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L' Homo Erectus navigava in mare aperto

Ultimo Aggiornamento: 29/11/2011 14:38
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24/11/2011 14:32


H. erectus / Stegodonte (elefante del tardo Pleistocene, Indonesia).
Gerbil / Museo Tautavel


Immaginate un gruppo di Homo erectus, i più antichi esponenti della nostra famiglia, che vivono in prossimità della costa su un’isola dell’Indonesia, ben lontani da un’altra rigogliosa isola, visibile solo a poche miglia al largo. Un giorno, mentre sono sulla riva, una mandria d’elefanti esce dalla vicina foresta e attraversa la spiaggia, entra nell’oceano e comincia a nuotare in mare aperto verso l’altra isola. Potrebbe essere questa l’esperienza che fa scattare un processo creativo nei nostri antenati che li stanno guardando? La loro immaginazione si arricchisce non solo del desiderio di raggiungere tale isola, ma anche delle idee su come farlo? Potrebbe questo periodo di pensiero creativo concludersi con l’invenzione di una zattera abbastanza grande da contenere più persone, il cibo e l’acqua? Se saremo in grado di acquisire elementi di prova di questa situazione nel passato remoto, nei primi giorni di Homo erectus, saranno poi gli archeologi a fissare la data e il luogo di uno degli eventi più straordinari in tutta la storia umana, un passo importante per l’evoluzione della mente umana.



Elefanti che nuotano / Africa - Foto tomas2002 / Web Shots


Gli elefanti sono di gran lunga i più forti e grandi tra i mammiferi, colonizzatori attraverso il mare. Sono nuotatori su lunghe distanze e sono stati visti attraversare grandi distanze nell’acqua, sia dolce, sia salata. Mandrie di elefanti hanno nuotato per 48 ore consecutive attraverso i grandi laghi africani. Elefanti hanno nuotato nel mare su una distanza di 48 km, a volte raggiungendo una velocità di 2,7 km / h. Gli elefanti spesso nuotano al largo delle isole in India. Quando nuotano su lunghe distanze, a volte trainano altri individui che hanno bisogno di riposo. Le loro casse toraciche sono molto ben disegnate per la respirazione, e un piccolo branco è in grado di creare una colonia, con il suo potenziale riproduttivo. Diverse specie d’elefanti hanno attraversato il mare in Indonesia a est delle isole di Giava, e verso le Filippine, dove hanno continuato a evolversi e la specie nana si è evoluta.


Da Tangaroa a Wallacea



Tangaroa sul Pacifico - Foto tangaroa.nettblogg


Nel 1947 l’avventuriero norvegese Thor Heyerdahl, nella sua Kon Tiki Expedition, navigò con una grande zattera di balsa, progettata secondo un modello andino o sudamericano, verso ovest attraverso il Pacifico per 101 giorni. La zattera era stata progettata e costruita da costruttori navali indigeni delle popolazioni che vivono ancora intorno al lago Titicaca, sulla Cordigliera delle Ande. La teoria di Thor Heyerdahl, che anticamente i sudamericani avessero viaggiato verso la Polinesia, era inizialmente controversa, ma il libro sulla spedizione è diventato immediatamente un best–seller e il film documentario ha vinto un Academy Award. Il mondo è ormai consapevole del fatto che i popoli indigeni e le antiche civiltà potrebbero aver costruito grandi zattere che potevano compiere con successo lunghi viaggi in mare aperto. Nel 2006 il nipote di Thor Heyerdahl, Olav Heyerdahl, era con l’equipaggio della Tangaroa (così chiamata dal nome del gran Dio del mare Maori), il cui viaggio attraverso il Pacifico onorò il grande Thor Heyerdahl.



First Mariner’s Project / Zattera di bambù da Flores a Timor
Foto First Mariner’s Project – National Geographic Project 2008



Millenni prima dei primi resti conosciuti di imbarcazioni, l’Homo erectus viaggiava su enormi distanze a nord, verso la regione mediterranea, e migliaia di miglia ad est e in Asia. Non vi è alcuna prova diretta archeologica che l’Homo erectus si spingesse in alto mare, ma l’argomento che possa averlo fatto con zattere di tronchi è molto forte e le implicazioni sono molto importanti. Se si vuole raggiungere un’isola al largo, o si costruisce una grande zattera o barca, o si affronta il nuoto su lunga distanza. Forse questa premessa è semplice e condivisibile, ma si discute in dettaglio solo sulla possibilità recente di un tale exploit. La maggior parte dei siti dell’Homo erectus è molto difficilmente databile con precisione, e le prove della presenza dell’Homo erectus in località che sono sempre state isole è stata scoperta solo di recente. La capacità d’attraversare l’acqua rappresenta una tappa importante nella storia dell’evoluzione umana.



Sahul – Sonda / Wallace Line - Mappa – Alberto Salguero / Wikipedia


Robert G. Bednarik e il First Mariners Project dell’Istituto Internazionale di Archeologia di replicazione in Australia hanno condotto eccezionali ricerche, per individuare i più antichi marinai. Bednarik studia la presenza dell’Homo erectus in Indonesia e le origini della navigazione marittima. Ha pubblicato su entrambi i temi, articoli su riviste accademiche e in sedi destinate al più ampio pubblico. La presenza dell’Homo erectus è da tempo nota in Indonesia, sull’isola di Giava, con i primi fossili risalenti a 1,51–1,10 milioni d’anni fa. L’Homo erectus poteva camminare sino a Giava sul Sonda Shelf, una massa continentale oggi sommersa che collegava la penisola malese, Kalimantan, Borneo, Sumatra e Giava, con ampie valli. Sondaland, che è un’estensione dell’Asia continentale, e la piattaforma continentale della Sonda, non si estendono ulteriormente ad est di Giava. Quando un più basso del livello del mare permetteva che Sonda formasse un vasto territorio emerso, anche l’Australia e la Nuova Guinea erano unite da un gran ponte di terra superficiale per formare la massa continentale conosciuta come Sahul.



Wallacea / Le piccole isole della Sonda - Foto satellitare – NASA


Tuttavia, zone di mare aperto rimanevano tra il bordo orientale di Sonda e il margine occidentale dell’Australasia in tutto il tardo Pliocene e Pleistocene. La fauna tipica del sud–est asiatico non si estende al di là della linea di Wallace. Le isole più in basso del Sonda avevano animali distintivi che includevano elefanti, sia di taglia normale, sia nani. In queste acque vi sono isole che sono sempre state circondate dal mare durante il periodo dell’Homo erectus. Se si trova la prova dell’Homo erectus, su queste isole oceaniche più di 500.000 anni fa, avremo trovato la storia dei primi viaggi marittimi.
La linea di Wallace segna il bordo della piattaforma continentale dell’Asia e di Sonda. Si trova tra le isole di Nusa Tenggara (Lesser Sonda Islands) come Borneo, Sulawesi (Celebes), Bali e Lombok. Questo confine naturale è stato notato per primo da Alfred Russel Wallace, naturalista britannico, che ha concepito una Teoria dell’Evoluzione coincidente con quella di Charles Darwin. Considerando che la distanza per via d’acqua tra Bali e Lombok è di soli 35 km, la ‘durezza’ della linea di Wallace è impressionante.



La linea di Wallace - Mappa – Teresa Zubi Karte / Dive Sites in Indonesia


Wallacea comprende le isole tra Sondaland (penisola malese, Sumatra, Borneo, Giava e Bali) e la vicina Oceania (Australia e Nuova Guinea). Queste isole sono sempre state circondate da acque profonde, e non potrebbero mai essere state raggiunte attraverso un percorso terrestre, anche quando il livello del mare durante i periodi glaciali era più basso. Queste isole, per essere raggiunte, hanno richiesto che l’Homo erectus sapesse costruire zattere o barche. La linea di demarcazione Wallacea traa Australia e Nuova Guinea, è chiamata Lydekker’s Line. Vicino all’Oceania tocca: Australia, Tasmania, le isole Aru, Nuova Guinea e le Isole Salomone. A volte durante il Pleistocene, sul livello del mare in questa regione era di 130 metri più basso rispetto a quello attuale e le isole della Nuova Oceania erano riunite a formare il continente noto come Sahul.
Le isole di Wallacea, tuttavia, non sono mai state unite in questi intervalli di freddo nel Pleistocene. Qui sta l’importanza del loro carattere distintivo bio–geografico e la sfida all’Homo erectus. La fauna di queste isole è stata, e lo è ancora, meno diversificata da quelli ad ovest rispetto a loro. Le isole di Wallacea vedono pochi mammiferi terrestri, uccelli di terra, pesci d’acqua dolce o provenienti dal continente asiatico, a causa dell’ostacolo presentato da un viaggio nell’ oceano aperto. Quasi la metà delle specie di vertebrati terrestri del Wallacea sono endemiche (cioè non si trovano in nessun altro luogo). E Wallacea era originariamente quasi completamente coperta da una foresta umida di un gran numero di specie di piante endemiche di latifoglie.
Sulle isole di Wallacea è la prova che conferma che l’Homo erectus fu il primo marinaio, una pietra miliare nella storia umana. Possiamo presumere che i primi potenziali uomini di mare fossero affascinati dalle isole facilmente visibili, poco lontane dalle loro rive. La curiosità è sempre presente nella coscienza umana. Che cosa si trova là fuori? Cibo? Pericolo? (Il contatto visivo con l’isola non può essere documentato fino al Pleistocene superiore e alle migrazioni umane verso l’Australasia).



First Mariner’s Project / Costruzione d'una zattera di bambù, 2008
Foto First Mariner’s Project – National Geographic Project 2008



L'Homo erectus costruisce la prima zattera e viaggia verso l’isola di Flores in Wallacea

Molto tempo prima dell’avventuroso viaggio verso un’isola, Homo erectus non solo vedeva occasionalmente qualche mandria d’elefanti fare il bagno nel mare di un’isola, ma è probabile che tentasse la pesca in mare da piccole zattere. La testimonianza archeologica implica che l’‘invenzione’ d’una più zattera più resistente, capace d’affrontare il mare, possa quasi essere un’estensione di routine della capacità intellettuali dell’Homo erectus già in uso quotidianamente.
E’ molto improbabile che i primi marinai che si avventurarono sul mare usassero canoe o piroghe. Non vi è alcuna prova solida dell’uso del fuoco durante il periodo di certezza archeologica della presenza dei primi Homo erectus sulle isole di Wallacea, ed è quasi impossibile costruire una piroga dal tronco d’un albero cavo senza l’uso del fuoco. La piroga più antica conosciuta proviene dai Paesi Bassi, e risale al 8600 a.C. Nel Mesolitico tempi, il moderno H.sapiens dominò il pianeta per decine di migliaia di anni. Homo erectus si era evoluto nei nostri immediati antenati, prima di estinguersi, prima che il Pleistocene superiore e l’ultima era glaciale iniziassero, verso il 110.000 a.C.
Possiamo concludere che la prima traversata dell’oceano fu compiuta su zattere fatte con tronchi, legati insieme con corda di dure fibre vegetali e / o di fronde di palma. Il bambù era abbondante in Wallacea, e forse alcuni tronchi di legno approdati sulla spiaggia, facili da assemblare e non troppo decomposti, potevano essere utili come legni supplementari. Ebbene, qual è la prova che Homo erectus è stato il primo ominide a viaggiare sul mare? Non abbiamo i resti delle loro imbarcazioni oceaniche. Zattere costituite da tronchi legati insieme sarebbero quasi impossibili da identificare con una scoperta archeologica. Abbandonate quando la riparazione non era più possibile, o distrutte dal mare, sarebbero state presto scomposte e disperse e non possono più essere identificate come un oggetto costruito dall’essere umano. Forse finalmente il ritrovamento d’una pagaia potrebbe essere una prova, ma non ne sono state trovate da questa remota epoca.



Isole di Wallacea - Mappa – Teresa Zubi Karte / Dive Sites in Indonesia


La piattaforma della Sonda era una foresta densa, non sempre facile da attraversare, in tutto il Medio Pleistocene (da 780.000 a 13.000 anni fa). Tale situazione esisteva solo quando il livello del mare era più basso. Sumatra, Giava, Bali e Kalimantan costituivano periodicamente ponti raggiungibile via terra, e non era necessario viaggiare per mare per raggiungerle. Prima che Homo erectus arrivasse in Indonesia è stato su Giava e ciò è stato datato a 1,51–1,02 milioni di anni fa. La possibilità di pescare al largo deve essere stata rapidamente scoperta e apprezzata, e possiamo supporre che brevi viaggi di pesca diventassero una priorità.
L’evoluzione della navigazione marittima ha portato alla capacità di attraversamento di braci di mare di 30 km e alla colonizzazione dell’isola di Flores, verso 840.000 a.C. (tardo Pleistocene inferiore). Questo viaggio comporta la prima colonizzazione di Lombok e Sumbawa, le due grandi isole tra Bali e Flores. Anche nei momenti in cui il livello del mare era ai livelli più bassi, due bracci di mare dovevano essere attraversati per raggiungere l’isola di Flores. In primo luogo si doveva attraversare il canale tra Bali e Lombok, poi i 9 km di distanza tra Sumbawa e Flores. L’attraversamento dello Stretto di Lombok può essere stato il primo viaggio nella storia della navigazione oceanica, con l’obiettivo di conquistare una nuova isola o un nuovo territorio.



Flores_Moni Kelimutu - Fotografia – Serenade / Wikipedia


L’isola di Flores è a metà strada tra la Sonda e il Sahul ed è stata il primo obiettivo per l’insediamento dei primi Homo erectus nella regione. Il Bacino Soa occupa una vasta regione interna, sull’isola di Flores. Si estende per 20 km x 10 km ed è circondato da montagne e vulcani attivi. Durante gran parte della sua storia è stata un grande lago. A volte, grazie alla formazione d’un fiume, il lago è stato drenato e la Soa è diventata un bacino di pascoli a savana. C’è un fiume d’uscita ancora presente. Gli archeologi hanno trovato fossili e utensili di pietra in sedimenti tufacei che si sono formati nel bacino Soa durante i periodi ‘secchi’.
Tra i fossili, negli strati di depositi vulcanici del Bacino Soa di Flores, vi sono molti resti d’elefanti Stegdon e ci sono, nel Paleolitico Inferiore, strumenti umani compiuti nella Formazione Ola Bula, Flores centrale. Nel sito Menge Mata, 19 campioni di prodotti paleomagnetici consentono di stimare l’età del sedimento, che contiene gli strumenti, a 780000 anni. La traccia di fissione offre la stessa analisi di sedimenti, prodotti in un’epoca di ~ 800.000–720.000 anni fa.


Ricominciare da qui

All’inizio il deposito di 850000 – 920000 anni fa non contiene alcun manufatto (Periodo 1). 3 si riferisce al periodo di fossili e pietre strumenti depositati presso Mata Menge e altre cinque località tra 800000 e 700000 anni. Il caso è chiuso! Homo erectus come primo marinaio, navigava in zattera all’isola Wallacea di Flores più di 3 / 4 milioni di anni fa!



Pleistocene medio – strumenti da Giava - Fotografia – Retno Handini / Science Magazine


Strumenti di pietra analoghi a quelli reperiti su Flores sono stati trovati su altre isole in acque profonde della Wallacea: Timor centrale, Timor occidentale, Roti e Sulawesi. I reperti da Timor e Roti sono stati individuati in depositi del Pleistocene medio. Stegodonti sono stati individuati a Atambua, Timor Ovest in sei siti della formazione Weaiwe. Un frammento osseo di Stegodonte trovato alla To’os era stato fracassato ed aveva anche subito un incendio, forse deliberatamente appiccato (chi o che cosa appiccò il fuoco?).
Stegodonti e Homo erectus vivevano fianco a fianco su Timor. Anche se non vi è alcuna solida prova che l’uomo cacciasse gli Stegodonti, essi potrebbero essersi dedicati al recupero delle carcasse trovate occasionalmente. Strumenti di pietra sono stati trovati in almeno sei siti di Stegodonti, ma ciò potrebbe indicare il recupero e il trattamento delle carcasse, e non la caccia attiva. L’Homo erectus indonesiano viaggiava eventualmente da Alor a Timor, su una distanza di 60 a 100 km di mare aperto.
L’uomo s’era lanciato sul mare, molto prima che noi – ‘uomini moderni’ – apparissimo sulla Terra. Le implicazioni per l’evoluzione del nostro cervello e le capacità intellettuali sono impressionanti!



Dal Cile alla Micronesia / Mata Rangi III / Spedizione spagnola, 1999 - Foto: Historic Tall Ship Replicas


Nota su rocce, tempo geologico e cultura
‘Pleistocene’ si riferisce ad una precisa era geologica. ‘Paleolitica’ si riferisce alla cultura. Ci sono i periodi del Pleistocene Basso (1.8–0.78 milioni d’anni fa), Medio (0.78–0.13 milioni d’anni) e Pleistocene Superiore (0.12–0.01 milioni d’anni) e non si sovrappongono esattamente con i periodi delle culture paleolitiche: Inferiore, Medio e Superiore. Inoltre, ogni cultura presenta un diverso lasso di tempo su diversi continenti. Ad esempio, gli strumenti del Paleolitico Inferiore, che sono generalmente considerati come un po’ grezzi e di progettazione elementare, persistono in alcune parti dell’Asia in tutta l’ultima era glaciale (Pleistocene superiore come era geologica). In Europa, all’arrivo del Paleolitico Inferiore gli utensili di pietra sono scomparsi, mentre l’ultima glaciazione (Pleistocene superiore) aveva inizio. Inoltre, la persistenza di utensili del Paleolitico Inferiore nel Pleistocene superiore in certe zone non implica la persistenza del nostro antenato Homo erectus, primo uomo di mare della nostra storia.

Fonti:

www.environmentalgraffiti.com

www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=246

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24/11/2011 14:43

L'ingegno dell'uomo ha sempre superato tutte le innumerevoli difficolta' che via via si presentavano dinanzi ai suoi occhi perche' fino ai giorni d'oggi è l'unico essere in cui una preziosa fiammella scintilla nella sua mente desiderosa di sfide e traguardi sempre nuovi da raggiungere e superare .......è l'inarrestabile desiderio della conoscienza!!!
[Modificato da (richard) 24/11/2011 14:45]
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24/11/2011 14:49

Ottimo articolo Eone [SM=g8320] ! Grazie!

Si confermo, è verissimo... Ho sentito che stanno rivalutando la figura dell'Homo Herectus, pare che non fosse scemo per niente, anzi...
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24/11/2011 14:51

Re:
(richard), 24/11/2011 14.43:

L'ingegno dell'uomo ha sempre superato tutte le innumerevoli difficolta' che via via si presentavano dinanzi ai suoi occhi perche' fino ai giorni d'oggi è l'unico essere in cui una preziosa fiammella scintilla nella sua mente desiderosa di sfide e traguardi sempre nuovi da raggiungere e superare .......è l'inarrestabile desiderio della conoscienza!!!



Verissimo, parole Sacrosante Richard.

Purtroppo gli eventi e teocrazie hanno fatto si che perdesse fiducia in se stesso, sostituendo ieri con le religioni ed oggi con i culti ufologico messianici quella "preziosa fiammella", sino al punto di stravolgere la storia e di far credere che il mondo sia stato creato appena 6 millenni fa, o che a tali date eravamo ancora arrampicati sugli alberi a mangiare banane.

La sete di conoscenza insieme all'arte della guerra sono state le molle che hanno permesso l'evoluzione sin da epoche remote.

Il sito dell'Associazione Liutprand è una miniera d'oro per informazioni archeologiche.

Buona lettura. [SM=g8320]


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24/11/2011 16:03

Re: Re:
eone nero, 24/11/2011 14.51:



Verissimo, parole Sacrosante Richard.

Purtroppo gli eventi e teocrazie hanno fatto si che perdesse fiducia in se stesso, sostituendo ieri con le religioni ed oggi con i culti ufologico messianici quella "preziosa fiammella", sino al punto di stravolgere la storia e di far credere che il mondo sia stato creato appena 6 millenni fa, o che a tali date eravamo ancora arrampicati sugli alberi a mangiare banane.

La sete di conoscenza insieme all'arte della guerra sono state le molle che hanno permesso l'evoluzione sin da epoche remote.

Il sito dell'Associazione Liutprand è una miniera d'oro per informazioni archeologiche.

Buona lettura. [SM=g8320]

[SM=g1420767] Eone interessantissimo stanoce con calma mi leggo tutto per benino [SM=g8320]






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24/11/2011 16:12

GLI ANTENATI DEGLI UOMINI NAVIGAVANO GIA' IN ALTO MARE

RALEIGH, N.C.,16 agosto 2011 — I primi esseri simili all’uomo possono essere stati più abili di quanto solitamente non si pensi. Recenti ritrovamenti archeologici nel Mediterraneo mostrano che gli antenati dell’uomo navigavano in alto mare.
Un ghruppo di ricercatori che include un geologo della North Carolina State University ha trovato che i nostri antenati attraversavano il mare almeno 130000 anni fa, più di 100000 anni prima di quanto pensassero gli scienziati.
Essi si basano su strumenti di pietra trovati nell’isola di Creta. L’isola fu colonizzata dagli eoni, un popolo preistorico che lasciò i propri attrezzi, prima di attraversare il mare per raggiungerla.
Si tratta di attrezzi così antichi da spostare indietro le date dello sviluppo umano, ha detto Thomas Strasser, un archeologo del Providence College che ha diretto il gruppo di ricerca. Gli attrezzi non sono stati fatti dai nostri antenati diretti, Homo sapiens, ma addirittura dalla specie più antica di predecessori, Homo erectus.
Si tratta di strumenti molto differenti da tutti gli altri ritrovati a Creta, ha detto Strasser. Sono molto simili ai primi strumenti dell’età della pietra trovati in Africa e risalenti a 700000 anni fa.
Inizialmente non c’era modo per datarli. Poi intervenne il geologo della NCSU, Karl Wegmann.
All’epoca, Wegmann non sapeva molto di archeologia, ma conosceva abbastanza bene la geologia di Creta. Aveva studiato le formazioni rocciose di Creta per occuparsi dei terremoti.
Alcuni degli attrezzi ritrovati erano avvolti in quelle formazioni rocciose, che provenivano dalle sabbie di antiche spiagge. Erano rocce formate dalle sabbie costiere, disse Wegmann.
Oggi, quelle rocce, con gli attrezzi che esse inglobano, si trovano a centinaia di metri di distanza dalla linea costiera. Lo stesso processo che provocò i forti terremoti spinge Creta a emergere sempre più dal mare, con una velocità 35 volte inferiore a quella della crescita delle nostre unghie.
La lenta risalita dell’isola ha preservato le spiagge delle diverse ere come terrazzamenti, lungo le coste dell’isola.
Le terrazze più basse sono le più facili da datare. Gli scienziati possono calcolare l’epoca delle conchiglie racchiuse nelle rocce, con la datazione della radioattività del Carbonio 14. Il metodo stabilisce l’età di quei terrazzamenti, tra 45000 e 50000 anni fa.
"Sappiamo che (gli sttrezzi) si trovano decine di metri al di sopra delle terrazze databili a 50000 anni fa, così sappiamo che devono essere più antichi", ha detto Wegmann.
Il limite di 50000 anni è il massimo che si può raggiungere con la datazione al Carbonio 14. Per datare qualcosa di più antico, occorre usare altri metodi.
La risalita di Creta dal mare offre un modo di datazione abbastanza elegante e semplice. Già che si conosce l’età delle terrazze più basse, i geologi possono calcolare l’età di quelle più alte sulla base delle differenze di livello.
Se i geologi conoscono le differenze di quota tra le terrazze e la loro velocità di sollevamento, possono stimarne la data di formazione. In questo caso, sono pervenuti a calcolare 130000 anni d’età.
"Ciò che è veramente unico ed eccitate... è che quelle specie, che ci hanno preceduto, erano meno stupide e più abili di quanto normalmente non si ritenga" ha detto Wegmann. "Erano capaci di compiere azioni complesse".

(c) 2011, The News & Observer (Raleigh, N.C.). Distributed by McClatchy-Tribune Information Services.

Fonte: Boston Herald.com

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24/11/2011 19:47

Ottimo articolo...non conferma altro che l'uomo,anche nei suoi albori,è sempre stato ingegnoso!
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24/11/2011 20:49

Articolo esauriente e dettagliato in ogni suo punto.C'è ancora molto da approfondire e da scrivere sulla storia della navigazione marittima e delle esplorazioni geografiche,e questo perchè l'uomo è da sempre prigioniero di ricostruzioni storiche faziose ideate per poter avere una visione del mondo tranquillizzante.
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25/11/2011 01:26

Domanda a tutti quanti.

E allora perchè hanno messo gli alieni o divinità di mezzo in ogni realizzazione piramidi comprese?

Se necessario apriamo un topic apposito, mi piacerebbe sentire i pareri di tutti.

Grazie anticipate. :)
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25/11/2011 11:26

Re:
eone nero, 25/11/2011 01.26:

Domanda a tutti quanti.

E allora perchè hanno messo gli alieni o divinità di mezzo in ogni realizzazione piramidi comprese?

Se necessario apriamo un topic apposito, mi piacerebbe sentire i pareri di tutti.

Grazie anticipate. :)




Perchè è un'esigenza umana quella della ricerca del divino, del trovare un significato alla propria esistenza.
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25/11/2011 12:14

Re:
eone nero, 25/11/2011 01.26:

Domanda a tutti quanti.

E allora perchè hanno messo gli alieni o divinità di mezzo in ogni realizzazione piramidi comprese?

Se necessario apriamo un topic apposito, mi piacerebbe sentire i pareri di tutti.

Grazie anticipate. :)




Da quello che ho capito, perchè erano costruzioni enormi e molto difficili da realizzare per l'epoca. Anche perchè erano popoli ossessionati dall'astronomia e avevano miti di creature divine che provenivano dal cielo.

Tuttavia ci sono delle spiegazioni razionali anche per queste cose:

-Erano fissati con l'astronomia perchè essendo popoli dipendenti dall'agricoltura dovevano per forza essere molto esperti, per inquadrare il periodo del raccolto, maree del Nilo eccettera...

-Avevano divinità che provenivano dal cielo, proprio perchè da questo dipendevano per avere un raccolto ottimale (sole per esempio)

-Le piramidi sono la costruzione più stabile in assoluto e gli ingegneri dell'epoca lo avevano già capito


Però rimangono sempre delle incognite... Chissà se un giorno si scoprirà qualcosa di diverso
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25/11/2011 12:16

Re:
eone nero, 25/11/2011 01.26:

Domanda a tutti quanti.

E allora perchè hanno messo gli alieni o divinità di mezzo in ogni realizzazione piramidi comprese?

Se necessario apriamo un topic apposito, mi piacerebbe sentire i pareri di tutti.

Grazie anticipate. :)




Perchè l'uomo moderno è convinto di aver raggiunto l'apice di quel progresso scientifico che le civiltà più antiche nemmeno immaginavano nei sogni. Concordo sulla proposta di aprire un topic apposito.


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25/11/2011 15:43

Re:
eone nero, 25/11/2011 01.26:

Domanda a tutti quanti.

E allora perchè hanno messo gli alieni o divinità di mezzo in ogni realizzazione piramidi comprese?

Se necessario apriamo un topic apposito, mi piacerebbe sentire i pareri di tutti.

Grazie anticipate. :)



concordo con il nuovo topic [SM=g8320]


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Utente Master
29/11/2011 14:38

Il più antico amo da pesca

Reperti scoperti in una grotta di Timor Est retrodatano notevolmente l'acquisizione di complesse tecniche di pesca e di navigazione da parte dei nostri antenati, portandola da 12.000 a 42.000 anni fa. La scoperta chiarisce anche alcuni aspetti del popolamento dell'Australia


www.lescienze.it/news/2011/11/26/news/primi_pescatori_popolamento_australia_timor_uomo_moderno...
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