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Le somiglianze nel gioco tra bambini e piccoli scimpanzé !

Ultimo Aggiornamento: 18/11/2011 12:22
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17/11/2011 17:38

Il comportamento di gioco dei piccoli scimpanzé e dei bambini mostra importanti analogie che si estendono fino all'adolescenza. Lo dimostra uno studio che ha confrontato i dati sui giovani Pan troglodytes con la letteratura scientifica sul gioco nei piccoli Homo sapiens

bambini e piccoli di scimpanzé (Pan troglodytes), come i cuccioli di molti altri mammiferi, trascorrono una parte significativa del loro tempo impegnati nel gioco, in particolare nel gioco sociale, vale a dire quello che coinvolge due o più individui, e che riveste funzioni diverse a seconda di fattori quali il sesso, l'età, la qualità del rapporto tra i compagni di gioco, il contesto e l'ambiente. Una ricerca italiana dimostra ora che nel corso dello sviluppo individuale (ontogenesi) il comportamento di gioco varia seguendo tendenze analoghe nei piccoli di Homo sapiens e in quelli di P. troglodytes.

La ricerca, realizzata da Giada Cordoni ed Elisabetta Palagi, del Museo di Storia Naturale e del Territorio dell'Università di Pisa, in collaborazione con l'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR di Roma, si è basata sulla comparazione, effettuata in modo standardizzato e puntuale, tra i dati riguardanti i primati non umani e quelli presenti in letteratura sul comportamento di gioco dell'uomo. Nell'ambito dello studio, le ricercatrici hanno definito il "gioco" come attività che non ha chiari e immediati benefici, la definizione usata più frequentemente in etologia e sociobiologia.

I risultati ottenuti, pubblicati sulla rivista online PLoS One, hanno dimostrato che, nello scimpanzé come nell'uomo, esistono variazioni apprezzabili dei parametri del gioco durante il passaggio dalla fase infantile a quella giovanile. In particolare, le ricercatrici hanno evidenziato che i bambini in età prescolare (0-3 anni), come i piccoli di scimpanzé, mostrano livelli più alti di gioco solitario, mentre il gioco sociale di lotta rimane pressoché costante dall'infanzia all'adolescenza. Sia gli immaturi di scimpanzé

sia quelli di Homo sapiens prediligono il gioco con i coetanei che, negli adolescenti di entrambe le specie, diviene più bilanciato e complesso, ma anche più competitivo. Negli esseri umani, tuttavia, la transizione dal gioco solitario a quello sociale avviene nel periodo prescolare, mentre negli scimpanzé il gioco sociale copre costantemente una finestra temporale più ampia, che va dalla primissima infanzia (0-3 anni), all'età giovanile (4-7 anni)

Cortesia Elisabetta PalagiUn altro elemento su cui si è concentrata la ricerca sono le espressioni del volto. Esseri umani e grandi scimmie sorridono entrambi spontaneamente durante le esperienze piacevoli. La presenza di espressioni giocose del volto durante il gioco solitario nei piccoli di scimpanzé indica che, come negli esseri umani, queste espressioni possono costituire la segnalazione di uno stato emozionale, suggerendo quindi che i piccoli di entrambe le specie hanno capacità di auto-consapevolezza.

Data la stretta vicinanza filogenetica tra Homo sapiens e le altre scimmie antropomorfe, suggeriscono Cordono e Palagi, "il confronto comportamentale tra specie diventa cruciale per gettar luce su quelle che sono le basi biologiche di molti comportamenti presenti in quello che, dal punto di vista zoologico ed evolutivo, possiamo chiamare 'animale uomo'", concludendo che il loro studio "non sarebbe stato possibile se prima non fossero stati effettuati accurati studi quantitativi su scimmie e proscimmie, studi che, di per sé, costituiscono il fondamento per poter comprendere l'evoluzione del comportamento umano". [SM=g1950684]

fonte dati : www.lescienze.it/news/2011/11/17/news/gioco_bambini_scimpanz...
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18/11/2011 12:22

Non ha caso, scimmie ed uomini sono parenti stretti...
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