Una capacità di discernere il giusto dallo sbagliato, e il vero dal falso, e direttamente e indissolubilmente legato a una cultura di fondo, che non può mai essere nebulosa.
Una persona informata, anche a livello superficiale su vari argomenti, è meno facilmente influenzabile di una incolta o ignorante. Infatti posta di fronte a incongruenze e inesattezze, sarà propensa quantomeno a ridimensionare l'affidabilità della fonte, e a indagare sulla veridicità delle informazioni ricevute.Anche Se......
Anni fa in diverse occasioni erano stati riportati diversi risultati riguardo esperimenti nell'ambito dei rapporti comportamentali degli individui. In diversi di essi, per esempio era emerso che un individuo, anche aperto mentalmente come uno studente universitario, era particolarmente sensibile ai pettegolezzi negativi, riguardanti un suo collega. Anche se in un secondo momento aveva modo di conoscere il soggetto incriminato, e aveva modo di rilevare l'infondatezza delle informazioni precedentemente ricevute,tuttavia non cambiava il suo giudizio negativo, che va detto era basato solo sul sentito dire. Personalmente io chiamo tutto ciò STUPIDITA.
Se osservate bene in giro, però vedrete che è la prassi comportamentale più diffusa.
Parlare di ciò che spesso non si conosce, facendo spesso molti danni. Qualcuno ha detto che la lingua uccide più della spada. Vero. E anche vero che più della lingua ,può la stupidità, che prima di uccidere la vittima, uccide chi l'ha generata.
Gli ignoti commissionatori delle Georgia Guidestone, quando hanno fatto scolpire le regole sulla roccia, dicendo che la popolazione mondiale andrebbe ridotta a mezzo miliardo, hanno preso un abbaglio. Se si dovessero salvare solo i giusti o i migliori fra noi, forse anche solo la cifra cinque milioni sarebbe esagerata.
Anche se ipocritamente diciamo di amare la verità, poi di fatto nella vita di tutti i giorni siamo in ammollo in un mare di menzogne più o meno grandi, e più o meno consapevoli.
E una di quelle caratteristiche congenite della nostra specie. Homo Sapiens, il mio secondo nome è Inganno.
Dell'albero della Vita, più che il sapore della mela, ci siamo portati dietro l'inganno del Serpente, che ai nostri occhi evidentemente ha un sapore migliore.Per fortuna a differenza di molti serpenti velenosi, non abbiamo denti cavi carichi di veleno. Se ogni volta che mentiamo e sbagliamo consapevolmente dovessimo morderci la lingua, saremmo già estinti da tempo.SSSSSSSSS ma non ditelo SSSSSSSSS a nessssuno. SSSSSSS