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Le pietre di ICA

Ultimo Aggiornamento: 12/02/2014 16:58
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10/02/2014 14:17

Le pietre di Ica sono una collezione di pietre di andesite, presumibilmente realizzata per contenere, informazioni su un antico popolo e la testimonianza di una tecnologia avanzata, posseduta dai creatori delle pietre. Secondo come riferito sono state scoperte in una caverna vicino Ica, in Perù non lontano dalle Linee di Nazca.



Le pietre sono state ufficialmente scoperte e diffuse da Javier Cabrera, un medico peruviano che ha ricevuto una pietra incisa come regalo di compleanno nel 1961. Cabrera ha identificato l’incisione sulla pietra come un dipinto stilizzato di un pesce estinto, che visse sulla terra milioni di anni fà.




Carlos e Pablo Soldi, due collezionisti reperti archeologici, da tempo raccoglievano questi manufatti, ma non erano mai riusciti ad attrarre la comunità archaeologica con i loro ritrovamenti. Tuttavia, il Dott. Cabrera, si rivelò subito molto interessato alle pietre, i due collezionisti vendettero al dottore la loro intera raccolta, composta da ben 341 pietre. Spinto dalla curiosità e dall’interesse archeologico, Cabrera si mise alla ricerca di altre pietre, e molto presto trovò un’altra persona che ne possedeva molte, un contadino chiamato Basilio Uschuya. Comprò anche tutte le pietre dal contadino, trovò altri fornitori e cercò le pietre personalmente, cosi nel giro di pochi anni Cabrera riuscì a nettere insieme una collezione di oltre 15.000 pietre.

Descrizione delle pietre

Pietre di IcaLe pietre sono di svariate dimensioni, ci sono quelle piccole che si possono tenere nel palmo di una mano ed altre molto più voluminose. Tutte pietre hanno figure che sono state intagliate con linee continue incise nella superficie della roccia.

Sono fatte di andesite, un minerale molto duro che sarebbe stato abbastanza difficile da incidere con degli attrezzi primitivi; Però secondo alcuni rilievi fatti su una pietra ritrovata vicino ad un fiume, essa risulterebbe coperta da una patina di ossidazione naturale che si formerebbe sono in migliaia di anni. Inoltre dei ritrovamenti fossili avvenuti nelle vicinanza, hanno dimostrato che la zona in questione risulta essere piena di frammenti d’osso vecchi di milioni di anni.

La datazione delle pietre resta comunque difficoltosa in quanto prive di frammenti organici, e quindi impossibili da analizzare con le tecniche tradizionali di datazione al carbonio 14 che si basano su materiale organico. Tuttavia la superficie di queste rocce, come abbiamo già detto, ha una specie di patina che ricopre e scolorisce la pietra facendola sembrare come se fosse verniciata; Questo è il risultato di batteri ed organismi che hanno agito nel corso di migliaia di anni per ricoprire ogni pietra.

I Dipinti

Pietre di IcaLa biblioteca del Dott. Cabrera è organizzata in base ai temi delle pietre: fisica, medicina, scienze sociali, natura, animali antichi, geografia e profezie, Le pietre descrivono un’ampia varietà di scene che vanno dai dinosauri che attaccano o che aiutano gli esseri umani (vedi fotogallery) alla tecnologia avanzata con addirittura nozioni di medicina che neppure noi conosciamo (si parla addirittura di trapianti di cervello), e nella foto sotto si può nettamente distinguere un’operazione come viene effettuata ai giorni nostri. Le pietre si possono quindi definire quantomeno “anacronistiche” e hanno attirato l’attenzione di molta gente che ha usato le pietre di Ica per sostenere teorie alternative sull’evoluzione e sulla storia dell’umanità.

Cabrera ha decifrato molte scene incise sulle pietre, fino ad arrivare a una sua teoria sulla storia e sulla civilizzazione del nostro pianeta; Ha dedotto che la tecnologia antica descritta dalle pietre, appartenesse a una specie extraterrestre che presumibilmente è arrivata molte migliaia di anni fa, in tempo per coesistere con i dinosauri e che costruì geneticamente l’uomo moderno.

Il Dott. Cabrera ritiene inoltre che poco tempo dopo la creazione degli esseri umani e di alcuni monumenti megalitici, gli antichi astronauti lasciarono la terra utilizzando il vicino altopiano di Nazca, usandolo come spaceport basato sul cablaggio di energia elettromagnetica per la propulsione dei veicoli spaziali. L’intera zona infatti è composta da enormi giacimenti di minerale ferroso che concentra l’energia magnetica, generando un campo elettromagnetico straordinario. A prova di questo, si può notare che i geoglifi presenti a Nazca, sono tutti riprodotti in una sola pietra, e sono praticamente identici, come possiamo notare dal confronto di queste due foto, una della pietra di Ica e l’altra della scimmia di Nazca:

Su alcune pietre di Ica dedicate alla geografia, si può notare una bizzarra configurazione del mondo, il Dr Cabrera consultò dei geologi per interpretarle, e i risultati sono a dir poco sorprendenti. I infatti hanno affermato che la conformazione del pianeta è effettivamente esatta, ma per come era circa 13 milioni di anni fa. Nella foto sotto possiamo benissimo distinguere una sorta di mappa geografica che mostra i continenti della terra antica.





Teorie contro

Pietre di IcaNel 1998, il ricercatore spagnolo Vicente Paris dichiarò dopo quattro anni di ricerche, di avere la prova che dimostrerebbe che le pietre sono una mistificazione. Fra le prove che presentò da c’erano microfotografie delle pietre che mostravano tracce di vernici ed abrasivi moderni. La prova più evidente però, è la precisione delle incisioni poco profonde; le pietre di grande età dovrebbero avere una erosione notevole delle superfici e quindi le incisioni poco profonde dovrebbero essere molto più consumate di quanto lo sono.

Nel 1973, Basilio Uschuya durante un’intervista con Erich von Daniken, confermò di essere stato lui a realizzare le pietre; Più successivamente però smentì quella dichiarazione durante un’altra intervista dicendo che quello che aveva detto in precedenza era solo una mistificazione per evitare l’imprigionamento per la vendita di manufatti archeologici.
Chi realmente ha realizzato le pietre di Ica? Per ora rimane un enigma…



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