio: è veramente fattibile la geoingegneria clandestina?

Oppure si tratta di una gigantesca, esorbitante, spaventosa, incredibilerrima, titanica… corbelleria?

Siamo buoni e concediamo ancora un margine ai complottisti: sarebbe possibile comunque, in un arco di tempo molto lungo e utilizzando molti aerei, irrorare la nostra regione?

Prima che qualche complottista mi rinfacci questo dato accusandomi di essere un disinformatore che ignora i dati, secondo Wikipedia, dal 1961 al 1971 nel Vietnam del Sud, che è grande come mezza Italia, sono stati irrorati 59.613.000 litri di erbicidi (fra cui il famoso Agent Orange). Apparentemente è del tutto fattibile rilasciare una quantità enorme di litri in una regione.

Invece no, attenti.

Questi composti venivano dispersi utilizzando aerei dedicati al bombardamento o all’interdizione (i più piccoli erano gli F-4 Phantom, ma si poteva arrivare fino ai B-52 Stratofortress), con “serbatoi” esterni appositi caricati solo di erbicidi (o di napalm, erano delle bombe). Cioè caricavano gli aerei di tante bombe e si radevano al suolo intere aree.

Utilizzando invece dei miniserbatoi nascosti negli aerei normali, quindi spargendo di volta in volta quantità minori, dilateremmo dovremmo impiegare MOLTO più tempo, con MOLTI più aerei… e con MOLTO, MOLTISSIMO costo (già le spese sostenute per il solo Vietnam contribuirono a renderlo una campagna fallimentare, oltre alle questioni sociali e politiche interne). Qualcosa tipo, con un paio di secoli a disposizione e l’intera flotta aerea, magari riusciamo a generare la nebbia nelle case dei geometri col fegato inacidito.

E fino a prova contraria non mi risulta che l’Abruzzo sia stato bombardato da jet militari con ordigni al bario.

(nota: ci hanno segnalato che d’altronde gli aerei che devono disinfestare i campi agiscono su superfici decisamente più piccole e con quote estremamente minori, altrimenti il loro operato sarebbe impossibile; grazie Andrea per la nota)

Ripeto la domanda: le scie chimiche sono realmente fattibili o si tratta di una vera, grande, strepitosa, gigantesca… corbelleria?
Tutto ciò ricorda la famosa sindrome del cattivo e delle legioni del terrore: i piani più diabolici si rivelano inutilmente complicati e costosi (nonché pieni di falle e talloni di achille lasciati alla portata dei buoni), quando basta molto meno per mettere in scacco l’eroe e vincere.

Se io fossi un leader occulto del NWO, impiegherei parecchi altri metodi molto più semplici e soprattutto economici per realizzare i miei piani di dominio…

E per quanto riguarda l’eventuale utilizzo di HAARP e onde radio, ci hanno già pensato su Tagli.me ad analizzare la cosa (a proposito, essendo io di formazione biologica e non fisica, ringrazio il fisico ambientale dr. Alessandro Sabatino per avermi ricontrollato i conti alla fine).
Si ringrazia anche il buon Carlo Ciarrocchi per aver suggerito una semplificazione enorme che alleggeriva di molto conti e ragionamento nella parte riguardo la massa di miscela irrorata.


italiaxlascienza.it/main/2014/04/due-conti-stracchineschi/
[Modificato da saturn_3 16/07/2014 16:31]
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31/07/2014 13:26

Ted Gunderson, l' "Ex capo FBI" che confessa la verità su geoingegneria e scie chimiche



Circola in Rete un video nel quale una persona, identificata come Ted Gunderson e definita “ex-capo e angente [sic] in carica dell'FBI di Los Angeles, Dallas e Menphis [sic]”, fa alcune dichiarazioni riguardanti il tema delle cosiddette “scie chimiche”. Considerata la carica istituzionale attribuita a questa persona, sembrerebbe trattarsi di dichiarazioni di notevole attendibilità.




Cominciamo dai fatti di base. Ecco le sue affermazioni secondo la traduzione italiana fornita dal video:

“Le scie della morte, conosciute anche come scie chimiche, vengono scaricate e spruzzate negli Stati Uniti, in Inghilterra, Scozia, Irlanda, nord Europa, ed io le ho viste personalmente non solo negli Stati Uniti ma anche in Messico e in Canada.

Gli uccelli stanno morendo in tutto il mondo, centinaia di migliaia di pesci stanno morendo in tutto il mondo. Questo è genocidio! Questo è veleno. Questo è omicidio... da parte delle Nazioni Unite. L'elemento all'interno della nostra società che sta facendo questo deve essere fermato.

Sono venuto a sapere due delle postazioni in cui sono presenti gli aerei che rilasciano questa merda su di noi. Quattro degli aerei sono fuori della Air National Guard a Lincoln, Nebraska e gli altri aerei sono a Fort Sill, Oklahoma. Ho osservato personalmente gli aerei che erano ancora fermi in Nebraska - Lincoln al National Air Guard.

Non hanno contrassegni. Sono enormi aerei simili a bombardieri senza nessun contrassegno.

Questo è un crimine! Un crimine contro l'umanità, contro l'America, un crimine contro i cittadini di questo grandioso paese. Devono essere fermati! Cos'ha che non va il congresso?

Tutto questo ha un effetto sulla loro popolazione, sulla loro gente, sui loro amici, sui loro parenti, e su se stessi [sic]. Cosa c'è che non va? Cosa non va nei piloti che guidano questi aerei e scaricano questo schifo, questo veleno, sulle loro stesse famiglie?

Qualcuno deve fare qualcosa. Qualcuno al Congresso deve farsi avanti e fermare tutto questo ora!

Grazie. Mi chiamo Ted Gunderson.”


Un altro fatto: Ted Gunderson effetti è (o meglio, era) davvero un ex capo delle sezioni FBI di Memphis, Dallas e Los Angeles. Ma questo ruolo risale a quasi quarant'anni fa, fra il 1975 e il 1977. Gunderson si dimise dall'FBI nel 1979 e non ricoprì alcuna altra carica istituzionale fino alla sua morte nel 2011. Se era fuori dall'FBI da quarant'anni, e quindi fuori dal giro delle attività governative segrete (ipotetiche o meno) da quattro decenni, usare la sua qualifica come supporto alla sua autorevolezza non è molto credibile. Gunderson ha smesso di essere “dentro il sistema” ancora prima che iniziasse (secondo i sostenitori della tesi) il presunto fenomeno delle “scie chimiche” verso la metà degli anni Novanta.

Andando a cercare informazioni sulle sue attività post-FBI, inoltre, emerge che Gunderson era diventato sostenitore di ogni sorta di tesi di complotto, dalle sette sataniche che rapivano bambini per venderli come schiavi a Las Vegas ai sacrifici umani rituali effettuati a migliaia a New York, passando per le tesi di complotto interno per l'11 settembre. Sosteneva che il governo Obama aveva mille campi di concentramento segreti per i propri cittadini e aveva in magazzino 30.000 ghigliottine (sì, ghigliottine) per assassinare gli oppositori. Era convinto di essere continuamente perseguitato da assassini governativi che lo volevano avvelenare. La credibilità di quest'ultima affermazione viene parecchio minata dal fatto che Gunderson è morto alla rispettabile età di 82 anni. Pare ragionevole che se avesse saputo davvero qualcosa di inconfessabile, sarebbe stato zittito ben prima. Oppure ha avuto alle calcagna per decenni gli assassini più pasticcioni di tutto il Nuovo Ordine Mondiale.

La persona, insomma, non è così attendibile come potrebbe sembrare inizialmente: consiglio la lettura di Ted Gunderson: Death of a Public Paranoid per altri esempi documentati della sua paranoia dilagante.

Ma lasciamo da parte la persona e concentriamoci sulle sue affermazioni.

Gunderson dice che “Gli uccelli stanno morendo in tutto il mondo, centinaia di migliaia di pesci stanno morendo in tutto il mondo. Questo è genocidio!”. Ma lo diceva nel 2011. Da allora sono passati anni, ma il “genocidio” non si è ancora visto. Siamo ancora qui, e le morie del 2011 sono state nel frattempo spiegate abbondantemente con cause per nulla legate alle “scie chimiche” (in un caso, per esempio, si trattava di uno stormo investito da un camion).

Dice inoltre che ha visto alcuni degli aerei usati per le presunte “scie chimiche”. Non porta però alcuna prova: una foto, un documento o simile. Dobbiamo fidarci della sua parola, e questo è un po' poco quando c'è di mezzo un'accusa di genocidio. Inoltre dice sono di averli visti fermi a terra: come fa a sapere che sono quelli che producono le “scie chimiche”?

Gunderson inoltre sottolinea che gli aerei “non hanno contrassegni”. Se ci fosse davvero una cospirazione segreta per irrorare di nascosto sostanze tramite aerei, sarebbe davvero stupido farli risaltare così: sarebbe molto più logico dipingerli con le insegne di qualche compagnia aerea, così passerebbero inosservati. L'affermazione, insomma, non ha senso.

Un'altra contraddizione: come lui stesso nota, un ipotetico rilascio di “scie chimiche” con aerei implicherebbe che i piloti di questi velivoli (e gli addetti alle presunte irrorazioni) saprebbero di avvelenare amici, parenti e se stessi. Che senso avrebbe? Perché mai dovrebbero farlo? Invece di chiedersi “Cosa non va nei piloti”, sarebbe più logico chiedersi “Cosa non va nella tesi delle irrorazioni segrete di veleni?”.

C'è un altro dato di fatto che smentisce Gunderson: nel video parla specificamente di Fort Sill, in Oklahoma, dicendo che lì ci sono “enormi aerei simili a bombardieri”. Ma c'è un problema: la pista della base militare di Fort Sill è lunga 5000 piedi (1500 metri) ed è quindi totalmente insufficiente per il decollo di un aereo grande come un bombardiere. Tanto per fare un esempio, un aereo cisterna KC-135 ha bisogno di una pista lunga almeno 7000 piedi (2130 metri) nel caso migliore e 9000 piedi (2700 metri) in condizioni normali. Senza una pista per decollare, non ci possono essere “enormi aerei” a Fort Sill. L'affermazione apparentemente così precisa è sbugiardata da semplici fatti tecnici.

I fatti dimostrano insomma che Gunderson era un ex capo di sezione dell'FBI che era diventato paranoico e cospirazionista e faceva disinvoltamente affermazioni totalmente scollegate dalla realtà. Non sembra un testimone molto attendibile per sostenere la tesi delle “scie chimiche”, perché se lo consideriamo attendibili su questa, allora dobbiamo credergli anche quando parla delle trentamila ghigliottine.

sciechimicheinfo.blogspot.it/2014/06/ted-gunderson-lex-capo-fbi-che-confe...
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31/07/2014 13:43

"Contrail Education" le FAQ della NASA "scomparse"
Eccole qui:


[IMG]http://i62.tinypic.com/j9ok5k.png[/IMG]

Contrail Education, una serie di risposte della NASA alle domande più frequenti sulla tesi delle “scie chimiche”, pubblicata vari anni fa presso asd-www.larc.nasa.gov/GLOBE/faq.html, non è più reperibile a quell'indirizzo. Ad alcuni sostenitori della tesi questa scomparsa è sembrata una ritirata, un'ammissione di colpa o un tentativo di nascondere dichiarazioni compromettenti, ma in realtà il testo di queste FAQ è perfettamente recuperabile presso Archive.org, per esempio a questo link:

web.archive.org/web/20110716024733/http://asd-www.larc.nasa.gov/GLOBE/...

Qui sotto il testo “scomparso” tradotto in italiano.

Prima che cominciate...

Avete controllato i link Contrail Science e History sul nostro sito? Se non vedete qui sotto la vostra domanda, visitate queste pagine. Potreste trovare la vostra risposta e anche altre informazioni interessanti sulle scie di condensazione.

D: Dove si formano le scie di condensazione (contrail)?

R: Le scie di condensazione sono nubi indotte dall'attività umana che si formano solitamente a quote molto alte (solitamente oltre gli 8 km, circa 26.000 piedi), dove l'aria è estremamente fredda (sotto i -40ºC). Per questo le scie di condensazione non si formano quando un aereo decolla o atterra ma quando è a quota di crociera (si verificano eccezioni in posti come Alaska e Canada, dove l'aria molto fredda a volte è presente vicino al suolo). Quindi le persone che vivono sotto le rotte principali del traffico aereo, e non quelle che abitano vicino ai grandi aeroporti, sono quelle che vedono più scie di condensazione (tuttavia alcuni grandi aeroporti si trovano anche al di sotto delle rotte di maggiore traffico aereo, e questo può causare confusione. Potete usare una tabella di Appleman per prevedere la formazione di scie di condensazione nella vostra zona. Naturalmente non si può formare una scia di condensazione se non passa neppure un aereo.

D: Perché ci sono più scie di condensazione di breve durata che scie di condensazione persistenti?


R: Per uno specifico luogo geografico può sembrare che ci sia una quantità maggiore di un tipo di scia di condensazione rispetto a un altro. In realtà il tipo e la quantità sembrano dipendere dalla quantità di umidità e dalla temperatura presenti nell'atmosfera nella quale sta volando l'aereo. Se la zona è piuttosto secca, allora possono manifestarsi più scie di condensazione di breve durata. Se c'è più umidità, come per esempio lungo la costa orientale degli Stati Uniti, si possono notare scie di condensazione più persistenti. Per esaminare le osservazioni relative ad altre zone, consultate il sito di GLOBE e cliccate sul pulsante Data Access.

D: Che cosa produce le forme a volute in una scia di condensazione?

R: La forma a volute in una scia di condensazione è prodotta dai vortici provenienti dalla punta dell'aereo. Un vortice è una voluta nell'aria che proviene da sotto la punta dell'aereo e si avvolge verso l'alto sopra la parte superiore della punta dell'ala. Questo è dovuto alla differenza di pressone prodotta dalla forma curva dell'ala. Il processo che produce una pressione sulla parte superiore dell'ala minore di quella sulla parte inferiore dell'ala stessa fornisce “portanza” (sostentamento) all'aereo.

D: Perché in alcun giorni si vedono delle scie di condensazione ma in altri no?

R: Affinché si formi la scia di condensazione deve esserci umidità sufficiente nei livelli alti dell'atmosfera, in modo che dei cristalli di ghiaccio si possano formare intorno allo scarico dell'aereo. Se l'alta atmosfera è molto secca, le scie di condensazione non si formeranno facilmente o saranno del tipo di breve durata.

D: Le scie di condensazione hanno effetti drastici sulle dinamiche del tempo meteorologico?

R: Inizialmente gli scienziati ritenevano che le scie di condensazione si comportassero come cirri e riscaldassero il clima. Tuttavia alcuni studi stanno inducendo a rivalutare queste idee. Questa è una delle principali questioni che va indagata alla NASA ed è una delle ragioni per le quali stiamo dando così tanta importanza alle scie di condensazione. Quando il traffico aereo sopra gli Stati Uniti fu bloccato dopo gli eventi dell'11 settembre 2001, gli scienzati ebbero una rara occasione di vedere com'era il cielo quando volavano soltanto pochi jet militari. Furono in grado di analizzare gli effetti di alcune di queste scie di condensazione e si resero conto che i loro concetti iniziali sugli effetti delle scie di condensazione non erano del tutto precisi.

D: È mai stata osservata pioggia proveniente dalle scie di condensazione?


R: Tipicamente le nubi che portano pioggia sono nubi a bassa quota, che sono formate da molecole d'acqua. Queste molecole si radunano per formare gocce d'acqua (liquide), che finiscono per cadere a terra come gocce di pioggia. Dato che le scie di condensazione sono nubi d'alta quota, l'umidità che contengono forma cristalli di ghiaccio, che non si radunano per formare precipitazioni di qualunque tipo (pioggia).

D: Perché le scie di condensazione sono bianche? Queste scie sono formate dallo scarico di un aereo. Solitamente pensiamo che lo scarico sia nero e sporco.

R: Quasi tutte le goccioline che formano le nubi (e i fiocchi di neve) hanno al centro una piccolissima particella (aerosol). Ma questa particella è MOLTO più piccola della particella di nube/ghiaccio/neve. Quando la luce passa attraverso il cristallo, viene riflessa o piegata (rifratta) dalla particella di nube o ghiaccio e questo la fa sembrare bianca all'osservatore. Quindi quello che fa sembrare bianca la scia è l'acqua (ghiacciata in un cristallo), non la particella dello scarico. Si noti che talvolta gli effetti ottici attraverso questi cristalli possono anche produrre colori, in maniera molto simile agli arcobaleni nelle gocce d'acqza. Questi fenomeni si vedono soltanto quando la geometria fra il Sole, il cristallo e voi è allineata in certe maniere.

D: Perché vediamo un jet che è alto nel cielo ma non forma una scia di condensazione?

R: Affinché si formi una scia di condensazione, nell'aria dev'esserci umidità sufficiente e la temperatura deve essere abbastanza fredda da formare cristalli di ghiaccio alla quota alla quale vola il jet. Se la temperatura è troppo calda o l'aria è troppo secca, le scie di condensazione non si formano.

D: C'è in cielo una scia di condensazione persistente e la sua parte centrale è scomparsa. Questo è causato dal vento o dalla temperatura dell'aria?

R: Se una scia di condensazione scompare del tutto o in parte, vuol dire che manca umidità sufficiente a mantenere la formazione dei cristalli di ghiaccio. Può darsi che le correnti d'aria portino nella zona della scia di condensazione dell'aria più secca: questo causerebbe l'evaporazione di quella parte della scia di condensazione.

D: Come mai così tante scie di condensazione persistenti che vediamo sono così sottili, quasi come fossero righe di matita?

R: Il tipo di scia di condensazione descritto è una scia persistente, in particolare una di quelle che non si spande. Affinché una scia di condensazione persistente possa spandersi, deve esservi nell'aria abbastanza umidità aggiuntiva da consentire la formazione di altri cristalli di ghiaccio. Se l'umisità disponibile è poca, si può formare una scia di condensazione persistente, che però non si spande.

D: In quale strato dell'atmosfera vediamo normalmente le scie di condensazione?

R: Le scie di condensazione si formano solitamente nella porzione superiore della troposfera e nella bassa stratosfera, dove volano normalmente i jet, generalmente fra 8 e 12 km di quota (da 26.000 a 39.000 piedi). Possono anche formarsi più vicine al suolo quando l'aria è molto fredda e ha umidità sufficiente.

D: È possibile osservare le scie di condensazione come indicatori di variazioni del tempo meteorologico?

R: Se una scia di condensazione è persistente o si spande ed è persistente, allora l'alta atmosfera contiene molta umidità. Se una scia di condensazione dura poco, allora l'alta atmosfera è relativamente secca. Questo fenomeno veniva usato dai marinai e può essere usato oggi per prevedere, in una certa misura, che tempo farà. Le scie di condensazione di breve durata possono indicare bel tempo, mentre quelle persistenti possono indicare un imminente cambiamento del tempo oppure la pioggia. Il loro segnale meteorologico è grosso modo simile a quello dei cirri naturali.

D: C'erano due aerei in cielo. Uno volava da nord a sud e lasciava una scia di condensazione persistente. L'altro volava va est verso ovest e non lasciava una scia. Perché un aereo la lasciava e l'altro no?

R: I due aerei volavano a quote differenti: il controllo del traffico aereo ha norme che separano i voli in direzioni differenti. Di conseguenza la rotta di volo nord-sud conteneva più umidità o era a temperatura più bassa rispetto alla rotta est-ovest. La quantità di umidità nell'atmosfera può cambiare notevolmente su una breve distanza verticale. Dipende molto dall'origine della specifica massa d'aria. Ci sono anche variazioni nell'efficienza dei motori degli aerei, che possono determinare se un dato aereo lascia o no una scia di condensazione.



sciechimicheinfo.blogspot.it/2014/04/contrail-education-le-faq-della-n...
[Modificato da saturn_3 31/07/2014 13:47]
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Scie del passato


Il riassunto dei contenuti di tutta questa documentazione, supportato da solide prove, è:


Le scie chimiche sono state sbugiardate da una serie massiccia di risposte tecniche degli esperti; i sostenitori della loro esistenza si sono rivelati degli incompetenti o, peggio, dei falsari. Dello sciachimismo, a questo punto, non resta più niente.


Ma con tutte queste prove schiaccianti che dimostrano la bufala delle scie chimiche, come è possibile che esista ancora qualcuno tra i complottisti disposto a credere ancora nelle scie chimiche?

Qualsiasi voce che un complottista senta, ha sempre una scappatoia: dire che la voce è falsa perché proviene da una fonte implicata nel complotto. Così però si finisce per avere un manipolo di persone che fa la guerra a decenni di scienza meteorologia ed aeronautica.



Senza contare le tre regole di base alle bufale come le scie chimiche: ci si improvvisa esperti di un dato campo quando non lo si è affatto, si rifiutano tutti i dati che non si conformano alla propria tesi e si ignorano tutte le prove che la contraddicono.

Questo vale per qualsiasi campo o argomento in contrasto con la bufala delle scie chimiche, ad esempio, i sostenitori delle scie chimiche negano perfino l'esistenza dei ragni migratori volanti (o meglio, trasportati dal vento), nonostante siano documentati persino da Darwin oltre che dall'Enciclopedia Britannica e da badilate di letteratura specialistica, addirittura, erano noti fin dai tempi di Aristotele.

Ed ecco questa immagine che i complottisti delle scie chimiche etichetterebbero subito come una prova schiacciante delle scie chimiche:

[IMG]http://i61.tinypic.com/yc7lt.jpg[/IMG]
ma in realtà è una immagine del 1967, tratta dal vecchio libro chiamato "Cloud Studies in Colour" scritto da Richard Scorer e Harry Wexler, che mostra le stesse scie naturali provocate dagli aerei che compaiono oggi come in passato, anzi, comparivano anche ai tempi della seconda guerra mondiale, come si vede in centinaia di foto, ad esempio (da notare le scie persistenti: ceifan2.altervista.org/scie_seconda_guerra_mondiale.htm

Già nel 1943 c'erano riviste che spiegano perché gli aerei fanno le scie (e pensare che c'è chi pensa che si tratta di un misterioso fenomeno recente). Si tratta della nota rivista Popular Science del marzo 1943, pagina 55:
books.google.it/books?id=KCcDAAAAMBAJ&pg=PA55&redir_esc=y#v=onepage&q...


[IMG]http://i59.tinypic.com/s5fcya.jpg[/IMG]

Le immagini delle scie degli aerei nella seconda guerra mondiale sono presenti anche nelle foto sulle enciclopedie di storia dell’aviazione, come nel caso seguente in cui si può vedere un’intera formazione di fortezze volanti B-17 mentre rilascia involontariamente scie di vapore condensato esattamente come fanno i nostri moderni aerei di linea.

[IMG]http://i58.tinypic.com/ne85na.jpg[/IMG]

Nel riquadro a destra c’è il commento della foto, di cui riportiamo una parte, nel caso si leggesse male:

Inquadrate in modo da ottenere la massima protezione reciproca, queste Fortezze B-17 dirette contro Brunswick si lasciano dietro scie di condensazione. Durante gli anni 40 della seconda guerra mondiale, il nemico non disponeva certo dei missili Terra-Aria a guida radar o infrarossa che disponiamo oggi. L’unica contromisura dagli attacchi aerei erano i cannoncini antiaereo, ma la gittata e la precisione diminuiva ovviamente col crescere della quota. Per far fronte a queste contromisure, i bombardieri dell’epoca cercavano di salire più in alto possibile, così da essere più al sicuro dalla contraerea, ma a causa delle contrails di vapore emesse dai loro motori a pistoni, venivano inesorabilmente avvistati ancora prima che le sagome dei velivoli fossero visibili all’osservatore.
Ancora oggi è possibile avvistare facilmente un aereo senza neppure vederlo. Basta rivolgere lo sguardo nel cielo all’orizzonte, e la prima cosa che si vedono sono le contrails, visibili anche da cento chilometri di distanza. E dove c’è una contrails c’è ovviamente anche un aereo che sta volando, anche se non lo si vede direttamente. Questa è una delle ragioni principali per cui gli aerei militari odiano letteralmente le contrails, le temono molto, e se potessero non le emetterebbero proprio, pena la totale perdita dell’effetto sorpresa.

Facciamo presente che l’effetto sorpresa è sempre stato al primo posto assoluto nella tattica strategica di ogni guerra aerea, e se questo viene a mancare a causa di una fastidiosa scia di vapore condensato, l’aereo diventa un facile e sin troppo prevedibile bersaglio, nonché un mezzo che vedrà diminuire considerevolmente la sua capacità bellica.

A tale ragione molti piloti della seconda guerra hanno coniato frasi molto significative che racchiudono il significato più profondo della strategia aerea e della filosofia di quei piloti: “Non si può abbattere ciò che non si vede.” Frasi come questa sono proprio in diretto contrasto con le contrails. Dato che le contrails SI VEDONO, non si dovrebbero produrre per nessuna ragione al mondo, altrimenti in guerra si è spacciati! In quest’altra foto, fotocopiata sempre dalla medesima enciclopedia, si vede un altro esempio concreto di contrails.

Le scie, non solo nella seconda guerra mondiale, sono spesso state associate agli aerei come una loro componente tipica, ad esempio qui vediamo il libro "VAPOUR TRAILS" del 1956 scritto da Mike Lithgow e riguardante storie ed aneddoti di piloti britannici che testavano aerei:

[IMG]http://i61.tinypic.com/nzq77m.jpg[/IMG]

[IMG]http://i60.tinypic.com/egxydv.jpg[/IMG]


Su testi d'epoca si trovano facilmente foto di scie risalenti agli anni'60, come le tre seguenti, in cui anche nelle descrizioni si parla inequivocabilmente di scie di aerei:

[IMG]http://i58.tinypic.com/15zi9l.jpg[/IMG]

[IMG]http://i57.tinypic.com/15gxzky.jpg[/IMG]

[IMG]http://i61.tinypic.com/2lbyoso.jpg[/IMG]

Scie persistenti in un libro del 1963 di Richard Scorer & Harry Wexler "A Colour Guide to Clouds" Pergamon Press, consultabile anche qui: archive.org/stream/AColourGuideToClouds/ScorerWexler-AColourGuideToClouds#page/n25/...

[IMG]http://i61.tinypic.com/2gv5zx0.jpg[/IMG]

Abbiamo già citato il libro Cloud of the words di Richard Scorer, del 1972, pieno di spiegazioni e foto di ogni genere sulle scie degli aerei, comprese quelle che oggi sembrano "strane" a tante persone ignoranti in materia: plus.google.com/photos/107393796095434664991/albums/5363662113705530081?ba...

[IMG]http://i57.tinypic.com/ok2vkl.jpg[/IMG]

[IMG]http://i62.tinypic.com/2aqf5h.jpg[/IMG]


Tralasciando le persone in malafede, è comunque angosciante come tanta gente perda tempo dietro a questi problemi bufala, probabilmente sia per creduloneria che per paura della propria salute, con tutti i problemi reali e dimostrati come l'inquinamento che meriterebbero davvero attenzione, ma d'altronde non ci si deve meravigliare se ci si trova in situazione ambientali spesso disastrose (si veda la questione dei rifiuti ad esempio) se la gente preferisce dedicarsi a problemi immaginari invece che a problemi reali...


Tra l'altro, le scie chimiche sono la versione moderna dei pali del telegrafo ai tempi di Verga.

Citazione dai Malavoglia:

"[...] stavano fuori nel cortile guardavano il cielo, perché un’altra pioggerella ci sarebbe voluta come il pane. Padron Cipolla lo sapeva lui perché non pioveva più come prima. - Non piove più perché hanno messo quel maledetto filo del telegrafo, che si tira tutta la pioggia, e se la porta via - Compare Mangiacarrubbe allora, e Tino Piedipapera, rimasero a bocca aperta, perché giusto sulla strada di Trezza c’erano i pali del telegrafo; ma siccome don Silvestro cominciava a ridere, e a fare ah! ah! ah! come una gallina, padron Cipolla si alzò dal muricciuolo, infuriato, e se la prese con gli ignoranti, che avevano le orecchie lunghe come gli asini. - Che non lo sapevano che il telegrafo portava le notizie da un luogo all’altro; questo succedeva perché dentro il filo ci era un certo succo come nel tralcio della vite, e allo stesso modo si tirava la pioggia dalle nuvole, e se la portava lontano, dove ce n’era più di bisogno; potevano andare a domandarlo allo speziale che l’aveva detta; e per questo ci avevano messa la legge che chi rompe il filo del telegrafo va in prigione [...]"



ceifan2.altervista.org/fonti_sciechimiche.htm






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31/07/2014 17:06

Non metto in dubbio queste vecchie foto e le loro veridicita' pero' come spiegare scie che non fuoriescono dai motori ma dalle estremita' delle ali o della coda in assenza di quelle che normalmente dovrebbero essere ovvero dai motori? [SM=g3061043]

scienzamarcia.altervista.org/dossier.html
[Modificato da (richard) 31/07/2014 17:06]
31/07/2014 17:24

(richard), 31/07/2014 17:06:

come spiegare scie che non fuoriescono dai motori ma dalle estremita' delle ali o della coda in assenza di quelle che normalmente dovrebbero essere ovvero dai motori?

Integro l'immagine dal sito marcio:




Mai sentito parlare di fuel dumping?







www.nj.com/news/index.ssf/2010/05/continental_jet_dumping_fue...

E sull'ignoranza della gente che i complottisti montano queste cazzate.
[Modificato da _INSIDER_ 31/07/2014 17:26]
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31/07/2014 18:09

Re:
(richard), 31/07/2014 17:06:

Non metto in dubbio queste vecchie foto e le loro veridicita' pero' come spiegare scie che non fuoriescono dai motori ma dalle estremita' delle ali o della coda in assenza di quelle che normalmente dovrebbero essere ovvero dai motori? [SM=g3061043]

scienzamarcia.altervista.org/dossier.html




Come ha detto Insider si tratta di Fuel Dumping. Se vai alla prima pagina di questa rubrica c'è la spiegazione con immagine e filmato.
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01/08/2014 00:12

condivido quanto detto sopra

Non avevo pensato ai casi d'emergenza in cui si scarica il carburante ma
questo aereo che gira in circolo che fa acrobazie? [SM=g3061043]

[IMG]http://i60.tinypic.com/33pbhv4.jpg[/IMG]
[Modificato da (richard) 01/08/2014 00:13]
01/08/2014 00:23

(richard), 01/08/2014 00:12:

questo aereo che gira in circolo che fa acrobazie?

Anzichè uno screen perchè non posti l'intero video? Nella prima pagina saturn ha già riportato un esempo di scie circolari e perchè possono risultare così.


[Modificato da _INSIDER_ 01/08/2014 00:28]
01/08/2014 00:53

Vabbè, ho recuperato io la fonte di quello screenshot:



Premetto che il video posso vederlo solo se accedo al mio canale YouTube, quindi se avete difficoltà ditemelo che provvedo a caricarlo altrove.

E' la stessa "scienzamarcia" che ha fantasticato sul fuel dumping postato poco sopra. Nella parte delle scie circolari viene scritto "gli aerei civili non fanno il girotondo". Eccome se lo fanno, è scritto in prima pagina a cosa sono dovute le scie circolari. Basta leggere.

Richard devi abbandonare quella fonte stracolma di bufale, perchè l'unico marcio è quello che è in loro possesso... [SM=g2201342]

Hai già postato due contributi da quel marcio puntualmente smentiti, magari prima di postare il terzo fai una lettura completa di tutto il materiale pubblicato da saturn a pag. 1.
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01/08/2014 09:41

Fantastico questo video! mai visto tante caxxate messe insieme. [SM=g1950690] A me è capitato più di una volta di volare e di incrociare altri aerei, naturalmente ad altezze differenti. Mica fanno sfiorare gli aerei [SM=g1420771] In quel caso sì che i passeggeri se la farebbero sotto [SM=g1950690]
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[IMG]http://i47.tinypic.com/vgr2v7.png[/IMG]
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01/08/2014 11:17

Follia di Marcianò. Foto presa dal gruppo di Saturnino. Quello sciacallo sostiene che il carabiniere ferito e ora paralizzato era un figurante. [SM=x2976646]


[IMG]http://oi59.tinypic.com/fz3dzn.jpg[/IMG]
01/08/2014 11:25

UniversalMan, 01/08/2014 11:17:

Quello sciacallo sostiene che il carabiniere ferito e ora paralizzato era un figurante.

Ogni volta mi chiedo cosa aspettano ad arrestarlo o fargli vedere le stelle, quelle che non stanno in cielo.


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01/08/2014 11:53

Re:
_INSIDER_, 01/08/2014 00:23:

Anzichè uno screen perchè non posti l'intero video? Nella prima pagina saturn ha già riportato un esempo di scie circolari e perchè possono risultare così.






Veramente l'ho estrapolato dal video postato nel link superiore

questo

scienzamarcia.altervista.org/dossier.html

Io purtroppo non sono bravo anzi bravissimo come te che scovi pure l'impossibile! [SM=g3061043]
01/08/2014 12:09

(richard), 01/08/2014 11:53:

Veramente l'ho estrapolato dal video postato nel link superiore

questo

scienzamarcia.altervista.org/dossier.html

Abbandona quella fonte, è marcia davvero. [SM=g2201342]


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01/08/2014 13:36

Non si fa problemi a sfruttare le tragedie per i suoi sporchi comodi, fino a quando qualcuno si stufa e gli insegna a vivere.
Se fossi nei parenti di Giangrande, una bella denuncia non gliela toglieva nessuno.
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01/08/2014 14:12

Lui e i suoi False Flag... Che vergogna. [SM=g2854186]
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01/08/2014 14:31

Era un'escoriazione che aveva non una cicatrice...e si è rimarginata...
[SM=g9761]
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[IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG]
Utente Master
04/08/2014 14:53

Re:
Ticino., 01/08/2014 14:31:

Era un'escoriazione che aveva non una cicatrice...e si è rimarginata...
[SM=g9761]




Sono proprio dei bricconcelli nonche' furbetti..... [SM=g3061180] .....facili da smascherare! [SM=g3061043]
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13/08/2014 13:19

La nota pagina facebook new-age complottista Scienza di Confine pubblica un post inventandosi il significato di lettura incrementando così allarmismo, ansia e complotti.

[IMG]http://i60.tinypic.com/esur9e.jpg[/IMG]


Il radar meteorologico è capace di raccogliere informazioni dettagliate sulla localizzazione, intensità e velocità di spostamento delle precipitazioni sul territorio.

Il radar è uno strumento di notevole complessità tecnologica ma il principio di funzionamento è semplice: un impulso di onde elettromagnetiche di opportuna lunghezza d'onda emesso da un'antenna parabolica viaggia nell'atmosfera e quando incontra un gruppo di idrometeore - pioggia, neve o grandine - viene parzialmente riflesso. Il segnale ricevuto - eco radar - contiene le informazioni necessarie per stabilire la posizione, la velocità e l'intensità del bersaglio. L'antenna è montata su un piedestallo libero di ruotare sia in senso verticale (angolo di elevazione) che in senso orizzontale (azimuth), permettendo così l'esplorazione di un ampio volume di atmosfera. Un sistema elettronico provvede alla conversione del segnale ricevuto in formato numerico e rende quindi possibile il suo utilizzo da parte di un software appropriato che porta al prodotto finale ossia la mappa radar di cui potete vedere un esempio in questa immagine:

[IMG]http://i60.tinypic.com/2rygj1f.gif[/IMG]

Ad ogni colore corrisponde una classe di valori di riflettività come evidenziato nella scala. La riflettività misura l'intensità dell'eco radar ed è collegata all'intensità di precipitazione.

Colore blu: riflettività nuvole più basse senza precipitazioni
Colore verde. pioggia debole
Colore giallo: pioggia moderata
Colore arancione/rosso: pioggia forte
Colore viola: possibilità di grandine

Il radar permette un consistente salto di qualità nel settore delle previsioni meteorologiche a brevissimo termine - ovvero su un intervallo di 2-3 ore - per giungere ad un miglioramento della previsione e ad una gestione ottimale delle situazioni di condizioni meteorologiche particolarmente critiche. Le ricadute positive di un tale sistema di monitoraggio e previsione sono molteplici e riguardano svariati settori quali :

•il supporto meteorologico all'agricoltura
•l'assistenza al volo
•la gestione del territorio e delle risorse idriche
•la programmazione turistica e culturale e le manifestazioni sportive.


www.comunitamontanadelbrenta.vi.it/ambiente/protcivile/r...
[Modificato da saturn_3 13/08/2014 15:40]
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